Oasi Ohana: dove cani e persone formano una grande famiglia

Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. O dimenticato. Per questo Chiara Calasanzio ha fondato l'Oasi Ohana

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Una grande casa di campagna nell’entroterra agrigentino, è qui che Chiara Calasanzio ha fondato la sua Ohana, un’oasi dove cani e persone vivono e convivono come una grande famiglia, affinché nessuno sia più lasciato solo. E qui non esistono gabbie dentro le quali i cani vengono rinchiusi, i cuccioli a quattro zampe sono liberi di correre nel verde e di giocare, di familiarizzare con gli altri.

Nessuno viene lasciato solo, mai. Grazie all’aiuto dei volontari, e dal supporto dei privati, questo magnifico luogo a Santa Margherita di Belice continua a salvare vite. E nonostante l’Oasi Ohana non percepisca alcun fondo pubblico, non essendo un canile, opera ormai da quasi 10 anni, da quando Chiara, appena ventenne, ha deciso di dedicare tutta la sua vita agli animali. Oggi è affiancata da due collaboratori. Ma com’è nata l’Oasi? E come opera? Abbiamo raggiunto Chiara per un’intervista, per conoscere la sua storia e raccontarvela.

Perché è stato scelto il nome Ohana?
Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. O dimenticato. E noi siamo davvero una grande famiglia, non solo con i nostri cani ma anche per tutte le persone che ci seguono e ci sostengono. Perché è grazie a loro se oggi possiamo continuare a operare. Per fortuna negli anni grazie ai sostenitori siamo sempre riusciti ad andare avanti. Lo stesso rifugio, che prima aveva solo una macro area, attualmente è organizzato per ospitare un centinaio di cani.

Hai fondato l’associazione quando avevi appena vent’anni, ci racconti come è andata?
Ero all’università a quei tempi. E nonostante fossi concentrata sugli studi non riuscivo a ignorare il fenomeno del randagismo nel mio paese e le continue emergenze che riguardavano i cuccioli a quattro zampe. Così, un giorno, chiesi a mio padre di poter portare nella casa di campagna di famiglia tre trovatelli, per salvarli dalla strada. In poco tempo questi divennero 5, poi 10 e poi 20, fino ad arrivare a 100, che è ancora oggi il numero degli animali che abitualmente ospitiamo.

Come ha reagito la tua famiglia quando hai scelto di dedicare la vita all’Oasi?
Inizialmente non erano particolarmente entusiasti semplicemente per il fatto che ormai mi dedicavo esclusivamente a questo. A causa delle continue emergenze non ero mai a casa e trascuravo tutto il resto. Poi a un certo punto si sono rassegnati (ride n.d.r), ma da quel momento hanno cominciato a sostenermi in ogni modo.

Come sono organizzate le giornate al rifugio?
Andiamo due volte al giorno al rifugio e stiamo con i cani, dandogli tutte le cure e l’affetto necessario. Poi il lavoro continua, certo. Ci impegniamo effettivamente affinché i cani, anche adulti, trovino la propria famiglia grazie alle adozioni.

E le tue di giornate?
Io trascorro lì tutto il tempo che posso, anche se ho un altro lavoro. Ho infatti una toeletta (che conferma la grande devozione per gli animali, n.d.r) e anche un bambino molto piccolo a cui stare dietro. Per fortuna, però, grazie all’aiuto del mio compagno, della mia famiglia e alla presenza di due collaboratori assunti di recente, riesco a fare tutto. Sempre con molti slalom.

Pensi mai di lasciare tutto?
Sì, ma solo per poche ore. L’amore che nutro nei confronti della mia grande famiglia mi dà la forza di andare. Ma non nego che spesso c’è stanchezza e sconforto, soprattutto nel vedere che le persone continuano ad abbandonare i cani e a fare loro del male. Ma amo la mia vita da morire e non la cambierei per nulla al mondo.

Come possiamo seguire le vostre attività?
Oltre al sito web dell’Oasi Ohana, dove ci sono tutte le informazioni rispetto alle donazioni e alle adozioni, siamo presenti anche su Facebook e su Instagram. Vi aspettiamo!

Grazie Chiara, per il tuo tempo e la tua disponibilità, ma soprattutto per la passione e la devozione che impieghi per salvare e curare queste creature speciali!

Intervista a Chiara dell'Oasi Ohana
Fonte: Oasi Ohana
Chiara Calasanzio