Ha mille anime, Sophia, e tutte ci sono entrate dentro. C’è quella della popolana napoletana, e quella della sofisticata protagonista dell’alta società, quella di una donna verace e intensa, e di una romantica innamorata. E sono queste, probabilmente, che l’hanno trasformata in una diva, la nostra diva. Perché Sophia Loren non è solo un’icona del cinema mondiale, ma è l’incarnazione del nostro Paese. L’orgoglio italiano che sempre sarà.
Poteva scegliere, certo, come lo facevano tutte le dive di un tempo. Ma Sophia Loren non lo ha fatto, lei si è presa tutto, con dolcezza e discrezione, con l'ammirazione degli altri. Si è presa Hollywood e pure Cinecittà, perché il suo Paese non lo avrebbe rinnegato mai.
E i motivi per amare, e per celebrare Sophia Loren ancora oggi sono tantissimi. Tutti abbiamo nei suoi confronti un senso di gratitudine incommensurato per aver portato in alto il nostro nome, le tradizioni e i costumi, per aver raccontato il Paese, quello più vero e autentico. Per essere stata la stella più luminosa d'Italia.
Ogni donna può figurare al meglio se sta bene dentro la propria pelle. Non c'entrano i vestiti ed il trucco, ma come si brilla.
Sophia Loren
Il 20 settembre del 1934 nasceva una stella, la nostra. Il suo nome è Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone ed è considerata una delle più grandi attrici della storia del cinema.
Nasce a Roma, dicevamo, da Romilda Villani, insegnante di Pianoforte, e Riccardo Mario Claudio Scicolone, imprenditore del settore immobiliare. La bellezza, deve averla ereditata da mamma Romilda che nel 1932 viene chiamata per interpretare la sosia di Greta Garbo a Hollywood. Una possibilità che però le viene negata dalla famiglia. Anche la piccola Sofia andrà incontro al patriarcato del tempo, e all'opposizione del padre, ma non si piegherà.
Romilda, che per le sue umili origini non è sposata con Scicolone, decide di trasferirsi a Pozzuoli con la sua bambina. Vivono in condizioni precarie. Ma è qui che Sofia inizia a guardare al cinema come una via di fuga. È innamorata dei costumi e delle pettinature dei divi di Hollywood, dei loro visi perfetti e delle loro case. Appena può va insieme a sua zia al cinema. Per continuare a sognare.
È questa la sua speranza di una vita diversa, migliore. Lontano dalla povertà e dal dolore che caratterizzano la sua vita e l'Italia del dopoguerra che deve fare i conti con una rinascita faticosa e dolorosa, con le conseguenze dei bombardamenti e con la fame. Sofia guarda i film ed esprime il desiderio di diventare come loro. Non lo sa, però, che le stelle la stanno ascoltando.
Un sogno che si avvera
Quando Sofia compie 15 anni vince il suo primo concorso di bellezza. Insieme a sua madre torna a Roma per inseguire i suoi sogni. Qui, però, dovrà scontrarsi con la rigidità del padre e con il fatto che non vuole accettare che sua figlia faccia parte del mondo dello spettacolo.
Questa opposizione non si limita a una discussione, Scicolone accusa madre e figlia di prostituirsi all'interno della casa romana. Fortunatamente, la situazione si risolve presto e Sofia può finalmente dedicarsi al suo sogno. Nel 1950 partecipa a Miss Italia e viene insignita del premio Miss Eleganza. Inizia a recitare in alcune pellicole, pur interpretando solo ruoli marginali.
È il 1951 l'anno di svolta, quello in cui conosce Carlo Ponti, che poi diventerà l'amore più grande della sua vita. Sarà lui a introdurla definitivamente del panorama del cinema internazionale. Sofia diventa Sophia Loren. Il suo sogno è ormai realizzato.
Al fianco di Alberto Sordi, interpretando Cleopatra, Sofia ottiene il suo primo ruolo importante. Da lì, al successo mondiale, il passo è breve. Dopo aver recitato in Ci troviamo in galleria e ne L'oro di Napoli, tutti vogliono Sophia. Divisa tra l'Italia e Hollywood Sophia è ormai inarrestabile. Collabora con Vittorio De Sica, Ettore Scola, Charlie Chaplin Michael Curtiz, Anthony Mann e tantissimi altri nomi del panorama del cinema internazionale.
La consacrazione a diva del cinema italiano arriva con il film La ciociara tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia. Grazie a quell'interpretazione, Sophia Loren si aggiudica il Premio Oscar, la Palma d'oro a Cannes, il David di Donatello e il Nastro d'Argento.
La diva dai valori profondi
Ma non si è montata la testa Sophia, non lo ha fatto mai. E certo poteva atteggiarsi da diva, e forse un po' lo faceva. Ma solo quando si accendevano le telecamere e i riflettori erano puntati su di lei. Perché per il resto, tutto ciò che desiderava, era dedicarsi alle cose semplici, ma autentiche e di valore.
Come la famiglia e l'amore, i figli e i sentimenti. Perché a lei la normalità, quella fatta di tradizioni, dialetti ed emozioni, è sempre piaciuta.
Una donna che sa fare la pasta a regola d'arte ha un prestigio che resiste anche oggi a qualsiasi altro richiamo dei tempi.
Il grande amore della sua vita
Ecco perché nella sua vita c'è sempre stato l'amore. Ed è certo che, con la sua bellezza, avrebbe potuto far capitolare ogni uomo ai suoi piedi, ma lei ne ha desiderato sempre e solo uno, quello che è stato al suo fianco fino alla fine: Carlo Ponti. Il produttore cinematografico ha conquistato il suo suo cuore nel 1950. Lei aveva solo 16, lui 38 con un matrimonio e una famiglia alle spalle. Ma è bastato poco per innamorarsi.
Insieme hanno sfidato i giudizi dei benpensanti. Ponti è volato in Messico per divorziare, perché in Italia il divorzio non era concesso, e per tutelare la coppia dall'accusa di bigamia. Questo non bastò a far tacere i ben pensati dell'epoca. Ma non importava, il loro amore era stato consacrato.
Il 1968 e il 1973 nascono i loro figli: Carlo Jr. ed Edoardo. Sophia rimarrà sposata con Carlo Ponti fino alla morte del suo compagno di vita il 9 gennaio 2007.
Sophia, la diva italiana
C'è una fonte della giovinezza: è nella tua mente, nei tuoi talenti, nella creatività che porti nella vita. Quando impari ad attingere a questa sorgente, avrai davvero sconfitto l'età.
La povertà, la vita fatta di sacrifici e di scontri con il padre, sono solo dei ricordi sbiaditi nel tempo. Sophia, invece, è diventata una leggenda, un'ambasciatrice dell'Italia più vera e autentica. “Lei è molto bella, molto italiana. Quando si muove, quando cammina, è l’Italia che cammina. Vedete muoversi la Sicilia, la Toscana, la Lombardia e poi Milano, Firenze, Napoli, la torre pendente di Pisa, il Colosseo, la pizza, gli spaghetti, Totò, De Sica. C’è tutto dentro di lei”, con queste parole Roberto benigni ha dipinto il quadro più vero di Sophia.
E mai parole furono più vere. Sophia è diventata il simbolo dello spirito partenopeo, non rinunciando mai al dialetto, ai gesti e alle tradizioni napoletane, ma è stata anche la rappresentante dell'Italia intera. E, ancora, una sex symbol e una donna appassionata, ironica e unica.