Roberto Benigni e Nicoletta Braschi: un amore immenso “a eterna vista”
Roberto Benigni e Nicoletta Braschi: un amore immenso “a eterna vista”
L'amore immenso di Roberto Benigni per Nicoletta Braschi: "Se qualcosa di buono ho fatto è grazie alla tua luce"
2 Settembre 2021 11:45
Un amore immenso a “eterna vista”, è quello fra Roberto Benigni e Nicoletta Braschi. Un sentimento più forte del tempo, delle paure e di un mondo, quello dello spettacolo, che spesso mette a dura prova le coppie, portandole inevitabilmente a dividersi. Ma questo non è accaduto a loro: regista e attrice, marito e moglie, artista e musa ispiratrice. Un legame inossidabile che entrambi hanno protetto e coltivato, lontano dai riflettori e dal clamore, diventando invincibili.
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"C'è stato un prima e un dopo di lei", ha raccontato Benigni parlando del loro primo incontro. Sono gli anni Ottanta quando una giovanissima Nicoletta Braschi conosce a Roma, Roberto. Entrambi sono appassionati di recitazione, ma anche curiosi di scoprire la vita e raccontarla attraverso l'arte. È un colpo di fulmine che li porta a creare da subito un'intesa non solo fisica, ma intellettuale o, come direbbe Benigni, "metafisica". "Veniva a prendermi all’Accademia e andavamo al cinema quasi tutti i giorni; quando si riusciva anche a teatro. Ci passavamo i libri", ha raccontato lei tempo dopo, ricordando quegli anni.
Benigni capisce subito di aver incontrato la sua metà, la donna giusta che lo renderà completo, e da quel momento non si separano più. Nel 1983 recitano insieme in Tu mi turbi, torneranno ad affiancarsi in tanti altri capolavori, da Il mostro a La vita è bella. È Nicoletta ad avere l'idea di produrre i film dell'attore e, un successo dopo l'altro, lui non dimentica mai di ringraziarla. "Mi ha dato verità. Mentre volavo, mi ha riportato con i piedi per terra - dirà -, e io non riesco a immaginare un altro volto, un’altra presenza, un altro respiro che non sia lei. Per me è una benedizione. Lo è stata davvero".
E quando i premi arrivano, sempre più prestigiosi, Roberto non si prende le luci dei riflettori, ma fa un passo indietro e lascia spazio alla Braschi. Moglie, amica, amante, musa ispiratrice e sostegno: il suo "tutto" a cui non ha paura di dedicare parole d'amore struggenti ed emozionanti. Le ultime a Venezia dove ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera.
"È tuo - ha detto alla moglie, alzando il premio -, ti appartiene, lo dedicherai tu a chi vorrai. Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni, produzione, interpretazioni, ideazioni dei film. Quanti film abbiamo fatto? Come si fa a misurare il tempo in film? Io conosco solo una maniera di misurare il tempo, con o senza di te. Ce lo possiamo dividere questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali. Se qualche volta nel lavoro che ho fatto qualcosa ha preso il volo è grazie a te, al tuo talento, al tuo mistero, al tuo fascino, alla tua bellezza, al tuo talento di attrice, alla tua femminilità. [...] Se qualcosa di buono l'ho fatto nella mia vita è stato sempre attraversato dalla tua luce. La prima volta che ti ho conosciuto emanavi talmente tanta luce che ho pensato che Nostro Signore avesse voluto adornare il cielo di un altro sole. È stato proprio un amore a prima vista, anzi a ultima vista, anzi a eterna vista".