Anguria gialla: dove si trova, differenze e come mangiarla

Conosciuta anche come coco-ananas, l’anguria gialla è una vera bizzarria della natura (nata però con lo zampino dell’uomo): ecco tutto quello che c’è da sapere

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Avete mai visto un’anguria gialla? No, non si tratta di un frutto proveniente da qualche mondo lontano, come succede nei film di fantascienza: si tratta di una variante del classico cocomero rosso, la cui polpa ha un colore giallo intenso. Inutile dire che si differenzia abbastanza dalla versione tradizionale, che siamo soliti portare in tavola. Per sapore, caratteristiche fisiche e proprietà nutrizionali, è qualcosa di molto diverso. Scopriamo come nasce, dove la si può trovare e in che modo mangiarla.

Anguria gialla, come è nata

In pochi ne hanno sentito parlare, anche se negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più, persino nel nostro Paese: l’anguria gialla, d’altra parte, è una vera prelibatezza e merita assolutamente un assaggio. Ma come si è giunti a coltivare un cocomero di questo colore così bizzarro? Se state pensando che un frutto del genere non sia naturale, bensì opera di qualche laboratorio che ha fatto uso di coloranti, vi sbagliate.

L’anguria gialla è una variante naturale del tradizionale cocomero rosso: è nata in Giappone, a seguito di innesti controllati, e ha pian piano conquistato il mondo. In Italia è arrivata solamente nel 2007, quando i mercati ortofrutticoli hanno portato una ventata di novità che ha incuriosito i clienti. Perché dovremmo assaggiare questa particolare versione di cocomero? La risposta è presto detta: il suo sapore è incredibile, e vanta – se possibile – proprietà nutrizionali ancor più eccellenti rispetto a quelle contenute nell’anguria rossa.

Le caratteristiche dell’anguria gialla

Scopriamo quali sono le caratteristiche dell’anguria gialla e in cosa si differenzia da quella tradizionale. Il frutto proveniente dal Giappone, chiamato anche coco-ananas o cocomero giapponese, è di dimensioni generalmente più piccole rispetto alla versione rossa e ha una buccia verde chiaro, molto sottile. Tuttavia, è solo tagliandola in due che si può cogliere la vera differenza: la sua polpa è di un bellissimo color giallo, quasi innaturale.

Anche il suo sapore è molto particolare, perché sembra racchiudere quello dei più buoni frutti esotici che conosciamo. Per molti, il suo gusto somiglia a quello del mango, delicato e consistente, ma non è difficile notare un retrogusto acidulo caratteristico dell’ananas e la freschezza aromatica del fico d’India. Insomma, pare quasi di mangiare una vera e propria macedonia di frutta squisita. Chi non l’ha mai assaggiata, dovrebbe proprio regalarsi questa esperienza.

Le proprietà dell’anguria gialla

Nota a parte meritano le proprietà nutrizionali dell’anguria gialla, che si differenziano da quelle del cocomero rosso. O meglio, sono estremamente simili, ma elevate all’ennesima potenza. Innanzitutto ha un apporto calorico ancora minore, ed è per questo più dissetante – perfetta per l’estate. È un ottimo frutto antiossidante e depurativo, inoltre contiene tantissimi sali minerali, tra cui il potassio (che fa un gran bene al cuore). Il suo colore è invece dovuto alla presenza di betacarotene e vitamina A, anch’esse sostanze fondamentali per la salute.

Quali sono dunque i benefici di questo frutto? Come abbiamo visto è perfetto per depurare e drenare, aiutando a combattere la ritenzione idrica e a idratare l’organismo. La presenza di antiossidanti rende l’anguria gialla un ottimo alleato contro lo stress ossidativo e i danni provocati dai radicali liberi, proteggendo il corpo dall’infiammazione e dal rischio di sviluppare diverse patologie. Inoltre combatte l’invecchiamento precoce, tiene sotto controllo la pressione arteriosa ed è importante per la salute della vista, delle ossa, della pelle e dei capelli.

Dove trovare l’anguria gialla

Se qualche anno fa sembrava una rarità, oggi l’anguria gialla è più diffusa di quel che si potrebbe pensare. Viene coltivata anche in Italia, soprattutto nelle regioni del sud (Sicilia e Basilicata in testa) e nel Lazio, per poi finire nei supermercati e nelle bancarelle di tutto il Paese. Mentre la semina si effettua ad inizio primavera, la raccolta avviene tra giugno e agosto, quindi stiamo parlando di un tipico frutto estivo – proprio come la sua “cugina” rossa. È perfetta quindi per rinfrescarsi anche nelle giornate più calde e per reidratarsi dopo ore sotto il sole.

Anguria gialla, come mangiarla

Senza alcun dubbio, il modo più semplice e genuino per portare in tavola l’anguria gialla consiste nel tagliarla in grandi fette e assaporarla ben fresca (naturalmente mangiandola con le mani!). Meglio ancora se come merenda dopo una giornata al mare, da consumarsi direttamente in spiaggia, sotto l’ombrellone. Ma non tutti sanno che questo frutto si presta a diverse preparazioni, tutte ugualmente squisite. Lo si può tagliare a cubetti e mettere in una macedonia mista, assieme a frutti di bosco, pesche, melone, albicocche e tutto quello che la fantasia – e il palato – vi suggerisce.

L’anguria gialla è poi ottima per preparare un delizioso sorbetto da servire a fine pasto, soprattutto dopo una scorpacciata di pesce: proprio come quello classico al limone, infatti, è rinfrescante e sgrassante, davvero piacevole per pulire il palato. Oppure perché non realizzarci delle gustose granite? La ricetta siciliana (dove questo tipo di cocomero è particolarmente diffuso), in abbinamento alla tradizionale brioche, è il massimo per una colazione grintosa o per una merenda ricca di gusto.

Un’altra specialità tipica siciliana è il gelo di anguria, che può essere preparato con la versione gialla al posto di quella rossa. Semplicissimo da realizzare (servono solo l’anguria, lo zucchero e l’amido di mais), è un dolce al cucchiaio molto fresco e apprezzato proprio da tutti, sia grandi che piccini. Infine, il cocomero giallo può essere utilizzato anche in ricette salate, come ad esempio una buona insalatona mista. Basta aggiungere della lattuga, pomodori, rucola, formaggio (dalla mozzarella alla feta, avete ampia scelta), cipolla di Tropea, cetrioli, menta e tanto, tanto altro.

Se volete poi sperimentare qualcosa di nuovo, l’anguria gialla si può anche cucinare. Ebbene sì, diventa così protagonista di tanti piatti squisiti, come ad esempio la calamarata: basta saltarla in padella assieme al pesce e ai pomodorini, per portare in tavola una ricetta dal sapore delicato e indimenticabile. Oppure, in maniera ancora più semplice, potete tagliare l’anguria a fette e grigliarle sulla bistecchiera o sul barbecue, condendole poi con sale, pepe, olio extravergine d’oliva e pezzetti di feta. Si trasforma così in un antipasto genuino e delizioso, o un contorno leggero che conquisterà tutti.