Consumare fichi d’India regolarmente può favorire la perdita di peso. Ecco i consigli utili per dire addio a grassi e zuccheri.
Il fico d’India è uno dei frutti più apprezzati in Italia nel periodo estivo. Prodotto da un cactus che cresce spontaneamente nel Mediterraneo, è particolarmente succoso, pur richiedendo una certa dimestichezza nello sbucciarlo, considerando le spine.
Tre le tipologie di questo frutto, quella di color giallo e arancione, denominata sulfurea, quella di colore bianco e quasi tendente al verde, denominata muscaredda, e quella dal colore rosso, denominata sanguigna.
Tendenzialmente si ritiene che tale frutto contenga molti zuccheri, considerando la loro essenza particolarmente dolce. La realtà però è ben diversa, considerando 50 kcal per 100 gr. A dire il vero il fico d’India può aiutare l’organismo ad assimilare un maggior quantitativo di grassi e zuccheri. Un ulteriore aiuto in fase di dieta dunque, con svariati studi che ne hanno rivelato l’utilità in caso di diabete mellito.
Consigliati dunque per chiunque voglia perdere peso. I fichi d’India sono composti per il 13% da carboidrati e per l’83% da acqua. Guardando ai sali minerali presenti, è bene sottolineare la presenza di fosforo, calcio e potassio. Sul fronte vitamine invece si trovano soprattutto la C e la B3. L’arma segreta per perdere peso è però rappresentata dalle fibre solubili.
Una volta consumati alcuni frutti, l’assorbimento degli zuccheri verrà rallentato e al tempo stesso verrà prodotto e prolungato un certo senso di sazietà. Si crea infatti una sorta di gel, incaricato di placare quel solito vuoto che attanaglia lo stomaco, e che solitamente conduce a consumare alimenti particolarmente calorici.
Si consiglia però di prestare particolarmente attenzione allo stato del frutto. Qualora fosse acerbi, potrebbe provocare un effetto astringente. Per mantenere regolare il proprio intestino, sarebbe bene inoltre evitare un consumo eccessivo, che potrebbe generare un effetto lassativo.
Al di là di qualche controindicazione, gli effetti positivi del fico d’India sono davvero svariati. La gran presenza di acqua e potassio (con assenza di sodio) offre un importante aiuto in caso di ritenzione idrica. Inoltre un consumo regolare favorisce un’azione anti cellulite e disintossicante. Del fico d’India non si butta nulla, neanche le foglie. Con il nome di nopal o opuntia vengono infatti commercializzate sotto forma di succo o compresse, da inserire in un ampio programma dimagrante.