Fichi bianchi: come si chiamano, quanto sono pregiati e come utilizzarli

Coltivati soprattutto nel sud Italia, i fichi bianchi sono una specialità prelibata e possono essere usati in moltissimi modi: ecco tutto quello che c'è da sapere

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Con l’avvicinarsi dell’autunno, è tempo di raccogliere gli ultimi frutti della prolifica stagione estiva: tra questi ci sono senza dubbio i fichi, morbidi e succosi, che si prestano per tantissime preparazioni diverse. Una varietà molto speciale è quella dei fichi bianchi, i quali si differenziano per il colore della buccia, mantenendo però inalterate le proprietà nutrizionali che tutti conosciamo. Scopriamo tutto su questi preziosissimi frutti.

Fichi bianchi, che cosa sono

I fichi bianchi sono una specialità davvero squisita del sud Italia: fanno parte dell’ampia famiglia del Ficuss carica domestica, e in particolare della cultivar Dottato. Tra i più famosi, dobbiamo assolutamente citare i Fichi Bianchi del Cilento, che dal 2006 sono riconosciuti come denominazione d’origine protetta (DOP). Coltivati dunque nella Campania meridionale, sono caratteristici perché vengono solitamente sbucciati e poi lasciati essiccare al sole. Da qui il loro nome, fichi mondi o “munnati” – che in dialetto campano significa proprio “pelato, sbucciato”.

Si tratta di una vera e propria arte, le cui radici affondano molto indietro nel tempo. Da tradizione, i fichi vengono raccolti non appena maturi, ovvero tra agosto e settembre, quindi vengono attentamente selezionati e quindi sbucciati a mano. Il passaggio successivo consiste nel posizionarli su grate di canna, ben separati, e poi lasciati ad essiccare sotto il sole, cosa che avviene per disidratazione. Non è difficile, dunque, capire quanto siano pregiati i fichi bianchi: richiedono un lungo lavoro, proprio come si faceva in passato, nel pieno rispetto della ciclicità delle stagioni – quindi non sono sempre disponibili sul mercato.

Ma in che cosa si differenziano i fichi bianchi rispetto alle altre varietà? Generalmente sono più piccoli nelle dimensioni, e la loro buccia è di un verde più chiaro, che non scurisce con la maturazione. All’interno, la loro polpa è marroncina tendente al bianco, molto succosa e morbida, ma anche leggermente granulosa. Questi frutti sono facilmente digeribili, inoltre sono ricchi di sostanze nutritive che fanno un gran bene all’organismo. Ecco perché non dovremmo mai lasciarci sfuggire l’occasione, sul finire dell’estate, di portarne un po’ in tavola.

Le proprietà dei fichi bianchi

Dolcissimi e rinfrescanti, i fichi bianchi sono un vero toccasana per via delle loro proprietà nutrizionali. Sono abbastanza calorici (a seconda delle varietà, si contano in media 50-60 kcal per 100 grammi di prodotto), quindi è meglio non esagerare se si è a dieta. Come la maggior parte della frutta, sono composti prevalentemente di acqua e hanno un importante contenuto di zuccheri. Inoltre sono un’ottima fonte di fibre e sono ricchi di sali minerali (soprattutto potassio, magnesio e ferro), di vitamine e di preziose sostanze antiossidanti.

Perché mangiare i fichi bianchi? I loro benefici per l’organismo sono molteplici: ad esempio, le fibre svolgono un’importante azione sul tratto gastrointestinale, favorendo la regolarità e migliorando la flora batterica, ma anche aiutando a sentire prima il senso di sazietà – un’ottima strategia per ridurre le porzioni e dimagrire più facilmente. Tuttavia, proprio per i suoi effetti lassativi, è bene non consumarne in quantità eccessive e sono da evitare in caso di patologie come sindrome del colon irritabile e colite ulcerosa.

I fichi bianchi, poi, sono l’ideale per fare il pieno di vitamine: sono utili per la salute della pelle, dei capelli e delle unghie e rafforzano il sistema immunitario. Gli antiossidanti, invece, contrastano l’azione negativa dei radicali liberi e contribuiscono a ridurre il rischio di moltissime patologie, tra cui anche diverse forme tumorali. Per il loro contenuto di sali minerali, sono considerati energizzanti e rimineralizzanti, forniscono quindi un ottimo spuntino dopo l’attività sportiva. E il potassio, presente in buone quantità, aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e quindi protegge la salute cardiovascolare.

Come usare i fichi bianchi in cucina

Abbiamo visto che le proprietà dei fichi bianchi sono innumerevoli: come portarli in tavola per sfruttarle al massimo? Naturalmente, il modo migliore per gustare questi frutti consiste semplicemente nel consumarli freschi, magari addirittura appena raccolti. Per una buona merenda, sono ottimi anche spalmati sul pane, proprio come si faceva una volta. Se invece vogliamo valorizzarli in qualche ricetta, le idee sono davvero tantissime. Bastano solo qualche abilità ai fornelli e un po’ di fantasia per ricavarne piatti deliziosi.

Ad esempio, la marmellata di fichi bianchi può essere utilizzata per preparare torte o crostate squisite, da guarnire poi con qualche fico fresco tagliato a metà, così che il dessert sia anche un piacere da guardare (oltre che da gustare). Per chi preferisce il salato, nessuna paura: questi frutti si adattano benissimo ad abbinamenti originali, come il formaggio o il prosciutto crudo. Ecco dunque che possiamo usarli per realizzare antipasti sfiziosi e saporiti, aggiungendoli ad un tagliere misto o spalmandoli su bruschette insaporite con tanti altri ingredienti.

Vista la versatilità dei fichi bianchi, non dovrebbe sorprendere il fatto che siano squisiti anche nella preparazione di secondi piatti, sia a base di carne che di pesce. Possono accompagnare una buona tartare, dei deliziosi gamberoni saltati o una zuppa di legumi, inoltre possono diventare l’ingrediente “segreto” di prelibate torte salate o della farcitura di un pollo arrosto da far leccare i baffi. Insomma, chi ha detto che i fichi bianchi sono solamente dei semplici frutti? Sicuramente, per chi vuole sperimentare in cucina sono l’ideale.

Come essiccare i fichi bianchi

I Fichi Bianchi del Cilento sono sottoposti ad un processo di essiccazione che li rendono davvero speciali. Possiamo farlo anche a casa, per averne sempre un po’ a disposizione anche fuori stagione – attenzione però, i fichi secchi sono molto più calorici e quindi vanno consumati con moderazione. Come fare? Dobbiamo prendere i frutti freschi, meglio se appena colti dall’albero, e scegliere quelli giunti a maturazione. Possiamo sbucciarli, come accade per i Fichi Bianchi del Cilento, oppure lasciarli interi e sfruttare così anche le proprietà contenute nella buccia.

Dopo averli lavati bene e asciugati con uno strofinaccio (se li lasciamo interi, ovviamente), dobbiamo disporli su un graticcio e coprirli con una garza: in questo modo l’aria circolerà sia sopra che sotto, ma i frutti saranno protetti dagli insetti. Sistemiamo il tutto sotto i raggi diretti del sole, avendo l’accortezza di girare i fichi ogni 3-4 ore. Di notte, mettiamoli al riparo per evitare l’umidità. Ci accorgeremo che i fichi secchi sono pronti quando avranno un aspetto rugoso: schiacciandoli leggermente, non vedremo più uscire il succo.