Sicuramente antiestetica la muffa è un problema che si presenta in numerose abitazioni. Basta, infatti, che le stanze siano poco arieggiate o che prendano poca luce, per favorirne la formazione. A essere particolarmente colpite sono anche le case ai piani più bassi e le cantine.
E quindi quella contro la muffa è una battaglia portata avanti da molte persone, non sempre in maniera risolutiva. Però la buona notizia è che ci sono dei metodi davvero efficaci per fare in modo di eliminarla. E per far sì che non si formi nuovamenete, andando ad attaccare sempre più superfici.
Dai metodi fai dai te, ai prodotti da usare, fino ai lavori che si potrebbero preventivare nei casi più difficili, ecco i trucchi per dire addio alla muffa e vivere in una casa pulita, profumata e perfetta.
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Muffa, come colpisce le superfici
Le sue conseguenze le conosciamo bene, ma non è solo un fattore estetico: la muffa crea problemi anche alle superfici, infatti la sua proliferazione può andare oltre le semplici macchie nere o verdastre, che siamo abituati a vedere, e creare dei problemi alla solidità della parete. Inoltre non emana un buon odore e questo rende la permanenza in un ambiente dove vi è della muffa particolarmente fastidiosa per le persone.
Dal punto di vista estetico è molto fastidiosa in quanto forma macchie di diverse dimensioni che possono essere sia nere che verdi e aumentare nel tempo se non si interviene in maniera celere ed efficace.
Muffa, le buone abitudini per prevenirla o per eliminarla
Prima di acquistare prodotti, o di dedicarsi a pulizie intensive, è bene sapere che ci sono alcune buone abitudini quotidiane che aiutano a prevenire la formazione della muffa oppure che sono efficaci come valido supporto durante le operazioni necessarie per eliminarla.
Infatti bastano pochi accorgimenti per fare in modo che non si formi. Uno di questi è arieggiare bene le stanze: anche se fa freddo e le temperature sono particolarmente basse, è sempre bene aprire le finestre e lasciare che l’aria entri in casa, così come è importante fare in modo che le tapparelle e le persiane restino a lungo spalancate per permettere alla luce di illuminare gli ambienti. Infatti anche questa risulta essere molto efficace contro la muffa.
Se si dispone di un deumidificatore ricordarsi che è l’alleato numero uno e che è bene utilizzarlo con costanza, per togliere l’umidità dalle stanze. Inoltre ci si deve ricordare di tenere le finestre aperte quando si cucina e quando ci si lava, di modo da far uscire la condensa.
Un altro trucco, per evitare la formazione di muffa, è quello di stendere i panni lavati all’aperto e di evitare di tenerli in casa.
Il sale grosso, invece, aiuta a togliere l’umidità: un piccolo contenitore nelle stanze potrebbe essere un ottimo aiutante nella guerra contro la muffa. E da non dimenticare le piante, alcune sono davvero efficaci.
Muffa, i rimedi casalinghi per eliminarla
I prodotti per eliminare la muffa spesso sono molto agressivi, quindi perché non tentare prima con qualche rimedio casalingo? Uno di questi si prapara con acqua, bicarbonato, sale e acqua ossigenata. Si mette il tutto dentro uno spruzzino e si bagnano le superfici che necessitano di essere trattate. Successivamente si deve passare un panno e poi risciacquare e asciugare.
Tra i prodotti molto utili per sconfiggere la muffa come non citare l’aceto? Oltre a essere un prezioso alleato nel condimento di piatti gustosi e nelle preparazioni culinarie, è molto utile anche come prodotto per le pulizie o per profumare un ambiente. Basti ricordare, ad esempio, la sua efficacia per eliminare i cattivi odori dal frigo: basta metterne un bicchiere all’interno dell’elettromestico perché questo non emani cattivi odori ogni volta che si apre. Ma è anche efficace per le pulizie delle superfici, comprese quelle che sono state intaccate dalla muffa: si può utilizzare sia diluito che concentrato.
E infine la candeggina, altra preziosa aiutante nei lavori di casa. Essendo molto irritante va utilizzata indossando i guanti.
Muffa, i prodotti da acquistare o gli interventi
In commercio vi sono moltissimi prodotti efficaci per eliminare la muffa, per scegliere quello giusto basterà affidarsi ai consigli di un esperto o stabilire quale può essere più utile in base alla tipologia di spazio e di materiale da trattare.
Quando si decide di passare questi detergenti è importante ricordarsi che le finestre devono rimanere aperte, che non si deve inalare lo spray o toccare a mani nude. Se si deve dipingere una stanza, è bene orientarsi su pitture che già da sole hanno un effetto anti – muffa: nei negozi specializzati si possono trovare quelle traspirati e realizzate appositamente per non far formare la muffa sulle pareti.
Naturalmente esistono anche interventi più consistenti, soprattutto se è necessario andare alla radice del problema.
Dall’uso di intonaci appositi, al cappotto termico per isolare meglio l’abitazione, passando per il controllo delle infiltrazioni, fino al cambio dei serramenti: si tratta di interventi importanti che però possono fare la differenza soprattutto se il problema muffa si presenta in maniera ciclica.
Muffa, qualche consiglio specifico
La muffa non si annidia solo sulle pareti ma può arrivare a colpire anche altre tipologie di superfici. Una delle più frequenti è la doccia dove la si può trovare nelle fughe (da lì va tolta con l’aiuto di uno spazzolino) ma anche sulla tenda dove va eliminata con una spazzola dopo aver spruzzato un prodotto fai da te e delicato. In cucina spesso si forma sulle pareti, in questo caso – oltre alle finestre aperte – ci si deve ricordare di utilizzare l’aspiratore sopra i fornelli ogni volta che si cucina.
La muffa può formarsi anche sugli abiti, in questo caso è bene – prima di lavarli – procedere con uno smacchiatore apposito e poi inserire i capi in lavatrice.
E proprio a proposito di questo elettromestico, può capitare anche che si formi la muffa all’interno dello scomparto dove si inseriscono i detersivi. In questo caso va tolto, utilizzando il tasto segreto, e pulito con cura. Basta preparare una bacinella con abbondante acqua calda in cui è stato fatto scigliere qualche cucchiaio di bicarbonato, oppure del succo di limone. Si lascia nella soluzione per trenta minuti e poi si inserisce nuovamente nella sua locazione, ma a patto di averlo asciugato con cura.