Pomodori, i segreti della potatura e gli errori fatali

La coltivazione dei pomodori richiede enorme impegno, attenzione e cura: ecco alcuni segreti da conoscere sulla potatura e gli errori da evitare

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Rossi e succosi, i pomodori sono tra gli alimenti cardine della nostra preziosissima dieta mediterranea: perfetti da consumare in insalata o gratinati al forno, ma anche per preparare sughi squisiti o salse d’accompagnamento, sono ricchi di proprietà benefiche per la salute e non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. La coltivazione dei pomodori è una delle più diffuse nel nostro Paese, vista l’enorme richiesta di questo ortaggio.

Volete cimentarvi anche voi in questa impresa? Vi basteranno un piccolo orto o persino un balcone e tanta pazienza. In effetti, i pomodori possono essere coltivati sia in un ampio spazio aperto che in vaso in un terrazzo, ma è necessario prestare la massima attenzione ai segreti di potatura, evitando accuratamente di commettere errori fatali. Scopriamo tutto sulla coltivazione dei pomodori per avere un ottimo raccolto.

Come coltivare i pomodori

La coltivazione dei pomodori non è certo delle più semplici, perché questa pianta richiede diverse attenzioni, tuttavia non è certo un’impresa al di fuori della vostra portata. Come iniziare? La prima cosa da fare è scegliere il luogo in cui piantare il pomodoro: se avete un orto, preparate un appezzamento ben esposto ai raggi del sole, perché la pianta necessita di molta luca diretta. Ma potete anche decidere di coltivare in vaso approfittando di un piccolo spazio all’aperto sul balcone o sul terrazzo: in questo caso, oltre all’esposizione al sole, ricordate di scegliere un terriccio apposito e di concimarlo prima della semina.

A questo proposito, i semi andrebbero piantati al chiuso in una semenziera, perché hanno bisogno di una temperatura di circa 24°/25°C per germogliare. Potete dunque utilizzare una delle tecniche di germinazione veloce, per poi trasferire la piantina appena nata nel terriccio. Dal momento che i pomodori crescono a temperature calde, accertatevi che all’aperto ci siano almeno 13°/14°C prima di seminare (quindi almeno all’inizio della primavera). In alternativa, potete comprare delle piantine già cresciute e metterle a dimora a primavera inoltrata.

Un errore grave, nel coltivare i pomodori, consiste nel non predisporre dei supporti verticali sui quali la pianta possa crescere. Basta una canna di bambù conficcata nel terreno, a pochi centimetri di distanza dal punto in cui si trova il fusto, per far sì che i vostri pomodori sviluppino in altezza. Potete anche creare delle strutture più articolare, indispensabili nel caso in cui abbiate messo a dimora più piante l’una vicino all’altra. E non appena i fusti iniziano a crescere, dovrete legarli ai pali con del filo da giardinaggio per indirizzare il loro sviluppo.

Infine, è importante sapere come irrigare i pomodori: le loro piante hanno infatti un discreto fabbisogno idrico, ma bisogna evitare gli eccessi d’acqua per non far marcire le radici. In linea generale, dovreste annaffiare a giorni alterni (aumentando se il periodo non è particolarmente piovoso), mentre per i pomodori in vaso occorre bagnare il terreno un paio di volte al giorno. Quando compaiono i primi frutti, diventa fondamentale irrigare con la giusta frequenza aumentando un po’ le quantità di acqua, sempre facendo in modo che il terreno sia fresco ma non completamente zuppo.

I tipi di potatura dei pomodori

Uno dei passaggi fondamentali nella coltivazione dei pomodori è la potatura. Sapere come e quando effettuare i tagli è davvero importante e vi permetterà di far crescere le piante nel modo corretto. La prima cosa da sapere è che, in realtà, esistono varie specie di pomodori, e non tutte le tipologie hanno necessariamente bisogno di essere potate. Sono quelle a crescita verticale che necessitano di qualche attenzione in più: sono tre i tipi di potatura da praticare, ciascuno con la sua importanza e i suoi tempi di esecuzione.

La potatura al piede della pianta

La prima tecnica prevede la pulizia del piede della pianta, ovvero il punto in cui il fusto incontra il terreno: si tratta semplicemente di potare i rami che crescono troppo vicini al suolo, senza avere spazio per un corretto sviluppo ed essendo soggetti ad eccessiva umidità, cosa che potrebbe far ammalare i pomodori. Inoltre, se il piede della pianta è libero, l’aria circola più facilmente e ciò previene numerose malattie. Per quanto riguarda il momento migliore in cui praticare questo tipo di potatura, si consiglia solitamente subito dopo il trapianto, verso la fine della primavera, e in seguito un mese dopo.

La sfemminellatura dei pomodori

Quella che è forse la potatura più importante prende il nome di sfemminellatura, perché consiste nell’eliminare le “femminelle”, ovvero i germogli laterali. Questa procedura permette di avere dei frutti di qualità eccelsa: sarebbe davvero un errore fatale far crescere le infiorescenze in modo incontrollato, senza alcuna cura o attenzione. Il periodo indicato per la sfemminellatura è durante la fioritura e fruttificazione – controllate comunque che le femminelle siano lunghe almeno 3 centimetri prima di tagliarle. In questo modo, darete più aria alla pianta e le permetterete di concentrare energie e sostanze nutritive solo sui rami produttivi.

La cimatura delle piante di pomodoro

In alcuni casi, occorre anche effettuare la cimatura: questa tecnica altro non è che la potatura del fusto centrale della pianta, che si pratica quando c’è bisogno di arrestare la sua crescita. Non è un’operazione difficile, bastano delle buone cesoie – ricordate di igienizzarle per evitare di trasmettere malattie alla vostra pianta. Solitamente, si cimano i pomodori quando non vi è spazio a sufficienza per continuare a farli crescere, soprattutto se state coltivando in vaso, ma anche per avere dei frutti più grandi: con il taglio, infatti, la pianta non si sviluppa più in altezza e concentra le sue risorse sui pomodori già presenti.

La cimatura è in ogni caso un lavoro da fare a coltivazione inoltrata, generalmente all’inizio dell’autunno, per lasciare tempo alla pianta di crescere nel modo migliore in altezza nei suoi primi mesi di vita.

Gli errori fatali da non commettere

Abbiamo già visto quali sono alcuni degli errori più comuni che possono inficiare la vostra coltivazione di pomodori: ad esempio, non esporre le piante alla luce del sole e non dare loro la giusta quantità di acqua di cui necessitano per crescere. C’è ancora un altro aspetto da tenere in considerazione per avere pomodori sani e rigogliosi. Si tratta della consociazione, ovvero dell’abbinamento di più piante (spesso anche di diversa specie) da far crescere l’una accanto all’altra, per sfruttare alcuni vantaggi pratici.

Oltre a piantare più pomodori insieme, può rivelarsi un’ottima idea consociare queste piantine con altre coltivazioni come il basilico e i bulbi di cipolla, che stimolano una crescita migliore e hanno un odore che tengono lontani numerosi parassiti. Infine, è possibile piantare i pomodori assieme ad alcuni fiori come il nasturzio, che richiamano insetti impollinatori e diventano preziosi alleati per avere un raccolto migliore.