Petunia, dove posizionarla e quanto bagnarla

I suoi fiori coloratissimi impreziosiscono ogni giardino e balcone: scopriamo quando seminare la petunia e tutti i consigli per coltivare questa pianta

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Tra le tante piante ornamentali diffuse nei giardini e nei balconi, c’è anche la petunia: si tratta di una specie molto decorativa, che produce dei bellissimi fiori dai mille colori. Uno dei motivi per cui moltissime persone la scelgono è proprio per la sua fioritura, spettacolare e davvero duratura. Il periodo va infatti dalla primavera all’autunno, regalando così diversi mesi di pura meraviglia floreale. La pianta non richiede cure troppo impegnative per la sua crescita, ma bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli. Scopriamo come coltivare la petunia.

Petunia, caratteristiche della pianta

La petunia (Petunia) è una pianta ornamentale appartenente alla famiglia delle Solanacee, che include anche diverse specie dedicate all’alimentazione umana come le patate, le melanzane e i pomodori, oltre a varietà come la belladonna e le bacche di Goji. Originaria dell’America Meridionale, si è poi diffusa rapidamente in gran parte del mondo come pianta coltivata per scopi decorativi. Molto bella è infatti la sua fioritura, che come abbiamo visto dura davvero a lungo, regalando un giardino o un balcone ricco di colori.

La pianta può raggiungere il metro d’altezza e i suoi fiori possono avere moltissime sfumature: dal bianco al rosa, dal rosso al viola, incluse varietà bicolori. Nel corso degli anni, sono state create numerose varianti delle specie originarie, soprattutto per avere una maggior scelta nei colori. È frutto di ibridazione anche la petunia ricadente, che ha una fioritura estremamente generosa e presenta un portamento a cascata – l’ideale per chi vuole decorare un balcone o un terrazzo. Esiste persino la potunia, una pianta che sopravvive anche dove il clima è un po’ più fresco.

Prima di decidere di coltivare la petunia, è importante avere alcune informazioni importanti sulla pianta. La prima cosa da sapere è che si tratta di una specie tossica, perché contiene solanina (la stessa sostanza presente nelle patate, per cui non è possibile mangiarle crude). Se ingerita, può provocare disturbi gastrointestinali, mal di testa, vertigini e persino febbre alta o allucinazioni: occorre dunque fare attenzione ai bambini e agli animali domestici, tenendo la pianta al di fuori della loro portata per evitare spiacevoli incidenti domestici.

Come e quando piantare la petunia

Se volete cimentarvi nella coltivazione di una bella petunia, dovrete innanzitutto scegliere la varietà che preferite. Quelle classiche, nate spontaneamente o dietro ibridazione, possono essere tranquillamente seminate. Quelle invece ricadenti sono sterili e si riproducono quindi per mezzo di talea. Nel primo caso, potete acquistare i semi e piantarli nel terreno verso la fine dell’inverno, in un luogo protetto che sia ben luminoso e riscaldato (come ad esempio il davanzale della finestra). Il trapianto deve essere effettuato solo con l’arrivo della primavera.

In alternativa, è possibile piantare i semi direttamente in primavera nelle regioni più fredde, o addirittura in autunno dove gli inverni sono particolarmente miti. Nel caso in cui, invece, si optasse per una petunia ricadente, occorre acquistare una piantina già cresciuta e metterla a dimora nel suo nuovo vaso, scegliendo anche questa volta il periodo in base al luogo in cui vivete: se fa molto caldo potete farlo già in autunno, altrimenti è consigliabile attendere la primavera e la fine del rischio di gelate tardive – alle quali la pianta probabilmente non sopravvivrebbe.

Per quanto riguarda il terreno, è necessario un substrato che riesca a trattenere bene l’umidità, dal momento che la pianta ha un importante fabbisogno idrico – soprattutto se coltivata in vaso. Potete dunque scegliere un terriccio speciale per balconi, meglio se a base di torba e particolarmente fertile. La petunia ha poi bisogno di un’esposizione particolare: essendo una pianta originaria del Sud America, richiede abbondante luce solare e temperature piuttosto elevate. Sistematela dunque in posizione soleggiata, in un balcone o terrazzo esposto al sud, protetta dalle correnti d’aria. Se scegliete una posizione in penombra, probabilmente la fioritura sarà meno rigogliosa.

Consigli per la coltivazione della petunia

Vediamo infine qualche consiglio utile per coltivare al meglio la petunia. Per quanto riguarda l’irrigazione, abbiamo già detto che questa pianta richiede molta acqua: non esiste una regola precisa per innaffiare, bensì occorre far attenzione al terreno. Tastatelo bene, controllando a pochi centimetri di profondità, e se è quasi completamente asciutto bisogna procedere con l’irrigazione. In estate, la pianta può addirittura necessitare di due annaffiature quotidiane, sia al mattino che alla sera, perché l’acqua evapora molto velocemente. Meglio usare acqua piovana a temperatura ambiente, soprattutto quando il terriccio è molto caldo. Evitate infine di bagnare le foglie e i fiori, per non rischiare che sviluppino alcune malattie.

Anche la concimazione è molto importante, perché la petunia ha un fabbisogno nutritivo di rilievo: durante il periodo di coltivazione, dalla primavera all’autunno, il terreno andrebbe fertilizzato ogni 8-10 giorni. Scegliete un prodotto liquido da diluire nell’acqua dell’irrigazione, con alti livelli di ferro e potassio. Questi due elementi garantiscono la salute della pianta e una fioritura più rigogliosa. In commercio potete comunque trovare concimi specifici per petunie, senza dover quindi basarvi sulla presenza di minerali più importanti.

Può capitare che la vostra petunia rallenti improvvisamente la produzione di fiori: ciò accade soprattutto per via dell’eccessiva vegetazione, che va sfoltita mediante potatura. Dovrete dunque eliminare i fiori appassiti, le foglie morte e i germogli malati, per far sì che le sostanze nutritive e l’acqua si concentrino solamente sulle parti in salute della pianta. Questa operazione va effettuata periodicamente, durante tutti i mesi della fioritura. A fine stagione, solitamente verso la metà dell’autunno, potete potare tutti i fiori per cercare di preservare la pianta durante l’inverno.

Ebbene sì, la petunia è una specie annuale e solitamente muore durante la stagione fredda. Con qualche accortezza, tuttavia, potete farla sopravvivere sino all’arrivo della nuova primavera. Come fare? Dopo averla potata per bene, dovete spostarla in un luogo chiuso e protetto, ma sempre ben illuminato dal sole. Se avete una serra, questa è sicuramente la scelta migliore. In alternativa, il davanzale della finestra può essere una buona opzione. Durante la stagione invernale, la pianta deve rimanere al di sopra dei 10°C, esposta al sole e protetta dalle correnti d’aria. Potete inoltre rinunciare al concime e procedere solo con leggere irrigazioni periodiche.