Pensavate di aver conservato i capi con cura e invece eccole lì, delle terribili macchie di muffa che hanno completamente impregnato i tessuti. Non possiamo negarlo, scoprire quegli aloni giallastri o verde-brunastri è una bella gatta da pelare perché, più di altri tipi di macchie, risultano davvero difficili da rimuovere (oltre che disgustosi).
La muffa non promette mai niente di buono e lo sa bene chi si è ritrovato con muri e pareti macchiati. Quando accade dobbiamo correre subito ai ripari, onde evitare che possano derivarne spiacevoli problemi di salute (in primis problemi alle vie respiratorie). Vale anche per i tessuti a cui, se non trattati in tempo, saremo costrette a dire addio.
Ma c’è una buona notizia: possiamo eliminare le macchie di muffa dai tessuti con alcuni, semplici metodi e salvare dalla pattumiera i nostri capi preferiti. Naturalmente ciascun metodo è utile a seconda del tipo di tessuto con cui abbiamo a che fare e dobbiamo scegliere quello più adatto per non peggiorare la situazione.
Indice
Perché la muffa cresce sui tessuti
Partiamo da un presupposto essenziale: la muffa è una particolare specie di fungo che si propaga nell’ambiente mediante milioni di microscopiche spore. Ed è presente praticamente dappertutto, dall’aria al terreno a qualsiasi tipo di superficie. Quando cresce sui tessuti, creando nel tempo quelle spiacevoli macchie difficilissime da eliminare, vuol dire che in casa abbiamo creato (involontariamente) un ambiente congeniale alla sua diffusione.
Considerate che la muffa cresce con più facilità in ambienti umidi e sì, anche su tessuti impregnati di umidità: per le spore una superficie bagnata è come un invito a nozze! Perciò essenzialmente se ci capita di ritrovare vestiti e capi macchiati di muffa, molto probabilmente è perché li abbiamo lasciati per troppo tempo in ambienti troppo umidi, o semplicemente perché non li abbiamo asciugati con attenzione e riposti troppo in fretta nell’armadio o nel cassetto. Sono entrambe cause delle macchie sui tessuti e di quel terribile odore (anzi, possiamo chiamarlo proprio tanfo) di muffa che in breve tempo riesce a impregnare tutta la stanza.
Macchie di muffa, rischi per la salute
Capire come rimuovere le macchie di muffa dai tessuti non è soltanto una questione “estetica”. Da una parte è vero che ci consente di salvare capi a cui teniamo e che, quando la situazione è irrecuperabile, siamo costrette a eliminare dall’armadio. Ma d’altra parte la muffa è strettamente connessa ad alcuni rischi per la salute di cui dobbiamo assolutamente tenere conto, specialmente quando si forma quella di colore nero che sviluppa pericolose microtossine.
Pensate che le spore possono causare tosse, starnuti e persino febbre soprattutto in chi è già predisposto a patologie respiratorie, come l’asma. E spesso, entrando a contatto con la pelle, possono provocare eruzioni cutanee e forme allergiche piuttosto fastidiose.
Senza contare, poi, che le macchie di muffa a lungo andare “divorano” le fibre dei tessuti, rendendoli praticamente inutilizzabili.
Come eliminare la muffa dai tessuti
Il semplice lavaggio con detersivo, in lavatrice o a mano, potrebbe rimuovere le macchie e gli aloni almeno in apparenza, ma non risolvere del tutto il problema. I tessuti hanno bisogno di un trattamento specifico, utilizzando prodotti con una mirata azione antimuffa che blocchi la crescita e la diffusione delle spore.
Per fortuna esistono tanti prodotti di uso comune che ci consentono di ovviare a questa spiacevole situazione come candeggina, aceto, perborato di sodio e Tea Tree Oil (ovvero l’olio essenziale di Melaleuca), scegliendo quello più adatto in base al tipo di tessuto (e ai colori). Va da sé che, dopo aver trattato i capi, questi devono essere accuratamente lavati e asciugati, conservandoli separatamente dagli altri. In questo modo possiamo verificare se a distanza di qualche giorno il trattamento ha funzionato del tutto, oppure se sia necessario ripeterlo una seconda volta.
Come togliere le macchie di muffa dai tessuti bianchi
La candeggina è considerata uno degli antimuffa più efficaci, naturalmente quando parliamo di capi di colore bianco e per tessuti come il cotone. Per candeggiare i tessuti macchiati di muffa basta preparare una soluzione di acqua e candeggina (una tazza di prodotto in un litro di acqua), spalmarla direttamente sulla macchia (indossando i guanti) oppure spruzzarla con un apposito dispenser spray. Lasciate agire per una decina di minuti, dopodiché effettuate un lavaggio in lavatrice a caldo con l’apposito detersivo.
Nel caso dei capi bianchi in cotone la muffa si può eliminare, inoltre, utilizzando il perborato di sodio. Per prima cosa bisogna immergere i vestiti in una bacinella con acqua calda, unendo 5 cucchiai di perborato di sodio per ogni litro di acqua. Dopodiché si passa al normale lavaggio con detersivo, ancor meglio se risciacquando tutto con acqua e limone. Nel caso in cui non doveste avere a disposizione il perborato di sodio, sappiate che potete sostituirlo con una valida alternativa: una soluzione con 100 ml di acqua ossigenata, 4 litri d’acqua calda e 4 cucchiai di sale grosso.
Come togliere la muffa dai tessuti colorati
Il discorso è un po’ diverso se le macchie di muffa si trovano su capi in cotone ma colorati. In questo caso non possiamo usare prodotti come la candeggina o lo stesso perborato di sodio, che potrebbero intaccare l’integrità dei colori sbiadendoli del tutto.
Forse non ci avevate mai pensato, ma un trucco davvero efficace è un ammollo nel latte bollente, rimedio casalingo utilissimo anche per altri tipi di sporco dal sugo all’inchiostro, fino al caffè. Versatene una buona quantità sulla zona macchiata oppure immergete il capo direttamente in una bacinella piena di latte bollente, dopodiché lasciate agire per almeno un’ora. Infine applicate qualche goccia di succo di limone per dieci minuti e procedete con il normale lavaggio e il risciacquo.
Come rimuovere le macchie di muffa da lana e delicati
La muffa è insidiosa e non guarda di certo in faccia al tipo di tessuto o superficie da “invadere”. Non è raro che si trovi nelle scarpe e negli indumenti in pelle, che richiedono già di base un lavaggio particolare che non rovini la consistenza del materiale. In questo caso è meglio pulire la superficie con una spugnetta imbevuta di aceto, eliminandone poi i residui con un panno pulito e passando il lucido.
Tessuti delicati come il lino non possono certamente essere trattati con detergenti o prodotti troppo aggressivi, perciò meglio usare un composto di acqua e sale con aggiunta di pochissima ammoniaca. In questo modo dovreste ottenere una sorta di pasta da applicare sulla macchia e da far seccare (come il classico smacchiatore in commercio), per poi ovviamente lavare i capi in lavatrice con l’apposito lavaggio e detersivo.
E poi c’è lei, la lana: uno dei tessuti preferiti dalla muffa. Anche in questo caso meglio procedere con una soluzione naturale al cento per cento, mescolando acqua e sale grosso con una parte di succo di limone. Lasciate agire sulle macchie di muffa e poi, con un normale lavaggio in lavatrice, i capi dovrebbero tornare come nuovi.
Togliere la muffa dai tessuti con il Tea Tree Oil
Come anticipato, il Tea Tree Oil (olio essenziale di Melaleuca) è uno dei rimedi più efficaci per eliminare le macchie di muffa dai tessuti. Possiamo usarlo per un ammollo, mescolandone qualche goccia in acqua e immergendovi poi i capi invasi dalla muffa per qualche minuto, prima del lavaggio. Oppure, se preferite una soluzione ancor più efficace, potete aggiungerlo direttamente alla dose di detersivo e procedere con il lavaggio in lavatrice. Attenzione però, ne basta davvero pochissimo e una quantità eccessiva potrebbe lasciare sui capi un odore intenso e per molti sgradevole.