Amatissime, ormai sdoganate anche in pieno inverno con le calze, comode e che si possono indossare in praticamente ogni occasione: sono le Birkenstock, ovvero dei sandali caratterizzati dal plantare anatomico, che si presentano con modelli di fogge differenti, pensati per ogni età e per far sentire comodi e a proprio agio.
Chi li usa, li ama alla follia, perché oltre a regalare il massimo comfort e look strepitosi, resistono a lungo. A patto, ovviamente, che si puliscano nel modo giusto e con i prodotti più indicati.
Quindi ecco come prenderci cura delle nostre Birkenstock, per tenerle sempre in ordine, senza il rischio di rovinarle con qualche utensile o detergente sbagliato.
Ma prima di passare ai vari step per pulire, c’è una prima cosa da sapere: la metodologia cambia in base al materiale. Infatti se il sandalo è in pelle nabuk/ scamosciata si dovrà procedere in un modo, se è in pelle naturale / liscia in un altro.
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Birkenstock, i sandali più cool sono questi
La moda cambia, si evolve e ingloba anche lo street style rendendolo sempre più cool, per questo non dobbiamo stupirci nel vedere ai piedi di celeb, e non solo, le Birkenstock in ogni stagione. Infatti, basta coprire il piede nel modo giusto per poterle indossare sempre.
E allora via libera a sandali chiusi, magari con un bel calzettone al polpaccio e una gonna al ginocchio, oppure a pantaloni lunghi che terminano con le immancabili ciabatte.
C’è un modello in particolare che è stato sdoganato in ogni stagione: sono le ciabatte Boston perfette sia per lei sia per lui, con plantare anatomico in sughero e lattice, tomaia e sottopiede in pelle scamosciata. Favolose e molto cool.
Sono la soluzione ideale per essere alla moda e comode nello stesso momento. Senza timore di affaticarsi nel corso della giornata, perché questa tipologia di scarpa abbraccia il piede e regala una sensazione di comfort pazzesca.
Come rimuovere lo sporco dalle Birkenstock
Come anticipato, ci sono due metodologie diverse per pulire le Birkenstock che variano in base del tipo di pelle con cui sono state realizzate.
La scarpa in pelle nabuk/scamosciata va detersa con una spazzola a secco, che ci permette di eliminare sporco e polvere in eccesso, la stessa che poi verrà utilizzata inumidita per procedere con la detersione dei cinturini.
Utile, ad esempio, la spazzola di Premyo pensata proprio per la pulizia e la cura di questo tipo di materiale: la base in legno di faggio è laccata, mentre l’increspatura è in gomma sintetica. È compatta e facile da tenere.
Ancora meglio l’idea di acquistare un set, questo di Biped contiene spazzole diverse sia per la cura della pelle liscia sia per quella scamosciata: composto da otto pezzi in legno di faggio, suddivisi in quelli per lucidare oppure per pulire.
Fondamentale, poi, l’ultimo passaggio sul plantare utilizzando pochissima acqua, shampoo per il cuoio e uno spazzolino da passare con movimenti circolari: se quest’ultimo può essere uno di quelli che abbiamo dismesso, invece il sapone va scelto con cura.
Movi shampoo spray, ad esempio, è pensato proprio per camoscio, nabuck e tessuti: basta spruzzarlo e poi passate lo spazzolino umido.
Infine, va levata la schiuma con un panno umido, bagnato con acqua tiepida. Per chi desidera si può pulire la suola sempre utilizzando una spazzola inumidita (prima) e un panno umido (poi).
Se i nostri sandali sono in pelle naturale/ liscia lo sporco si leva in una maniera differente. Pensiamo, ad esempio alle classiche Birkenstock Slides caratterizzate dal tipico plantare anatomico – in sughero e lattice – e dalla tomaia in pelle.
Sono senza dubbio un modello favoloso e molto classico di sandalo per l’estate, per pulirle in questo caso si deve utilizzare un panno inumidito senza pelucchi. Se si vuole fare scorta a un prezzo super comodo, si possono acquistare quelli di Okaei, la confezione ne contiene 12 tagliati a ultrasuoni, con bordo ondulato, sono facili da pulire e si asciugano velocemente. Perfetti per pulire le nostre Birkenstock.
Ad ogni modo, dopo averle pulite si devono lasciare asciugare a temperatura ambiente per circa 24 ore.
Come prendersi cura delle Birkenstock nel tempo
Far durare a lungo un accessorio significa prendersene cura nel tempo. Non si può pensare di riporre le scarpe nell’armadio e lasciarle lì sino alla prossima volta che le vorremmo indossare. Ma, ovviamente, il come agire dipende dal materiale con cui sono state realizzate.
Per le scarpe in camoscio o nabuk il trattamento prevede di spruzzare uno spray impermeabilizzante incolore, proteggendo il plantare e andando a lavorare solo sulla parte esterna della scarpa.
Coccine mette in vendita un prodotto universale per pelle, tessuti, pelle nabuk e velluto, che protegge e crea uno strato protettivo.
Per i sandali in pelle, invece, si deve procedere nel medesimo modo con un grasso appositamente formulato (come quello di Delara) per nutrire, impregnare: si applica con un panno morbido.
Tipologia di materiale che hai, quindi, tipologia di pulizia che devi seguire. Oggi però non si limita a queste due sole opzioni. Infatti le possibilità sono diverse, basti pensare che il marchio ha iniziato a realizzare sandali non solo in camoscio o pelle, ma anche in altri materiali. Ad esempio, il classico modello di Birkenstock Arizona si può trovare in gomma lavabile e in diverse sfumature. Tra queste un colore decisamente inusuale ma non per questo meno glamour: l’oro.
Una cosa è certa le Birkenstock ormai sono la scarpa da indossare in ogni situazione. Sono super alla moda, perfette per creare look che seguono i trend, ma anche adatte a farci sentire comode e a nostro agio. A patto di pulirle con la giusta cura e i passaggi precisi.