Come lavare il lino in lavatrice e non farlo restringere

I capi in lino sono morbidi e freschi, l'ideale per la stagione estiva: ma come lavarli? Ecco tutti i suggerimenti da conoscere per evitare di rovinare il lino

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Assieme al cotone, il lino è uno dei materiali migliori per affrontare l’estate senza rischiare di soffrire troppo il caldo: si tratta di una fibra naturale ed ecosostenibile, prodotta in maniera rispettosa per l’ambiente e completamente biodegradabile. All’aspetto è un tessuto abbastanza grezzo, che viene impiegato per la realizzazione di biancheria per la casa (soprattutto tovaglie, lenzuola, asciugamani e tende), ma anche di abbigliamento estivo. Questi capi si possono lavare in lavatrice, senza correre il rischio di restringerli o rovinarli in altro modo? Scopriamo come fare.

Lino, caratteristiche del tessuto

Il lino, come abbiamo visto, è una fibra tessile naturale: si ricava dalla pianta del Linum usitatissimum, ed è composta per quasi il 70% da cellulosa. I tessuti con esso prodotti si distinguono in base alla finezza delle fibre. I più pregiati sono chiamati lini fini, e vengono usati per pizzi e merletti, oltre che per la tela batista. Esiste poi un tessuto intermedio, quello più comunemente impiegato per lenzuola, asciugamani e capi d’abbigliamento. Infine, i lini grossi sono quelli più grezzi e spesso caratterizzano tovaglie e canovacci.

Le fibre del lino sono tendenzialmente rigide, ed è questo a dare ai capi di questo tessuto un aspetto sempre stropicciato. Molte altre sono le caratteristiche di questo filato, che lo rendono ottimo soprattutto per la stagione estiva: è infatti molto leggero e fresco, in grado di non far passare il caldo, e dotato di un’ottima traspirazione. Addirittura può filtrare i raggi UVA, proteggendo la pelle dai loro effetti dannosi. Senza contare, poi, che il lino è molto resistente – anche ai ripetuti lavaggi in lavatrice – ed è anallergico, ottimo anche per le pelli più sensibili.

Come lavare il lino

Dal momento che i capi in lino sono particolarmente resistenti, non ci sono controindicazioni al lavaggio in lavatrice – ma ricordate sempre di controllare i simboli riportati in etichetta, per non combinare qualche guaio. L’importante è conoscere alcuni trucchetti per mantenere il tessuto sempre morbido e proteggere il suo colore originale, senza rischiare di farlo restringere. Come prima cosa, parliamo di come eliminare eventuali macchie: soprattutto su tovaglie e asciugamani, è molto facile che capiti un piccolo incidente e che i capi si sporchino. Se possibile, dovreste agire subito risciacquando con acqua fredda e tamponando con della carta assorbente.

Altrimenti, provate a pretrattare le macchie prima di infilare gli abiti in lavatrice. Potete usare un apposito smacchiatore per il lino, mentre dovreste invece evitare accuratamente la candeggina: oltre a far sbiadire il colore e lasciare sgradevoli aloni, indebolisce le fibre e rende il tessuto più fragile, a rischio di strappi. Se volete un’alternativa naturale ai prodotti da supermercato, provate con del succo di limone o un cucchiaio di bicarbonato di sodio da strofinare sulla macchia, oppure qualche scaglia di sapone di Marsiglia sciolta in acqua tiepida.

Il lavaggio in lavatrice

Dopo aver pretrattato le eventuali macchie, infilate i vostri abiti in lino nel cestello della lavatrice, evitando di riempirlo troppo. In questo modo l’acqua circolerà meglio risciacquando accuratamente gli indumenti, e sarà possibile stropicciare meno le fibre. Se possibile, fate un lavaggio con capi dello stesso tessuto dividendoli per colore. Per quanto riguarda il programma, potete impostarne uno normale, senza bisogno di ricorrere a quello per capi delicati. Usate un detersivo liquido, che penetra più facilmente nelle fibre, dosandolo correttamente (un eccesso è del tutto inutile).

Se i tessuti in lino sono bianchi e privi di qualsiasi ornamento, è possibile persino lavare tutto a 90°C – una soluzione per asciugamani e lenzuola che, magari, hanno bisogno di essere igienizzati. Tuttavia, a queste temperature le fibre del lino potrebbero rovinarsi, soprattutto con lavaggi troppo frequenti. L’ideale sarebbe dunque lavare il lino bianco a max 6o°C e i capi colorati a non più di 45°C. Fate poi attenzione alla centrifuga, che è ciò che più potrebbe rovinare i vostri tessuti in lino. Impostatela al minimo o, meglio ancora, escludetela del tutto se dovete lavare capi un po’ più delicati.

Come asciugare il lino

Una volta finito il lavaggio, bisogna passare alla fase dell’asciugatura. I capi in lino dovrebbero essere lasciati all’aria aperta, evitando l’asciugatrice. Questo perché il tessuto, che inevitabilmente tende leggermente a restringersi in lavatrice (soprattutto ad alte temperature), accelera questo processo proprio con l’uso dell’asciugatrice. Inoltre, questo metodo di asciugatura può provocare pieghe davvero difficili da stirare, rovinando il tessuto.

Come fare? Stendete i capi al contrario, in un luogo ben arieggiato e lontano dai raggi diretti del sole. Essendo un tessuto molto leggero, si asciuga rapidamente e rimane sempre morbido, quindi non c’è proprio bisogno di usare l’asciugatrice. Se vi trovate a stendere in casa, ricordate che il lino soffre molto l’umidità: lasciate lo stendino in un ambiente asciutto, meglio ancora se davanti ad una finestra aperta.

Stirare il lino: i trucchi

Il lino è un tessuto che si stropiccia con grande facilità, se volete stirarlo dovete quindi prestare particolare cura a questo passaggio. Per ottenere un risultato migliore, procedete sui capi ancora leggermente umidi: potete anche spruzzare un po’ d’acqua sui vestiti, se si sono ormai completamente asciugati. A meno che l’etichetta non riporti indicazioni diverse, potete usare alte temperature e persino la funzione a vapore. Meglio stirare i vestiti a rovescio, passando al dritto solo all’ultimo momento – e solo se il capo non è particolarmente delicato e se non presenta stampe o ricami.

Come sbiancare il lino ingiallito

Con il passare del tempo e i numerosi lavaggi, il lino bianco potrebbe ingiallire. Per fortuna ci sono diversi rimedi della nonna per farlo tornare a splendere come appena acquistato. Provate a strofinare il tessuto con del sapone di Marsiglia, lasciandolo poi agire per circa un’ora prima di avviare un normale lavaggio in lavatrice. Potete anche riempire una bacinella di acqua calda, aggiungendo una tazza di bicarbonato di sodio e una di sale grosso. Mettete il capo in ammollo per tutta la notte, lavandolo poi come di consueto.

Per i capi più resistenti, come le tovaglie e le lenzuola, potete riempire la vasca con acqua bollente e lasciarli in ammollo con dei limoni tagliati a metà, per qualche ora. In alternativa, usate l’aceto di vino bianco sempre per alcune ore, in modo che abbia tempo di agire. Infine, se ad essere ingiallita è solo una zona in particolare, pretrattatela con del latte fresco lasciando asciugare il tessuto, prima di mettere tutto in lavatrice.