Quando l’arte abita lo spazio. La visione di Cinquerosso Arte

Con Cinquerosso Arte, l’arte contemporanea entra nei progetti di interior design, dialoga con ambienti vissuti e trasforma ogni casa in un racconto visivo

Foto di Christian Conovalu

Christian Conovalu

Esperto in Interior Design

Appassionato di interior design, ne ha fatto tema di studio spinto da sempre dalla creatività e dalla condivisione di pillole sull'abitare.

Pubblicato: 20 Maggio 2025 12:00

Non più confinata a gallerie e musei, oggi l’arte entra nei progetti di interior design, si intreccia con i materiali, i colori, le luci, e trasforma ogni ambiente in un racconto. È questa la visione di Cinquerosso Arte, piattaforma fondata a Bologna nel 2022 da Francesca Fazioli per valorizzare artisti emergenti e rendere l’arte accessibile, integrandola negli spazi quotidiani. In questa intervista ci guidano tra intuizione, progettualità e poesia, mostrando come l’arte possa davvero diventare l’anima di uno spazio.

L’arte che abita: oltre l’estetica

Botanica Lab Café, Milano
Fonte: Cinquerosso Arte
Fotografie floreali su fondo nero impreziosiscono le pareti di Botanica Lab, regalando un tocco poetico e contemporaneo all’ambiente

Invece di esporre l’arte in modo statico, voi la fate entrare nelle case, nei luoghi vissuti. Quando avete capito che l’arte emergente poteva diventare parte attiva dell’interior design, e non solo un complemento estetico?

Cinquerosso Arte è nato proprio dal desiderio di diffondere bellezza, di farla entrare nelle case di tutti e non solo dei collezionisti. Questo significa aiutare i giovani talenti, da una parte, e dall’altra offrire opere belle e interessanti a prezzi accessibili. L’associazione con l’interior design è stata praticamente immediata, perché siamo convinti che un ambiente armonioso e ben studiato valorizzi l’opera, e che l’opera, dal canto suo, possa aggiungere emozioni all’ambiente. Questo vale per qualsiasi contesto: un’abitazione, un hotel, un ufficio o qualsiasi altro spazio vissuto.

Inoltre, un progetto di interior design ben fatto dovrebbe sempre includere o almeno prevedere opere d’arte, ma questo non è sempre compatibile con i costi delle opere già quotate. Ecco perché l’associazione tra interior design e artisti emergenti risulta così interessante.

Emozione e linguaggio: la poetica al centro

Selezionate opere di artisti emergenti con uno sguardo molto preciso e contemporaneo. Cosa cercate davvero in un’opera? È più importante il linguaggio visivo o la capacità di evocare un racconto nello spazio?

Sicuramente la capacità evocativa è un aspetto che teniamo molto in considerazione, perché è fondamentale per suscitare emozioni. Che si tratti di un vero e proprio racconto o di un particolare accostamento di colori e forme, l’opera deve generare sensazioni, magari attivare riflessioni.

Suite Palazzo Tafuri, Nardò
Fonte: Cinquerosso Arte
Minimalismo e poesia in una suite di Palazzo Tafuri: la fotografia botanica si armonizza con l’arredo essenziale della postazione studio


Nel selezionare gli artisti, inoltre, privilegiamo chi ha una propria poetica: un pensiero, un progetto, un linguaggio distintivo. Solo così possiamo offrire opere originali, con una vera “personalità”.

L’opera che trasforma: un esempio concreto

Suite Palazzo Tafuri, Nardò
Fonte: Cinquerosso Arte
Composizione equilibrata tra arte e architettura: due opere monocromatiche incorniciano lo spazio nella sala da pranzo di Palazzo Tafuri

Ci raccontate un progetto in cui l’arte ha trasformato radicalmente la percezione di uno spazio? Uno di quei casi in cui l’opera ha dialogato così bene con l’ambiente da diventarne quasi l’anima?

Forse l’esempio più evidente è l’allestimento dell’area piscine alla Fiera di Rimini, in occasione di InOut 2024. In questo caso, le opere non erano “soltanto” elementi decorativi: modificavano completamente lo spazio, aggiungendo nuove dimensioni, cambiando le prospettive e ristrutturandone il senso. Abbiamo stampato le opere su superfici sferiche, in coerenza con il concept dell’evento, che ruotava intorno al tema della verità.
Così, l’area delle piscine non era più un semplice luogo di passaggio, ma una parte significativa dell’esperienza fieristica.

Tra intuizione e progettualità

Nel vostro lavoro, quanto conta l’intuizione e quanto invece la strategia progettuale? È l’opera a ispirare lo spazio o viceversa?

Di solito è lo spazio progettato a guidare la scelta dell’opera. L’interior designer parte da un concept preciso, e cerca opere che possano armonizzarsi con quell’idea. Noi offriamo una consulenza specifica per individuare l’opera più adatta.
Un esempio significativo è l’Hotel U-Visionary di Venezia: il progetto si ispirava a Venezia come ponte tra Oriente e Occidente. Tutto seguiva questo fil rouge – materiali, tessuti, arredi – e anche le opere selezionate riflettevano coerentemente questa atmosfera.

Hotel U-Visionary, Venezia – Camera
Fonte: Cinquerosso Arte
Un’opera su tela verde conferisce profondità alla stanza dell’Hotel U-Visionary: l’arte come parte integrante della progettazione d’interni

Un’arte viva e abitabile

L’arte può intimidire, soprattutto in ambienti domestici. Qual è il vostro approccio per avvicinare le persone a un’arte viva, accessibile, non museale ma profondamente abitabile?

Come dicevamo, le opere che proponiamo sono sempre legate alla personalità e alle riflessioni dell’artista. Collaboriamo con oltre cinquanta artisti, quindi possiamo offrire una scelta molto ampia, in cui è facile trovare qualcosa che risuoni con la sensibilità del cliente.

Hotel U-Visionary, Venezia – Lounge
Fonte: Cinquerosso Arte
Citazioni pittoriche e linguaggi onirici animano la zona lounge dell’hotel, con opere capaci di sorprendere e accendere la curiosità


Nel selezionare gli artisti teniamo anche conto della “leggibilità” delle opere: non sono mai pensate per shockare o turbare. Privilegiamo linguaggi poetici, onirici, riflessivi, a volte ironici o spiazzanti, ma mai troppo aggressivi.
L’arte, per noi, è qualcosa che deve abitare uno spazio in modo autentico, non invaderlo.

Da dove cominciare

Per chi sta arredando casa e vuole fare entrare l’arte in modo autentico, qual è il primo passo? Da dove iniziare per evitare sia l’effetto decorativo che quello da “collezionista forzato”?

L’effetto decorativo è quasi inevitabile se si scelgono opere prive di originalità, come quelle che si trovano identiche nei grandi negozi. Meglio cercare qualcosa di originale: nei mercatini, nelle mostre di artisti emergenti oppure – naturalmente – nel nostro sito.
Chi si affida a un progettista può temere un certo distacco se non è coinvolto nella scelta delle opere, ma in realtà è un rischio piuttosto remoto. I designer sanno interpretare la sensibilità del cliente e creare un progetto su misura.
Noi ci inseriamo proprio qui: come consulenti che dialogano direttamente con il cliente, ma con una chiara visione del progetto d’arredo.
Ed è proprio questo che ci distingue dalle gallerie tradizionali: non vendiamo le opere solo per il loro valore intrinseco, ma pensandole in relazione agli spazi in cui vivranno.