Casa di Piero della Francesca, la prestigiosa dimora-museo del grande artista

Piero della Francesca è stato uno dei più illustri artisti del Rinascimento italiano: andiamo alla scoperta della sua splendida casa-museo a Sansepolcro

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Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

In Toscana c’è una splendida casa-museo che non tutti conoscono: si tratta della dimora in cui nacque, visse e poi morì il grande artista Piero della Francesca, uno degli esponenti più illustri del Rinascimento italiano. Situata in un piccolo borgo tra le colline, oggi ospita la Fondazione che porta il nome del pittore, e che ha organizzato un suggestivo percorso espositivo per ricordare le sue opere meravigliose. Andiamo alla scoperta della casa di Piero della Francesca.

Dove si trova la casa-museo

Siamo in un piccolo paesino della provincia di Arezzo, immerso tra le colline toscane, ma a poca distanza dal confine con l’Umbria e con le Marche: si tratta del borgo di Sansepolcro, posto sulle rive del fiume Tevere. È in questa idilliaca cornice che si trova la casa-museo di Piero della Francesca, visitabile presso via Aggiunti 71. Qui si respira aria di cultura: lungo la stessa strada si possono infatti scoprire il Museo Civico di Sansepolcro, dove sono ospitate numerose opere d’arte (tra cui alcune tele di Piero della Francesca), e l’Aboca Museum, nelle cui sale ci si può immergere nel mondo della lavorazione delle piante medicinali.

Chi era Piero della Francesca

Il suo vero nome è Piero di Benedetto de’ Franceschi, ma a tutti è noto come Piero della Francesca: grande artista del ‘400, è stato un pittore e matematico che diede lustro alla corrente del Rinascimento in Italia. Le sue opere d’arte sono considerate preziosissimi capolavori, mirabili esempi del fulgore dell’Umanesimo tra razionalità e tradizione, che incarnano i suoi valori intellettuali e spirituali, in un complesso schema di lettura che si dipana su più livelli. Numerosi studiosi hanno cercato di ricostruire nel modo più dettagliato possibile la sua vita, a causa della scarsità dei documenti che ci sono pervenuti.

La stessa nascita di Piero della Francesca è avvolto nel mistero: figlio di un ricco commerciante di tessuti e di una nobildonna di famiglia umbra, venne al mondo a Sansepolcro in un anno non meglio precisato, tra il 1406 e il 1416. Un incendio distrusse infatti gli atti di nascita archiviati presso l’anagrafe del paese, e per arrivare a stabilire una data attendibile si è dovuto lavorare a ritroso nel tempo, sfruttando le poche testimonianze che i ricercatori sono riusciti a trovare. La sua istruzione ebbe luogo ancora a Sansepolcro, borgo cui fu legato per tutta la vita.

In effetti, nonostante i numerosi periodi trascorsi in altre città come Roma e Urbino, dove ebbe modo di mettere in pratica il suo incredibile talento artistico, Piero della Francesca continuò a tornare a casa, nella sua Sansepolcro. E fu qui, dopo una sistemazione a Rimini, che morì nel 1492 (il giorno della scoperta dell’America), avendo sofferto negli ultimi anni di una grave malattia agli occhi che gli impedì di lavorare. Il corpo di Piero della Francesca venne sepolto presso la Badia di Sansepolcro, dove riposa ancora oggi.

La storia della casa-museo di Piero della Francesca

La casa-museo di Piero della Francesca
Fonte: Getty Images
La casa-museo di Piero della Francesca

Sulla casa in cui visse Piero della Francesca non ci sono particolari testimonianze storiche. Probabilmente, l’edificio venne ristrutturato nella seconda metà del XV secolo per opera dell’artista, che avendo raggiunto una certa agiatezza economica voleva rendere la sua abitazione più confortevole. Ne nacque così una grande dimora che, rimasta pressoché intatta nel suo fascino originario con il passare dei secoli, nel 1975 venne acquistata dallo Stato italiano. Un lungo lavoro di restauro, ad opera della Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Arezzo, ha permesso di far rivivere gli antichi fasti della casa.

Purtroppo, i suoi arredi originari sono andati perduti, così come alcune opere d’arte che erano contenute all’interno dell’abitazione. Una di esse, un enorme affresco raffigurante Ercole, venne staccato dalla parete di una sala al primo piano e acquistato nel 1908 dalla collezionista americana Isabella Stewart Gardner. Oggi si trova nella casa-museo di Boston ad essa dedicata. Nel 1990 nacque la Fondazione Piero della Francesca ONLUS, che ha sede all’interno di quella che fu l’abitazione del grande artista del Rinascimento. L’ente si occupa di attività di ricerca e divulgazione dell’opera di Piero della Francesca.

I dettagli della casa-museo

La suggestiva casa-museo di Piero della Francesca sorge nel centro storico di Sansepolcro, ed è un edificio austero seppur ricco di dettagli interessanti. Si sviluppa su tre piani, con una monumentale facciata caratterizzata da un portale bugnato, tre finestre con grate al pian terreno e altre sette grandi aperture al primo piano, con timpani e architravi accuratamente lavorati. Anche gli interni sono particolarmente suggestivi: le numerose sale sono ampie e luminose, con soffitti lignei che presentano delle mensole riccamente decorate.

Oggi, la casa ospita un museo dedicato a Piero della Francesca. Una delle stanze più suggestive è la ricca biblioteca, dove compaiono decine di scaffali pieni di libri: tra di essi, si possono ammirare delle forme bizzarre, riproduzione dei solidi platonici che l’artista, un illustre matematico oltre che un grande pittore, studiò a fondo. L’esposizione museale vanta numerosi strumenti multimediali all’avanguardia che permettono ai visitatori di immergersi nella vita e nelle opere di un grande esponente del Rinascimento italiano, trasformando la sua abitazione in un monumento che raccoglie le testimonianze più belle del pensiero e degli studi di Piero della Francesca.

Rimasta per lungo tempo chiusa al pubblico, la casa-museo di Piero della Francesca è oggi visitabile: l’impegno della Fondazione che porta il suo nome ha fatto sì che l’abitazione venisse finalmente aperta, per consentire ai turisti di usufruire dell’immenso patrimonio storico, artistico e scientifico del grande umanista. Un patrimonio diventato accessibile a tutti, ancor più prezioso perché installato nel luogo in cui l’artista visse, e in cui ancora oggi si respira l’immensità del suo genio e del suo talento.