Piero Pelù: “Il danno è irreversibile”. Ma è pronto a tornare sul palco

Piero Pelù torna a parlare della depressione e dello choc acustico che gli ha provocato un "danno irreversibile", ma c'è già la data di ritorno sul palco

Foto di Nicoletta Fersini

Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Piero Pelù ha raccontato di recente in una lunga lettera ai suoi fan di aver subito un grave danno alle orecchie, uno choc acustico che lo ha costretto a una pausa forzata dal luogo che per lui è sempre stato vitale, il palcoscenico. Adesso è pronto a tornare – c’è già la data della ripartenza – e, mentre si prepara all’uscita del suo nuovo album, torna a parlare del suo problema di salute, purtroppo “irreversibile”.

Piero Pelù, il danno alle orecchie è “irreversibile”

Non è stato facile rinunciare al palcoscenico e ai suoi tantissimi fan, intere generazioni che da anni lo seguono con grande affetto e stima. Pierò Pelù è tornato a parlare dello choc acustico che lo ha costretto a una lunga pausa di un anno, spiegando nel dettaglio l’accaduto al Corriere della Sera.

È stato un incidente sul lavoro. Ero in studio di registrazione e ho subìto uno choc acustico – si legge nell’intervista -. Avevo cambiato cuffie e il fonico non ha fatto bene i calcoli: ho perso i sensi, sono cascato a terra. A quello si sono sommati i miei di errori: non ho fatto subito i controlli e ho trascurato il problema. Il danno è irreversibile, ho recuperato un po’ ma da questi chock non si guarisce. Posso accerchiare il problema con la tecnologia. Un sistema acustico ben calibrato mi permette di affrontare di nuovo il palco: devo creare l’inferno sonoro fuori, ma in cuffia è come se avessi Casadei”.

L’artista fiorentino è tornato anche su un altro argomento, quello della depressione, dal quale è uscito proprio grazie alla forza della musica: “Alle preoccupazioni per la salute, si sono sommati i pensieri legati alla fine dei Litfiba – ha spiegato -. Ho cercato un aiuto professionale, cui mi rivolgo ancora, e sono riuscito ad aprire delle belle porte. In Maledetto cuore, ad esempio, canto ‘ho bisogno di te’: lo diciamo raramente, ma abbiamo bisogno degli altri per non perderci in quei buchi neri con cui sto facendo i conti”.

Il messaggio sulla depressione

Dell’ombra oscura della depressione aveva già parlato nel messaggio condiviso sui social e rivolto ai suoi fan, per annunciare il suo ritorno sulla scena musicale e spiegare in modo più specifico le ragioni che lo avevano costretto allo stop forzato.

“Ciao a tutti, 10 mesi fa vi scrivevo che avevo subito un forte choc acustico in studio di registrazione e che ero costretto a rimandare in blocco il mio tour – così recitava la lunga lettera di Pelù -. In questo periodo ho combattuto la depressione e solo grazie alla Dea musica ne sono uscito, ho tirato fuori le unghie, i denti, sputato l’anima, scritto cose nuove e urgentissime e elaborato altre idee che erano rimaste chiuse nel mio sconfinato archivio. Mentre vi sto scrivendo ho finito di produrre questo nuovo viaggio sonoro che vi raggiungerà prestissimo e in molte forme, infatti in questo lungo periodo lontano da voi ho fatto foto e video che quanto prima vi mostrerò”.

L’atteso ritorno sul palco

“Ho una fottutissima voglia di tornare in mezzo a voi con queste nuove canzoni a cui sono particolarmente legato e con il tour che sarà più coinvolgente che mai. Mi siete mancati, ci vediamo presto Ragazzacci!”, aveva concluso così il suo messaggio. E la buona notizia finalmente è arrivata: dopo aver ufficializzato il ritorno sulle scene con un secret concert in via dei Bardi, dove aveva esordito ai tempi coi Litfiba, il rocker ha già pubblicato il primo nuovo singolo, Novichock.

Farà seguito il secondo inedito, Maledetto cuore, che anticipa non solo l’uscita dell’album Deserti, ma anche la nuova serie di concerti che prendono il via il prossimo 29 giugno con lo Spililand Summer Festival di Spilimbergo, in provincia di Pordenone.