Le giornate si allungano sensibilmente e la temperatura si è finalmente alzata: con l’estate alle porte, il mese di giugno ci spinge a pensare nuovamente alla prova costume. Ma non solo, perché mangiare bene è importante anche per il nostro benessere. Qual è dunque la dieta ideale per rimanere in salute?
Abbiamo affrontato l’argomento con il dott. Corrado Pierantoni, medico specialista in endocrinologia e malattie del ricambio e nutrizionista clinico a Lanciano (CH), che ci ha rivelato alcuni preziosi consigli per impostare la nostra dieta di giugno. È questo il momento dell’anno giusto per fare il pieno di frutta e verdura di stagione, consumandone cinque porzioni al giorno. La varietà è ricchissima: in questo periodo si trovano alimenti colorati e succosi, segno del loro contenuto di antiossidanti e di acqua – quest’ultima fondamentale per tenerci idratati.
Il mare, in estate, ci offre un’ampia gamma di prodotti freschissimi che possiamo portare sulle nostre tavole. È bene consumare pesce 4 volte alla settimana, scegliendo anche quello azzurro che ci permetta di assumere grandi quantità di acidi grassi omega 3, sostanze in grado di combattere l’infiammazione. Infine, dobbiamo fare attenzione a quali carboidrati introdurre nella nostra dieta: meglio quelli a basso indice glicemico, che riducono la risposta dell’insulina. E quando consumiamo cibi ad alto indice glicemico, accompagniamoli con una porzione di fibre che rallentano l’assorbimento degli zuccheri.
Per perdere quei chiletti di troppo prima delle vacanze estive, perché non adottare la dieta fast? Sgonfiare la pancia e riattivare il metabolismo sono gli obiettivi di questo regime alimentare, del quale abbiamo parlato con il dott. Pierantoni. Sono cinque i pasti da consumare ogni giorno, per smorzare il senso di fame e non cadere nel tranello di mangiare troppo – così da rendere più difficile la digestione. Nei primi giorni della settimana dovremmo concentrarci sulle proteine, riducendo notevolmente la quantità di carboidrati. In questo modo l’organismo sviluppa una condizione chiamata chetosi, che stimola il consumo dei grassi.
Il quarto giorno della settimana è quello dedicato proprio all’introduzione dei carboidrati nella dieta, per interrompere il processo di chetosi. Gli ultimi tre giorni prevedono l’eliminazione dei carboidrati complessi (come la pasta e il pane) a favore di quelli semplici, in particolare la verdura di stagione. In abbinamento a questa dieta, possiamo sfruttare il potere delle erbe: una buona tisana drenante a base di frutti rossi, foglie di betulla, radice di gramigna e foglie di tè verde ci aiuta a fare il pieno di antiossidanti e ha una funzione diuretica.
In occasione della Giornata Mondiale senza tabacco, abbiamo parlato dell’importanza di smettere di fumare per la nostra salute. Uno dei possibili effetti collaterali che possiamo riscontrare dopo aver abbandonato la sigaretta consiste proprio in un improvviso aumento di peso. Non deve essere, questo, un motivo per non dire addio al fumo: i benefici sono troppi, in termine di benessere. Tuttavia, ci sono alcuni suggerimenti per evitare di accumulare chili di troppo, stilati dal Ministero della Salute nella guida “Smettere di fumare”.
Oltre a fare pasti più frequenti e a ridurre la quantità di cibo consumata ad ogni pasto, una dieta per evitare di ingrassare dopo aver smesso di fumare si basa su alimenti a basso contenuto calorico, riducendo notevolmente l’assunzione di dolci. È importante preferire frutta e verdura per fare spuntini fuori pasto, qualora se ne sentisse l’esigenza. Inoltre, bisogna bere molta acqua e ridurre il consumo di alcolici. Quando si sente necessità di fumare una sigaretta, il suggerimento più prezioso consiste nel distrarsi: fare un po’ di attività fisica è l’ideale, perché aiuta anche a consumare qualche caloria.