Con l’estate ormai alle porte, impossibile non pensare alla prova costume imminente. È questo il momento migliore per apportare qualche modifica alla nostra dieta, così da perdere quei chiletti di troppo che davanti allo specchio ci fanno impazzire. Ma è bene sapere quali sono i consigli veramente utili per dimagrire, facendo attenzione ai tanti falsi miti che ci circondano.
Ne è un esempio la dieta senza glutine, comunemente adottata in presenza di particolari condizioni mediche come la celiachia, ma che sempre più spesso viene utilizzata per dimagrire. L’equivoco si basa, nella maggior parte dei casi, sul fatto che gli alimenti gluten-free vengono indicati come alimenti dietetici: ciò non ha nulla a che fare con il loro contenuto calorico, bensì tale etichetta vuole individuare quei prodotti destinati ad un’alimentazione specifica – come quella che i medici prescrivono ai celiaci.
L’assenza di glutine non rende di per sé un alimento meno calorico. Diversi studi hanno paragonato i prodotti gluten-free con i loro corrispettivi contenenti glutine, verificando come il loro contenuto nutrizionale fosse molto simile – anche dal punto di vista delle calorie. Tuttavia, questa proteina presenta evidenti difficoltà nella sua digestione, come rivela il dott. Alessio Fasano, professore di pediatria, gastroenterologia e nutrizione al Massachusetts General Hospital for Children. Per questo, una dieta senza glutine è importante in caso di celiachia, ma anche di altre patologie correlate a questa proteina.
Occhio anche all’uso di dolcificanti, una delle più comuni alternative al classico zucchero bianco. Sono davvero utili per dimagrire, e soprattutto sono salutari? Gli esperti del Crea, nello stilare le Linee guida per una sana alimentazione, hanno evidenziato come il consumo dei sostituti dello zucchero non sia indispensabile per perdere peso, se non abbinato ad un regime alimentare ipocalorico e ad un’adeguata attività fisica. Tuttavia, i dolcificanti non sono particolarmente pericolosi per la nostra salute – in particolare, è stato smentito l’effetto cancerogeno dell’aspartame.
Sono altri i motivi per cui fare attenzione nel consumare i dolcificanti. Una revisione pubblicata su Current Atherosclerosis Reports ha infatti messo in evidenza il cosiddetto effetto compensazione: coloro che ne fanno uso possono infatti sentirsi psicologicamente invogliati ad indulgere nel consumo di prodotti ricchi di zuccheri piuttosto che a ridurlo. Inoltre, i dolcificanti vanno ad agire sul microbiota intestinale, aumentando il rischio di sviluppare patologie come il diabete di tipo 2.
La flora batterica intestinale svolge un importante ruolo per il benessere del nostro organismo. “I batteri che compongono il microbiota condizionano non solo l’intestino, ma anche altri organi quali il cervello, agiscono sull’organo adiposo, sull’apparato urinario e sul sistema immunitario” – ci ha spiegato il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in scienze dell’alimentazione e medicina preventiva ad Arezzo e autore del libro L’intestino: il sesto senso del nostro corpo.
Per questo motivo è fondamentale nutrire correttamente il nostro microbiota, così da guadagnarne in salute. L’alimentazione gioca un ruolo importantissimo: i cibi vegetali crudi apportano probiotici e prebiotici, mentre gli alimenti fermentati sono un’ottima fonte di batteri “buoni”. Per migliorare la funzionalità intestinale, può essere utile ridurre anche la quota di cibo solido giornaliera e aumentare quella di alimenti liquidi, abbondando con minestre, tisane e centrifugati.