Stand up paddling: cos’è il SUP, benefici e come si pratica

Come si pratica lo stand up paddling e quali sono i benefici di questo divertente sport che coinvolge tutti i muscoli del corpo

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Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Pubblicato: 31 Marzo 2022 09:37

Cos’è

SUP sta per l’abbreviazione di Stand Up Paddling ovvero una disciplina per cui l’atleta sta sopra una tavola che somiglia a quella del surf, ma ha un maggiore volume per sostenere il peso complessivo. Munito di una pagaia apposita, l’atleta rema utilizzando tutti i muscoli, in special modo quelli del centro addominale.

Lo sport ha avuto molta diffusione negli ultimi anni in Italia. Pare che la disciplina abbia come radice di riferimento molto antica quella di nativi che si spostavano lungo i fiumi pagaiando in stazione eretta e sfruttando il moto delle onde. In ogni caso, lo sport come vera e propria disciplina avviene negli anni ‘50 a Waikiki insieme alla moda del surf da onda.

A livello squisitamente tecnico, lo Stand Up Paddling non rappresenta uno sport molto difficile da apprendere e anche gli autodidatti possono migliorare notevolmente con la pratica; certamente se si impara con un trainer esperto si riesce a prendere prima il movimento globale e comprendere come muovere i fianchi e trarre la forza a partire dagli addominali.

La tavola deve essere stabile e quindi occupare un discreto volume. Di solito una tavola da SUP ha una lunghezza che va da 3 metri ai 3,6 metri ed ha una superficie antiscivolo per permette alla zona plantare di aderire meglio. In molti casi la tavola viene dotata di un laccetto chiamato “leash“ che serve ad agganciare il piede alla tavola onde evitare di perderla se si cade, proprio come avviene nel caso del surf. Le tavole da SUP esistono di due tipi: gonfiabili e rigide. Le prime, meno diffuse, si usano di solito per brevi tragitti, mentre le seconde si usano per uscite intense e lunghe. Anche la pagaia varia in base all’uso e alle preferenze: esistono pagaie a lunghezza fissa e lunghezza regolabile. Anche la pala in cima ha forme e dimensioni molto diverse. In dotazione, nel caso delle tavole gonfiabili, si ottiene una pompa di gonfiaggio e un kit di riparazione. Gli atleti di solito si dotano di un gilet di aiuto al galleggiamento, comodo e di volume ridotto per sezioni che consentono una maggiore libertà di movimento dotato di zip frontale.

Tra gli italiani, i titolo di campione italiano di stand up paddle è andato a Davide Alpino, seguito da altri due protagonisti della disciplina: Filippo Mercuriali e Riccardo Rossi; rispettivamente secondo e terzo classificato. A seguirli Vincenzo Michelucci, local ed organizzatore del Mondello SUP Festival, quarto classificato. Nel 2021 Michelucci ha portato a casa il record di traversata in SUP completando in 8 ore 15 minuti e 36 secondi la traversata in SUP da Cala Santa Maria, a Ustica, a Mondello. A scortare la traversata l’associazione sportiva Water Experience, della quale Vincenzo Michelucci è anche vicepresidente, con una barca d’appoggio dell’armatore Carlo Randazzo.

SUP: come allenarsi e benefici

Per praticare bene il SUP esistono delle pedane che permettono di allenarsi bene a livello della propriocezione e dell’equilibrio. Si tratta di pedane che permettono di gestire l’appoggio podalico in modo efficace e garantiscono lo sviluppo della forza addominale e la percezione del proprio corpo nello spazio. Ci si allena anche al chiuso nei movimenti e si migliora insistendo sulla forza dei muscoli profondi dell’addome. Ottima idea fare degli allenamenti mirati che vadano a lavorare i muscoli stabilizzatori del tronco, in particolare gli obliqui interni ed esterni, il retto dell’addome e il trasverso dell’addome. Rotazioni del tronco, flessioni laterali, crunch classici, addominali da in piedi, sono tutti esercizi che permettono di sentire la forza sia a livello del torace che dell’addome. Anche le gambe vanno allenate e preparate per fare in modo che la posizione in piedi non risulti stancante e che le ginocchia non siano mai eccessivamente iperestese.

Tra i benefici della pratica costante del SUP troviamo:

  • Il divertimento che se ne trae. Specie se in gruppo, ma anche da soli/e, il SUP garantisce panorami mozzafiato, piacere e solleva l’umore;
  • Miglioramento dell’equilibrio globale. Praticando il SUP si rischia di cadere anche meno quando si praticano altre azioni quotidiane e si sperimenta un maggiore senso di radicamento;
  • Tonificazione globale. Tutto il corpo si tonifica e le contrazioni dei vari distretti avvengono in modo simultaneo ed efficace. Per trovare il baricentro e non andare in acqua, il corpo partecipa in sintonia con respirazione e focus mentale.
  • Si perde peso. Con Il SUP si bruciano molti grassi e si ridefinisce la linea del corpo, con rimodellamento complessivo efficace. In un’ora di SUP Cruising – ovvero pagaiando su superfici d’acqua piatte – si bruciano fino a 430 calorie!
  • Miglioramento dell’agilità. Pagaiare con costanza aiuta a sentire maggiore coordinazione e fa sviluppare il corpo nel senso dell’assetto sia forte sia veloce.
  • Via lo stress. Pagaiare e stare a contatto con l’acqua, aiutandosi con un respiro morbido e dolce, profondo, permette di rigenerarsi e scacciare i pensieri negativi o la stanchezza.