Mandala: significato e benefici

Scopriamo insieme il significato e i benefici del mandala, forma sacra che sprigiona e crea moltissima energia

Foto di Elisa Cappelli

Elisa Cappelli

Esperta di fitness

Laureata in Filosofia e Master in Giornalismo Internazionale LUISS. Trainer certificata CONI e FIF (Mat base e avanzato). Studia Anatomy in Motion (Gary Ward) e Qi gong.

Potere che cresce

Il termine “mandala” deriva dal sanscrito e significa letteralmente “disco” o comunque si riferisce a una forma con un centro da cui si irradiano forme. Il mandala esiste sia in forma quadrata che circolare e i disegni al suo interno possono essere semplici oppure molto complessi; si tratta di forme che si ripetono spesso con armonia e si espandono dal centro verso l’esterno.

La forma circolare rimanda al cerchio della vita e rappresenta la forza dell’esistenza intesa come fonte di creazione che si irradia. Il disegno geometrico in Oriente supporta sia la meditazione che le preghiere e potenzia l’intenzione. Nella tradizione buddista sacra, i monaci realizzano mandala come costruzioni di sabbia. Mandala finemente ricamati o dipinti o disegnati servono al praticante come guida per andare al centro di se stessi ma anche per connettersi all’universo e alle sue leggi armonicamente perfette. Per fare il mandala in modo artigianale bastano anche forme tonde casuali, come il coperchio di un barattolo o altre forme tonde cui accostare la punta di una matita; conviene anche trovarne di dimensioni diverse in modo da fare bene i cerchi concentrici piccoli e grandi. In altri casi funziona molto bene anche un compasso. Noi consigliamo di provare anche a tracciare a mano libera, la sensazione ripaga moltissimo anche se magari i cerchi vengono leggermente imperfetti.

Il potere che aumenta continuando a ripetere le forme geometriche corrisponde a un potere della persona sul piano spirituale, emotivo, pratico, razionale. Si tratta di una sorta di reset che scarica anche lo stress in modo attivo e fecondo, aiutando a tornare nel pieno potere delle proprie sensazioni positive. Facendo un mandala torniamo a riflettere sul nostro posto nel mondo e su come sentiamo di abitare il nostro corpo e il nostro spirito creativo. Ci sono subito risultati evidenti e si tratta di una vera piccola cerimonia.

La valenza di questo gesto ha un carattere fortemente purificatorio e ci riporta al fatto che dal centro del nostro essere noi proiettiamo chi siamo e che per questo conviene prendersi cura costantemente delle nostre emozioni. Il mandala corrisponde a tutti gli effetti a un vero e proprio viaggio dentro noi stessi/e.

Anche la scelta dei colori, le forme (a goccia, ad arco, etc) sono dei veri e propri modi per entrare in contatto con la propria anima, specie quando si silenzia un pochino l’aspetto mentale. Nel significato classico del mandala anche i colori hanno un significato (il giallo la consapevolezza, il blu il senso materno, il rosso la spinta vitale etc) come anche le forme (quadrato aspetto razionale, triangolo direzione, punto o cerchio il centro e l’espansione). Molto spesso nei mandala venivano anche rappresentati dei numeri con simbologie precise. Esistono delle forme specifiche di mandala che si trovano anche in rete con annessa spiegazione del loro effetto sull’anima e su chi li traccia; anche provare a disegnare uno di questi modelli ha un suo effetto, sebbene muoversi senza traccia o schema lascia aperte tante strade imprevedibili al proprio mondo interiore.

I benefici

Qualsiasi sia lo stato di emozione che ci attraversa, fare un mandala aiuta a ricentrarsi e passare attraverso quella data onda emotiva. Quando si sta vivendo un momento di tristezza o di grande trasformazione, fare un mandala serve a raccogliere l’energia e vedere profondamente lo stato d’animo che ci abita. Nel fare il mandala si liberano e trovano espressione le emozioni. Si deve a Carl Jung l’introduzione del mandala in ambito psicologico; lo studioso, dopo averne approfondito il significato, definì il mandala come la rappresentazione simbolica delle emozioni.

Esistono infine molti libri con forme che rimandano al mandala che si possono colorare nei momenti di rilassamento generale e di ozio: farlo aiuta a scaricare le tensioni e restare in connessione con il proprio centro, serve a staccare la mente e attivare anche il bambino interiore. Mentre si fa il mandala tutto il nostro essere si concentra nel pieno potere delle proprie risorse. Si fa un grande rilascio della tensione e dei pensieri negativi accumulati sugli altri o su noi stessi. Nel farlo possiamo anche guardare con chiarezza il nostro mondo interiore di quel dato momento, i nostri schemi, le nostre paure. In molte tradizioni fare il mandala serve proprio a rompere moltissime paure e a rimuovere ostacoli che ci rallentano o impediscono la nostra stessa realizzazione.

Molto spesso il mandala si appende per un dato tempo (1 giorno o 2 o anche una settimana, a seconda dell’obiettivo) in un luogo tranquillo, non dove si dorme, e si brucia nel momento giusto e magari con la lunazione adeguata. Bruciare significa rimuovere, rendendo sacro tutto quel che ci aiuta a crescere ed evolvere. Una volta fatto, il mandala in altri casi non viene bruciato, ma conservato in un luogo sicuro in modo che continui a produrre i suoi effetti e ci ricordi una parte importante del nostro percorso. Il mandala ci mette in contatto forte con la nostra anima e il solo gesto del tracciare forme, e in special modo un cerchio centrale, ci aiuta a proiettare noi stessi/e dentro un confine sacro, ricordando la nostra natura, essa stessa sacra.