Indivia, radicchio, cavoli, bieta, finocchi, broccoli, cavolfiore, carciofi, cardi, rape, barbabietole… Le verdure invernali non sono un semplice contorno, ma alimenti preziosi che hanno il potere di agire sul nostro patrimonio genetico, sostenendo l’integrità e le funzioni del nostro DNA. Infatti, così come i nutrienti contenuti in questi ortaggi proteggono la loro struttura vegetale contro le basse temperature per resistere alla riduzione della durata e dell’intensità della luce solare e per superare le variazioni climatiche tipiche dell’inverno, allo stesso modo favoriscono anche l’integrità morfo-strutturale del corpo umano. Ciò che fa bene a loro fa bene anche a noi.
Ci sono tre motivi importanti per portarli in tavola:
- Una grande fonte di fibre. Il primo motivo per portarli in tavola è la loro ricchezza in fibra alimentare, in particolare di inulina, cellulosa ed emicellulosa. “Sostanze utilissime in inverno – spiega il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in scienza della alimentazione e medicina preventiva ad Arezzo e docente all’Università di Bologna – quando in modo naturale si riduce l’assunzione della quantità di acqua giornaliera che potrebbe favorire la comparsa di stipsi. Le fibre accelerano il transito intestinale, contribuendo all’igiene dell’intestino”. Il consiglio? “Mangiare gli ortaggi preferibilmente crudi, finemente tritati. La verdura cruda è inoltre un’ottima fonte di acqua biologica, in particolare durante la stagione invernale, indispensabile anche per una corretta funzionalità dei reni”.
- Sono ricchissimi di clorofilla, acido folico e vitamina C. La clorofilla è la sostanza che determina il colore verde intenso degli ortaggi invernali. “Questo pigmento vegetale – continua l’esperto – possiede una forte azione antiossidante contro i radicali liberi dell’ossigeno che si formano all’interno delle cellule durante i processi metabolici di produzione di energia chimica e sono responsabili di devastanti azioni patologiche se non vengono prontamente bloccati da molecole dotate di azione antiossidante, come appunto ha la clorofilla”.
Gli ortaggi a foglia sono anche molto ricchi di una importante vitamina: l’acido folico. Il suo nome deriva dal fatto di essere stato estratto per la prima volta dalle foglie. “È una vitamina essenziale nella formazione dei globuli rossi, nel metabolismo di alcuni aminoacidi e favorisce il rinnovamento di tutte le cellule dell’organismo sottoposte a un stress ambientale maggiore durante l’inverno”, dice il medico. Anche questo è un altro esempio di stretta relazione tra il mondo vegetale e il corpo umano. Come l’acido folico protegge l’integrità delle foglie degli ortaggi invernali, così protegge le cellule umane. “Una sua carenza può causare l’anemia macrocitica ed è responsabile della comparsa di astenia e debolezza, disturbi digestivi, alterazioni nella lingua e altri sintomi. I soggetti più esposti sono i bambini, le donne in gravidanza e i giovani in rapido accrescimento a causa della loro attiva proliferazione cellulare, così come chi ha una intensa attività motoria giornaliera”. Ma attenzione: la cottura degli ortaggi a foglia verde provoca una considerevole perdita di questa vitamina delle foglie. “Per questo motivo – suggerisce il nutrizionista – è importante che la verdura sia cruda e fresca, perché se cotta perde l’acido folico. Il tutto finemente tritato per favorire la digestione gastrica”.
Gli ortaggi dell’orto invernale contengono, inoltre, dosi di vitamina C addirittura superiori agli agrumi. “Questa consistente presenza è un altro chiaro esempio di complementarietà nutrizionale tra il mondo vegetate della stagione fredda con l’organismo umano, poiché la vitamina C è essenziale per la difesa dell’integrità degli ortaggi a foglia, come è essenziale per la difesa dell’organismo umano dalle condizioni climatiche invernali avverse. Anche in questo caso, per non disperdere la preziosa sostanza, è indispensabile consumare le verdure crude, altrimenti, con le alte temperature, si inattiva”. - Sono altamente antiossidanti. Gli ortaggi invernali sono tra gli alimenti alcalinizzanti il corpo umano poiché contengono in larga misura potassio, calcio, magnesio e deboli acidi organici molto efficienti nel controllo dell’acidità tessutale. “Una condizione – spiega il prof. Pier Luigi Rossi – che può avere gravi ripercussioni sulla salute a cui siamo maggiormente esposti durante la stagione fredda poiché abbiamo un’alimentazione a prevalenza di cibo animale su quello vegetale”.
E non finisce qui. Gli ortaggi invernali, infine, apportano sostanze nutritive come aromi, enzimi, terpeni, il cui esatto significato nutrizionale non è del tutto conosciuto, ma che sono certamente molto efficaci per il benessere e l’efficienza delle nostre cellule. “Ogni stagione – conclude il medico – offre i suoi alimenti vegetali per la salute del corpo umano. Sta a noi saper guidare la mano che sceglie e porta il cibo dal piatto alla bocca, mangiando seguendo le stagioni del sole”.