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Cos’è
La gemmoterapia è una branca della fitoterapia che si basa sulla somministrazione di prodotti naturali ottenuti dalla macerazione di tessuti embrionali delle piante, cioè i tessuti meristematici.
Si tratta di una una medicina naturale ideata negli anni cinquanta dal Professor Georges Netien, considerato il padre di questa terapia naturale. Lo studio delle proprietà e dell’utilizzo per la salute di tessuti freschi vegetali allo stadio embrionale è iniziato sempre nello stesso periodo grazie al medico belga Pol Henry, che per primo si è dedicato a sperimentare i gemmoderivati a scopo terapeutico. Successivamente gli studi sui gemmoderivati sono stati ripresi e approfonditi da diversi ricercatori e oggi questi prodotti sono ampiamente impiegati per il trattamento di numerosi disturbi.
Secondo la gemmoterapia, poiché i giovani tessuti vegetali devono garantire un rapido accrescimento alla pianta, questi sono ricchi di sostanze molto attive, tra cui enzimi, ormoni, zuccheri, proteine e vitamine con azione benefica sul nostro organismo. La gemmoterapia è dunque un metodo terapeutico che usa gemmoderivati, noti anche come macerati glicerici, preparazioni liquide che si assumono in gocce e che si ottengono dalla macerazione di vegetali freschi.
Le parti delle piante usate per realizzare i gemmoderivati possono essere gemme o giovani germogli, ma anche semi, cortecce, giovani radici e linfa, come nel caso della linfa di betulla. I principi attivi contenuti nei tessuti vegetali vengono poi estratti grazie a una miscela di acqua, alcool e glicerina, da cui il nome di macerato glicerico.
Come si ottengono i gemmoderivati
La preparazione dei gemmoderivati comincia con la raccolta dei giovani tessuti embrionali delle piante, che avviene di norma all’inizio della primavera, quando la vegetazione si risveglia dopo la stagione invernale ed emette nuove radici e gemme. Dopo la raccolta, le parti fresche della pianta vengono pulite e triturate e infine sottoposte a macerazione per ventuno giorni in una miscela di glicerina, acqua e alcool, che ha il compito di estrarre i principi attivi contenuti nelle piante. Dopo tre settimane, il macerato viene filtrato due volte a distanza di quarantotto ore per ottenere il gemmoderivato.
In commercio si trovano molti macerati glicerici ottenuti da varie piante, sotto forma di gocce alla prima diluizione decimale. Sull’etichetta del gemmoderivato viene indicato il nome scientifico della pianta utilizzata seguito dalla sigla MG, dalla diluizione indicata con 1 DH e dalla posologia. Fanno eccezione il gemmoderivato di vischio (Viscus album), l’unico diluito alla prima centesimale indicata con la siglia 1 CH), e la linfa di betulla che è considerata un gemmoderivato ma che non è un macerato glicerico.
Cosa cura
La principale azione dei gemmoderivati è quella di drenare e detossificare l’organismo, aiutandolo ad espellere le scorie metaboliche attraverso reni, fegato e pelle. La gemmoterapia è utile sia negli adulti che nei bambini e generalmente i trattamenti gemmoterapici si effettuano per liberare il corpo dalle tossine accumulate a causa di diete squilibrate, esposizione a fonti di inquinamento, assunzione di farmaci o patologie. Ogni gemmoderivato ha poi una specifica indicazione d’uso per la cura di determinati disturbi. Ad esempio:
- il gemmoderivato di rosa canina è indicato per la sua azione antiossidante e antinfiammatoria, utile in caso di sintomi influenzali;
- la somministrazione di gemmoderivato di tiglio è consigliata per le persone che soffrono di ansia e insonnia;
- i macerati glicerici di ippocastano e di castagno sono invece utili per chi ha problemi alla circolazione sanguigna e linfatica e presenta ritenzione idrica, gambe pesanti, cellulite o anche emorroidi;
- il gemmoderivato di cedro e quello di segale trovano impiego contro le dermatiti;
- diversi gemmoderivati sono poi indicati per la cura delle infiammazioni: tra questi troviamo quello di ontano, di vite, di noce, di pino e di ribes nero, quest’ultimo noto anche per il trattamento delle allergie;
- alcuni gemmoderivati, come quello di mora, sequoia e abete bianco, sono indicati per la rimineralizzazione delle ossa e i disturbi a carico dell’apparato scheletrico.
Si tratta chiaramente di indicazioni generali, poiché ogni gemmoderivato può avere più di un’azione ed essere indicato per disturbi differenti; inoltre in alcuni casi può essere consigliata l’assunzione di più di un gemmoderivato per trattare un problema di salute oppure il gemmoderivato può essere associato ad altre terapie naturali.
Modalità d’uso e dosaggi
I gemmoderivati sono prodotti liquidi da assumere in gocce diluite in poca acqua da tenere in bocca per un minuto prima di deglutire, così da aumentarne l’assorbimento a livello della mucosa. Di norma il dosaggio dei gemmoderivati va da 30 a 50 gocce somministrate da una fino a tre volte al giorno. In alcuni casi, ad esempio per trattare sintomi in acuto, il dosaggio o la frequenza di somministrazione possono aumentare.