Le proprietà della Dioscorea e perché è utile in menopausa

Pianta erbacea perenne originaria del Canada, è un toccasana contro i sintomi della menopausa e i crampi della sindrome premestruale

Foto di Silvia Menini

Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Conosciuta anche come igname selvatico (wild yam), la Dioscorea è una pianta erbacea perenne che non supera i 3 metri di altezza ed è principalmente diffusa in Nord America, Canada e Messico dove già al tempo dei Maya e degli Aztechi era conosciuta come pianta medicinale dalle proprietà analgesiche, emetiche, diaforetiche ed espettoranti. Ad oggi è utilizzata in quanto viene considerata un valido aiuto nel contrastare o alleviare i classici sintomi della menopausa; contiene infatti fitoestrogeni, molecole che assomigliano agli ormoni femminili. Come vedremo tra poco, rappresenta anche un ausilio per il controllo del peso e della ritenzione idrica oltre che aiutare la digestione. Questi sono solo i principali benefici per la quale viene utilizzata ma sono in realtà molteplici e andremo ad analizzarli proprio per testimoniare come sia un valido supporto ad ampio spettro.

La pianta è caratterizzata da grandi foglie a forma di cuore e da piccole infiorescenze. Esiste in oltre 600 varietà e generalmente vengono utilizzate le radici e rizomi (lunghi all’incirca 8 centimetri) per preparare integratori e tinture madri proprio a partire dall’estratto secco. L’utilizzo della Dioscorea nella farmacopea mondiale è relativamente recente. Solamente negli anni Cinquanta, un team di scienziati giapponesi scoprì che il rizoma di questa pianta contiene un discreto quantitativo di diosgenina, una molecola simile al progesterone e, proprio dal momento della scoperta, è stata utilizzata e via via si è sempre più diffusa.

Ma cosa è che la rende così speciale?

La diosgenina in essa presente è in grado di regolare la produzione di DHEA, acronimo di un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali (il famoso ormone della giovinezza) e che, fino alla menopausa, è in grado di regolare la produzione di estrogeni che a loro volta hanno un effetto sull’umore, la memoria, la libido e la riduzione dell’ansia.

Durante la menopausa, invece, le surrenali iniziano a produrre meno DHEA e questo aspetto, unito alla diminuzione di progesterone, innesca tutti i fastidi tipici della menopausa.

Igname a uso alimentare

L’igname è sempre più diffuso anche nei supermercati per uso alimentare e consiste in una sorta di patata dal sapore dolce ed è ricca di amidi. Nutrizionalmente contiene una quantità apprezzabile di potassio, vitamina B6, manganese, vitamina B1, fibre alimentari e vitamina C e fornisce 118 calorie per 100 grammi. Come detto, è composta prevalentemente da carboidrati, anche se il suo indice glicemico è migliore rispetto alla patata classica che tutti conosciamo. Il contenuto proteico è quindi ridotto e, proprio per questo motivo, non può essere considerata una buona fonte di amminoacidi essenziali ma questo tubero può essere tranquillamente inserito in una dieta sana ed equilibrata.

I benefici in menopausa

Per quanto riguarda i benefici legati ai sintomi della menopausa, ricordiamo che sono dovuti soprattutto alla presenza di diosgenina che aiuta a riequilibrare il livello ormonale, rallentando il naturale processo di invecchiamento delle cellule e non solo. Questa sostanza fa parte della famiglia delle saponine e si contraddistingue per un’azione molto simile a quella dell’ormone progesterone. Si può quindi affermare che la Dioscorea rappresenti un’alternativa naturale alle cure farmacologiche ormonali. La molecola della diosgenina viene addirittura considerata il precursore dell’attuale pillola anticoncezionale e, più in generale, viene utilizzata come molecola base per la sintesi di numerosi steroidi, tra cui gli estrogeni e lo stesso cortisone.

La Dioscorea Villosa, oltre ad avere effetti positivi sulla produzione ormonale, rallenta anche il naturale processo di invecchiamento e favorisce l’attivazione del metabolismo. Durante la menopausa può rappresentare un ottimo alleato per contrastare l’aumento del peso, soprattutto dovuto all’accumulo di grasso addominale (soprattutto quello causato a squilibri ormonali), osteoporosi, vampate di calore, sudorazione improvvisa, gonfiore, palpitazioni e tachicardia soprattutto quella che compare durante le ore notturne e i disturbi del sonno.

Gli effetti in questione sono stati indagati in maniera approfondita dalla scienza. Degno di nota a tal proposito è uno studio condotto da un’equipe scientifica attiva presso il Baker Medical Research Institute di Melbourne (Australia). La ricerca ha preso in esame la situazione di 23 donne in salute ma con fastidi legati ai sintomi della menopausa.

Il campione è stato diviso in due gruppi. A uno è stato somministrato un placebo, mentre il secondo è stato trattato con una crema a base di estratto di Dioscorea. A un follow up di 3 mesi, è stato possibile notare un lieve miglioramento dei sintomi della menopausa nelle donne facenti parte del secondo gruppo.

Altri benefici

Tornando un attimo alle proprietà di questa pianta, che ha palesato efficacia nella crescita ossea di ratti da laboratorio sottoposti a intervento di rimozione delle ovaie, è importante citare anche la capacità di tenere sotto controllo la sintomatologia tipica della sindrome premestruale. Risulta quindi essere una buona alleata anche per le donne in età fertile grazie anche alle sue qualità antiossidanti, antidolorifiche e antinfiammatorie. Ottimo miorilassante, la Dioscorea si rivela una pianta perfetta per alleviare i dolori mestruali e, grazie al discreto quantitativo di potassio, aiuta a contrastare la ritenzione idrica, favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Nello specifico della sindrome premestruale è importante citare come il suo utilizzo, possa aiutare a combattere tutta quella serie di fastidi che compaiono qualche giorno prima del ciclo: gonfiore generale, mal di pancia, acne, pelle impura.

Il rizoma è dotato di attività antinfiammatoria, proprio grazie all’elevato contenuto in saponine. Per questo motivo è in grado di lenire i dolori, anche quelli a carico dell’apparato muscolo-scheletrico.

Grazie ai suoi benefici antiossidanti, antidolorifici e antinfiammatori che abbiamo citato, la pianta viene impiegata in quest’ambito soprattutto per la preparazione di pomate e unguenti da applicare localmente a livello di stomaco, ovaie o nella zona dove si presenta il dolore. Le creme, che vanno ad aggiungersi alle classiche capsule che si possono trovare facilmente in commercio, sono ottime anche per curare i problemi legati alla pelle come dermatiti, rossori ed eczemi, oltre che dolori reumatici.

Effetti benefici si ottengono anche in caso di disturbi legati al colon irritabile. Questo è spiegabile in quanto il DHEA ha un effetto diretto anche sull’umore e sulla capacità di controllare l’ansia e spesso questi due aspetti sono causa del colon irritabile.

La diosgenina, inoltre, essendo in grado di bilanciare la cascata ormonale, riesce a ottenere benefici in chi soffre di ovaio policistico in quanto, spesso, proprio alla base vi è uno squilibrio ormonale.

Alcuni studi preclinici hanno anche mostrato effetti positivi in caso di cancro, nervi (come effetto neuroprotettivo), aterosclerosi, asma, ossa.

Omeopatia

Esiste anche la versione omeopatica in granuli, particolarmente indicata nel singhiozzo, nelle eruttazioni con gorgoglii gastrici, nel meteorismo con flatulenza, nel tenesmo rettale e nei dolori del parto. I crampi della muscolatura liscia degli organi sono acuti, violenti e ricorrenti con le caratteristiche di coliche come gastrite, coliche dei lattanti, colite, coliche della cistifellea dovute a calcoli. È indicata anche in caso di dolori nevralgici dei tendini paravertebrali e degli arti, come in caso di sciatica, che danno la tipica sensazione di contrattura. Può essere utile in caso di vertigini con tendenza a cadere all’indietro, nel mal di gola con bruciore ruvido, tendenza costante a deglutire con anche nausea e tremori.

Consigli e Controindicazioni

Come già detto, la Dioscorea Villosa si presenta principalmente sotto forma di capsule o tintura madre. Il contenuto in estratto secco titolato può variare da un produttore all’altro ma di norma i prodotti migliori sono quelli che contengono almeno il 16% di diosgenina. Le capsule devono essere assunte prima dei pasti per un periodo di almeno un mese ma è fondamentale seguire il consiglio di uno specialista per determinare la durata del trattamento e la posologia più indicata per i propri disturbi.

La dioscorea non presenta particolari effetti collaterali ma, essendo una pianta che contiene fitoestrogeni, la sua assunzione andrebbe evitata nel caso in cui si stia seguendo una terapia ormonale tradizionale (contraccettivi inclusi). Le controindicazioni, quindi, riguardano principalmente l’interazione con altri farmaci. Da evitare anche in gravidanza e in allattamento, l’assunzione di Dioscorea dovrebbe essere iniziata solo dopo aver consultato il proprio medico curante.

È anche da evitare in caso di allergie a una o più sostanze contenute nella pianta. Gli effetti collaterali più comuni, anche se comunque rari, sono diarrea e disturbi gastrici.

Per quanto riguarda le specie commestibili a scopo alimentare sono sicure anche se le forme selvatiche di igname amaro (Dioscorea dumetorum) contengono alcune tossine dal sapore amaro ed è quindi richiesto l’ammollo che ne renda commestibile il tubero.