Crema di pomodoro. La regina dell’estate che protegge l’intestino e ti fa dimagrire

Ma a patto che il pomodoro sia fresco e preferibilmente biologico. Come prepararla per ottenere i maggiori benefici

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Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Che il pomodoro faccia bene alla salute grazie all’alta concentrazione di sostanze antiossidanti come il licopene, “amico” della prostata, è noto da tempo. Ma oggi c’è un motivo in più per portare in tavola questo prezioso vegetale di stagione, specialmente se cotto. Secondo una ricerca dell’Universitat Politècnica de València, pubblicata sul Journal of Functional Foods, la salsa di pomodoro cotta può essere, infatti, un’alleata per la salute dell’intestino. Aumenta infatti l’effetto probiotico di batteri ‘buoni’, come il Lactobacillus reuteri. Insomma, si tratta a tutti gli effetti di un alimento funzionale, che, oltre a un alto valore nutrizionale, può avere un effetto benefico sull’organismo. Questo effetto non dipende solo dalla quantità di componenti bioattivi dell’alimento stesso, ma dai cambiamenti che subiscono durante il processo digestivo.

Lo studio

I ricercatori hanno valutato l’impatto di alcuni antiossidanti nei pomodori, composti fenolici e licopene, sulla vitalità del probiotico L. reuteri, e viceversa, durante tutto il processo digestivo. “Abbiamo valutato la vitalità del ceppo probiotico lungo il processo digestivo singolarmente e la presenza di antiossidanti da fonti vegetali, nonché l’impatto sui cambiamenti subiti dai composti antiossidanti e la conseguente bioaccessibilità – afferma la ricercatrice Ana Belén Heredia – abbiamo così scoperto che servire pasti ricchi di probiotici con salsa di pomodoro fritto aumenta l’effetto probiotico, oltre a provocare una progressiva isomerizzazione del licopene del pomodoro, cosa che porta a una maggiore bioaccessibilità finale di questo carotenoide”.

Via libera alla salsa, dunque. Perché se è vero che il pomodoro, così come la carota, è un vegetale che con il calore perde gran parte del suo potere nutritivo, è proprio esponendolo al calore che riesce a liberare meglio le sue molecole preziose capaci di agire sui geni (DNA) di tutte le nostre cellule. Il pomodoro mangiato crudo, infatti, cede circa il 3-4% del suo licopene. Cotto, cede oltre il 50%! 

Gli effetti sul dimagrimento

Ma c’è di più. Mangiare un buon piatto di salsa di pomodoro significa anche introdurre acido retinoico, derivato dai carotenoidi alimentari. Senza acido retinoico all’interno delle nostre cellule non si ha una sana modulazione genica. Il grasso, per esempio, è giallo perché contiene carotenoidi. Non avere acido retinoico dentro le cellule può significare danneggiare le funzioni geniche delle cellule, esporre le cellule a patologie (anche gravi). Vuol dire avere difficoltà a dimagrire. Mangiare alimenti contenenti carotenoidi è quindi una scelta vitale, soprattutto se cotti.

Come prepararla?

Pomodoro fresco e carote, prezzemolo, cipolla e sedano sono gli ingredienti ideali per ottenere un naturale concentrato di licopene, beta carotene, luteina e carotenoidi, tutti minerali utilizzati dalle nostre cellule. Ma ricordiamoci di scegliere pomodoro fresco e non in scatola, perché la salsa già pronta acquistata in commercio non ha le stesse proprietà nutritive. Secondo uno studio condotto da biologi, microbiologi e medici dell’Istituto di biologia e biotecnologia agraria del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibba-Cnr) e dell’Università di Pisa, pubblicato sul ‘British Journal of Nutrition’ della Cambridge University Press, i pomodori, se biologici, inoltre, instaurano insieme ai loro microfunghi una benefica associazione radicale permanente. Questa è paragonabile dal punto di vista funzionale al nostro microbioma intestinale e i frutti di pomodoro sono una riserva naturale di molecole come acido ascorbico, vitamina E, flavonoidi, composti fenolici e carotenoidi, tra cui il licopene che, oltre a esercitare una forte attività antiossidante, può modulare le vie metaboliche ormonali e del sistema immunitario.