Arancio amaro: proprietà, benefici e utilizzi

L’arancio amaro è un rimedio naturale utile soprattutto contro digestione difficile, ansia e insonnia. Ecco come utilizzarlo

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

L’arancio amaro è una pianta che appartiene al genere delle Rutaceae, il cui nome botanico è Citrus aurantium. La specie è originaria dell’India settentrionale, coltivata in diverse zone del mondo. L’arancio amaro è albero rustico e robusto, di piccole dimensioni. Generalmente infatti non supera i cinque metri di altezza, sviluppando un tronco ramificato con rami spinosi. Le foglie dell’arancio amaro sono lucide e coriacee, di forma ovale. All’ascella delle foglie in primavera sbocciano i fiori, bianchi e profumati, che danno poi origine al frutto, un agrume di dimensioni inferiori rispetto all’arancio dolce. Il frutto dell’arancio amaro ha una scorza rugosa di colore intenso, quasi rosso, e contiene numerosi semi. Dell’arancio amaro si utilizzano le foglie, i fiori e la scorza del frutto, impiegati in erboristeria e fitoterapia per le loro proprietà terapeutiche.

Proprietà

L’arancio amaro è conosciuto per sue proprietà aromatizzanti, digestive e antispasmodiche. Tali proprietà sono date da un fitocomplesso che contiene olio essenziale, flavonoidi, carotenoidi, cumarine e principi amari, le cui quantità variano nelle diverse parti della pianta. Foglie, fiori e frutti di arancio amaro sono utilizzati principalmente come rimedi amaro tonici e carminativi; fiori e foglie sono inoltre sfruttati per la loro azione sedativa. Dai fiori non ancora sbocciati di arancio amaro si estrae inoltre un olio essenziale noto come essenza di Neroli, dalle proprietà molto simili al Tea Tree oil o olio di Malaleuca. Il Neroli ha infatti azione antimicrobica, antinfiammatoria e immunomodulante e vanta anche proprietà sedative, antispasmodiche e purificanti. Oltre al Neroli, dall’arancio amaro si ottiene anche un altra essenza estratta dalle foglie, chiamata petit grain, con attività decongestionante, calmante e antimicrobica.

Benefici

Grazie alle sue proprietà, l’arancio amaro può apportare benefici in caso di digestione lenta e difficile, un disturbo caratterizzato da sensazione di pienezza, pancia gonfia, meteorismo e flatulenza. L’arancio amaro è anche un ottimo rimedio da utilizzare contro gli stati ansiosi, l’insonnia, nelle cefalee e negli spasmi gastrointestinali causati da problemi digestivi e dall’agitazione. In tutti questi casi l’arancio amaro viene impiegato internamente sotto forma di infuso, tintura madre, olio essenziale o acqua distillate.

L’olio essenziale di Neroli e l’essenza estratta dalle foglie di arancio amaro trovano impiego anche nelle infezioni di pelle e mucose e vengono usati sia internamente sia esternamente per trattare ad esempio infezioni batteriche, virali o micotiche dell’apparato urogenitale. Gli oli essenziali di arancio amaro possono anche essere utilizzati per effettuare massaggi rassodanti, rilassanti e purificanti: in questo caso l’essenza viene diluita in piccole quantità in un olio vegetale e usata così sulla pelle del corpo e del viso.

Le acque distillate di arancio amaro, che derivano dalle foglie e dai fiori della pianta, trovano impiego in cosmesi per trattare la pelle delicata e impura. Si possono utilizzare ad esempio per detergere il viso e gli occhi al mattino in caso di irritazioni, infiammazioni della pelle e delle palpebre, o anche in caso di pelle impura che presenta punti neri, foruncoli o eccesso di sebo.

Utilizzi

L’arancio amaro può essere usato sotto forma di infuso, tintura madre e olio essenziale. La tisana di arancio amaro si prepara con un cucchiaino di fiori e foglie essiccati per ogni tazza d’acqua oppure con un cucchiaino di scorza essiccata del frutto. La tintura madre di arancio amaro si somministra invece al dosaggio di 30 gocce diluite in poca acqua da una a tre volte al giorno. Infine, l’olio essenziale si può assumere internamente mescolandone una goccia in un cucchiaino di miele, sempre da una a tra volte al giorno, oppure può essere utilizzato esternamente per effettuare massaggi, diluendone due o tre gocce a un cucchiaio di olio vegetale a scelta. In commercio si trovano anche estratti secchi di arancio amaro ottenuti dalla scorza del frutto, da assumere secondo le indicazioni del produttore e acque distillate di arancio amaro che possono essere impiegate per la detersione della pelle e per uso interno.

Controindicazioni

L’uso delle preparazioni di arancio amaro non presenta particolari controindicazioni e non causa effetti collaterali rilevanti alle dosi consigliate. Occorre però prestare attenzione in caso di sensibilità individuale e quando si utilizzano l’olio essenziale o estratti ottenuti da frutti acerbi. L’essenza di arancio amaro non è indicata infatti in gravidanza e nei bambini e la scorza del frutto acerbo contiene principi attivi che possono causare problemi cardiovascolari. Inoltre, l’olio essenziale potrebbe procurare fotosensibilità se assunto internamente o utilizzato sulla pelle prima dell’esposizione solare. Infine, trattandosi di un rimedio naturale amaro, l’uso interno potrebbe dare problemi a chi soffre di gastrite, reflusso gastrico, ulcera gastrica e duodenale.