Alghe e cromo: il mix vincente per dire addio ai chili di troppo
Alghe e cromo: il mix vincente per dire addio ai chili di troppo
Un mix di due alghe marine e Cromo può avere importanti effetti positivi sulla sindrome metabolica, una condizione che interessa un italiano adulto su cinque.
Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.
Pubblicato: 1 Dicembre 2021 07:30
Glicemia e peso corporeo sono da sempre indicatori del livello di salute e benessere di una persona. Rappresentano importanti fattori di rischio per molte patologie anche gravi e potenzialmente letali. “Proprio per questo sono due aspetti che devono essere sempre tenuti monitorati e sotto controllo”, sottolinea Nadia Cerutti, Responsabile UOSD Medicina Generale a Indirizzo Dietologico ASST Pavia. “L’eccesso ponderale, oltre a determinare malattie osteoarticolari e respiratorie, incrementa in modo significativo l’insorgenza di resistenza all’insulina e di malattie ed eventi cardiovascolari. Lo stesso vale per l’iperglicemia, che è una condizione che riguarda complessivamente oltre 5 milioni di persone solo in Italia”.
Italiani sempre più in sovrappeso
Sempre più italiani presentano alti livelli di zuccheri nel sangue e problemi di peso. L’obesità interessa il 16% degli over 18 residenti nel nostro Paese mentre ben il 44% degli adulti è in sovrappeso. I dati sull’eccesso ponderale risultano poi in aumento anche a causa della pandemia che ha costretto ad uno stile di vita meno attivo con i lockdown, la chiusura delle palestre ecc. e a un’alimentazione sregolata e meno controllata. Nel 2019, infatti, gli uomini e le donne obesi e in sovrappeso erano meno rispetto ad oggi: rispettivamente il 13% e il 42%.
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La sindrome metabolica
Quando la circonferenza ombelicale è superiore ai livelli “normali” e sono presenti ipertensione arteriosa, alterata glicemia a digiuno o insulino-resistenza (pre-diabete e diabete) e alterati valori di colesterolo, si parla di sindrome metabolica.
È importante quindi trovare nuove soluzioni di trattamento in grado di migliorare le condizioni di un numero crescente di uomini e donne.
I benefici di alghe e Cromo
Due alghe (Ascophyllum Nodosum e Fucus Vesiculosus), con l’aggiunta di Cromo picolinato, si sono dimostrate essere efficaci contro tutti i componenti che caratterizzano la sindrome metabolica. In particolare, una significativa riduzione del rischio cardiovascolare del 27% è riportata da un recente studio tutto italiano appena pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Diabetes Research. Una ricerca “real life” condotta su 505 pazienti reclutati interamente nel nostro Paese. Dopo 6 mesi di trattamento con una miscela delle tre sostanze contenute in un nutraceutico naturale si sono ottenuti ottimi effetti positivi su:
Peso corporeo
Il peso corporeo è stato ridotto in media di 7,3 chilogrammi, mentre la circonferenza di vita è scesa di 7,5 centimetri.
Glicemia a digiuno
La glicemia a digiuno è diminuita di 16,3 mg/dl mentre l’emoglobina glicata dello 0,55%. Buoni anche gli effetti benefici sulla pressione arteriosa, sia sistolica sia diastolica, che sono risultate entrambe più basse rispetto all’inizio dello studio.
Colesterolo cattivo
Lo stesso è avvenuto per i livelli di colesterolo “cattivo” LDL e dei trigliceridi mentre il colesterolo “buono” HDL è aumentato. “La probabilità di manifestare un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei successivi dieci anni è stata stimata in questi pazienti utilizzando le carte di rischio del Progetto Cuore Italiano”, ha affermato Antonio Nicolucci, direttore di CORESEARCH, Center for Outcomes Research and Clinical Epidemiology e primo autore dello studio.
In passato, questo nutraceutico è già utilizzato con successo nel trattamento del prediabete ed è stato sperimentato anche per altre malattie, come per esempio il “fegato grasso”. A breve saranno pubblicati dati preclinici estremamente promettenti a supporto dell’utilizzo del prodotto anche in questa condizione, che spesso è associata alla sindrome metabolica.