Tutti i tipi di correttori colorati e come scegliere quello giusto

I correttori colorati sono in grado di cancellare occhiaie, macchie della pelle, acne e tanti altri inestetismi: ecco come sceglierli

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

I correttori colorati sono paragonati dagli artisti del trucco a un tocco di magia che, con una passata equilibrata e calibrata, spazza via come un piccolo incantesimo occhiaie, cerchi scuri e segni perioculari ma anche piccole rughe, macchie, rossori, brufoli, imperfezioni. Il correttore, di per sé, è un passaggio fondamentale della routine giornaliera di make up: va applicato dopo il rituale di skincare (crema idratante, siero, tonico, ecc) e dopo il primer, per chi è abituato a usarlo. La passata di fondotinta provvederà poi a uniformare tutto l’incarnato del viso, che apparirà omogeneo e radioso. Non tutti sanno che esistono diversi tipi di correttore, classificati per tipologia di pelle e anche per colore.

Una pelle secca gradirà un correttore più cremoso mentre quella grassa preferirà un prodotto liquido, che non occluda i pori e lasci traspirare la pelle, tamponando l’effetto lucido. Il correttore si applica con le dita, picchiettando leggermente, con una spugnetta (la beauty blender) o un pennello, a seconda delle abitudini e del tipo di prodotto. I correttori sono divisi anche per colore. Dal verde all’arancio, ogni tonalità, ogni shade è pensata per neutralizzare un determinato tipo di imperfezione, dalla couperose alle occhiaie bluastre fino a quelle violacee. Ma come si fa a capire quale correttore scegliere e quale utilizzare per ogni tipo di inestetismo o difetto da cancellare? Scopriamo quali sono i correttori più indicati per ogni tipo di discromia o imperfezione.

Colori correttore: come sceglierli

Chi va ad acquistare un normale correttore, di solito opta per una tonalità molto simile alla pelle, per coprire le discromie, le macchie, gli inestetismi e unificare tutte le irregolarità sotto un’unica sfumatura, quella più vicina al colore naturale. Tuttavia i truccatori professionisti e i make up artist, che condividono anche sui social o i canali YouTube tutti i segreti del loro mestiere e seguono le star durante gli shooting o i servizi fotografici, consigliano di fare un passo avanti – regolarmente o occasionalmente – e utilizzare correttori colorati per segmentare, classificare e correggere ad hoc ogni tipo di difetto, dalle occhiaie bluastre alla couperose.

Storia dei correttori colorati

I correttori colorati non hanno una storia così recente come si potrebbe pensare. La loro origine deriva dal Giappone, nel lontano 1917. Shiseido, uno dei brand più rivoluzionari e quotati in Oriente (e non solo!) ha messo a punto questa tecnica nel 1917, ispirandosi ai trucchi delle geishe di Shimbashi per apparire sempre splendide. In questo modo il brand giapponese di skincare e make up consolidò una nuova concezione della cosmetica, con colori e strumenti personalizzati. In altre parole, si acquisterà un correttore verde o arancione non per creare segni giocosi sul viso, come a Carnevale o ad Halloween, ma perché a contatto con il colore opposto, ovvero la tonalità della discromia, questi prodotti lo spengono, riportando la pelle a un tono neutro e naturale.

A proposito di questi studi di cosmetica è nata una vera e propria scienza della bellezza, la colorimetria, che si basa sulla struttura grafica di una ruota che contrappone tonalità e prevede di riportare il colorito alla sua tonalità naturale utilizzando la classica “guerra tra gli opposti”. I colori del correttore occhiaie si distinguono tra loro a seconda del tipo di discromia, e a seconda del fatto che questa tenda al bianco, al rosso, al blu. Ecco una pratica sintesi per capire quale tonalità scegliere per perfezionare al meglio l’incarnato.

Un correttore per ogni necessità

Correttore verde

Il verde è indicato per i rossori, l’acne, la rosacea. È un colore che contrasta il rosso – ne rappresenta l’opposto – e quindi è perfetto per neutralizzare tutte le discromie che tendono a questo colore, inclusi i brufoli. Chi soffre di rosacea, una malattia infiammatoria della pelle che colpisce alcune zone del viso con il rossore accentuato, può applicare uno stato di primer o correttore verde sulla pelle per eliminare completamente la discromia nella propria routine di maquillage. È adatto anche per chi ha problemi di microcircolo e di capillari rotti.

Correttore arancione

Nella ruota dei colori l’arancione si pone al livello opposto del blu e quindi neutralizza questi toni e sottotoni. È perfetto quindi per eliminare i cerchi scuri intorno agli occhi, le occhiaie e le zone d’ombra nella parte perioculare. Anche le nuance che replicano il colore della pelle sono indicate, ma non sempre riescono a coprire colori violenti, come occhiaie particolarmente pronunciate. L’arancione è particolarmente indicato per chi ha una pelle olivastra o medio-scura, mentre chi sfoggia un incarnato leggermente più chiaro opterà preferibilmente per una variante pesca di questo cosmetico. Più l’occhiaia è netta e delineata, più il pigmento arancione deve essere intenso. Chi soffre di cerchi mediamente evidenti, potrà scegliere anche un correttore beige che tenda all’arancio, mentre il color mandarino neutralizza i segni più nettamente bluastri.

Correttore rosa

Il rosa è la nuance perfetta per nascondere le occhiaie di chi ha una pelle molto chiara, di porcellana. Si tratta di un rosa salmonato, quasi nude, frutto di un mix sapiente di rosso, giallo e arancio. I cerchi scuri saranno facilmente neutralizzati con questa tonalità. Il rosa serve anche a rivitalizzare, illuminare, accendere una pelle stanca ed eccessivamente pallida, con l’effetto che qualcuno chiama “sbattuto”. Attenzione: la pelle chiara è spesso molto delicata per cui è meglio scegliere un cosmetico dermatologicamente testato, non comodogeno e che faccia traspirare la pelle.

Correttore viola

Il viola è il colore adatto, a contatto con la pelle, per neutralizzare le derive gialle e giallognole. In particolare viene scelto e utilizzato per combattere un incarnato stanco, una carnagione spenta, priva di luminosità, provata dalla fatica e dalla stanchezza. Il viola è un rivitalizzante che dona al viso una nuova allure, una freschezza e in particolare agisce contro le derive delle carnagioni olivastre, che a volte danno alla pelle un aspetto quasi “malaticcio”.

Correttore giallo

Il giallo nella ruota si colloca al lato opposto del viola, per cui è perfetto per nascondere lividi, vene in rilievo, vene varicose e occhiaie di questo colore. Anche le voglie di vino e le macchie violacee, come gli sfoghi o particolari dermatiti, possono trovare un giovamento estetico da un correttore di questa tonalità.

Correttore per la vitiligine

La vitiligine è una malattia della pelle (che può estendersi anche al volto o solo sul volto) che prevede alcune aree irregolari e depigmentate. Per coprire le macchie bianche della vitiligine (che appaiono ancora più evidenti in estate, con l’abbronzatura) occorrono correttori e fondotinta ad alta coprenza del colore esattamente uguale a quello della pelle. Le macchie bianche sono più semplici da coprire, ma lo stacco di colore di chi soffre di questa malattia (le aree si concentrano di solito intorno agli occhi e alla bocca) è molto netto e va coperto in modo attento per avere un colorito uniforme.

Consigli utili

I correttori colorati sono molto utili per correggere eventuali difetti, ma vanno applicati nel modo giusto. Va scelto il colore corretto, innanzitutto, e devono essere stesi in modo da amalgamarli perfettamente alla pelle, correggendo difetti e imperfezioni e riportando il colorito a una nuance naturale. Va infatti ricordato che il make up ha il compito di valorizzare la pelle ed esaltarne le qualità, non coprirla o nasconderla dietro uno strato di colori applicati alla rinfusa. Per questo, come insegnano gli esperti, bisogna abbinarli agli altri cosmetici e stenderli

Ecco qualche utile suggerimento per utilizzare i correttori colorati:

  • non abusarne: gli esperti suggeriscono di utilizzarli di fronte a imperfezioni cromatiche evidenti ma anche non regolarmente;
  • capire qual è l’opposto esatto del colore da neutralizzare, magari anche facendosi consigliare e aiutare da un esperto;
  • stenderli in abbinamento al primer e al fondotinta;
  • combattere le imperfezioni non solo mascherandole ma anche con una corretta skincare (ad esempio, il contorno occhi aiuta a idratare e rivitalizzare la delicata pelle perioculare);
  • informarsi sui trattamenti per la rosacea, la couperose e le altre patologie o infiammazioni della pelle: un dermatologo darà i consigli adatti per combattere queste problematiche dall’interno, oltre che con l’indispensabile ausilio del make up;
  • ricordarsi di idratare sempre la pelle: una pelle che non soffre di carenza d’acqua, svilupperà meno frequentemente le derive cromatiche da combattere con i correttori colorati;
  • stendere strati sottili di prodotto o si rischia l’”effetto cakey”, che fa sembrare il viso sottoposto al temibile mascherone;
  • non utilizzare colori che non servono: chi ha occhiaie viola non occorre che neutralizzi il blu;
  • non utilizzare i colori su tutto il viso, ma solo sulla parte interessata dall’inestetismo;
  • tamponare il colore con una spugnetta e aiutarsi, eventualmente, con un pennello. L’effetto deve essere il più possibile naturale, in modo che il correttore si integri perfettamente alla pelle.

I correttori colorati sono una conquista raffinata e intelligente nel mondo beauty, perché, come accennato poco sopra, si pongono in una nuova era della cosmetica, in cui il make up non è standardizzato ma sempre più personalizzato, in base ai diversi difetti, alle diverse esigenze, ai differenti tipi di pelle. Gli esperimenti, le prove con i colori, i consigli degli esperti sono molto utili ad apprendere le tecniche migliori (e i prodotti perfetti per la propria pelle) per far sparire tutte le macchie, dai rossori alle occhiaie. Facendo emergere la naturalezza e la bellezza di ogni viso.