Mai come negli ultimi anni, l’attenzione verso i prodotti che si utilizzano per prendersi cura del proprio corpo è diventata materia di interesse per la maggior parte di noi. E questo a prescindere dalla tipologia di prodotto. Un’attenzione che abbraccia a 360° il mondo della bellezza e della cura della persona, sia da parte dei consumatori che delle case produttrici, e che passa dalla scelta consapevole dei prodotti (e degli ingredienti) che si utilizzano: dal makeup alle creme, dai prodotti per la skincare a quelli per i capelli.
Per esempio nella scelta di shampoo, balsami, maschere e tinte. Come dire, fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio e oggi l’utente vuole sapere cosa contengono realmente i prodotti che utilizza, a prescindere dal quale scopo abbiano.
Quando si parla di come scegliere lo shampoo, per esempio, la cosa più importante è imparare a leggere l’etichetta, ovvero la lista degli ingredienti di cui è composto, e che viene comunemente denominata INCI (International nomenclature of cosmetic ingredients). Certo, un compito non sempre facile, ma che è possibile imparare a fare, seguendo qualche piccola indicazione e mettendola in partica a ogni nuovo acquisto.
Indice
Scegliere lo shampoo: come leggere l’etichetta
Per prima cosa, quindi, è bene sapere che l’ordine in cui sono elencati i vari ingredienti corrisponde alla loro quantità all’interno del prodotto. Ai primi posti avremo quindi quelli che sono presenti in dosi maggiori ed è proprio partendo da questi che dovremmo partire per scegliere lo shampoo giusto, controllando che non siano pericolosi o non adatti alle proprie necessità. Alcuni ingredienti, infatti, anche se ammessi per legge, non sono consigliati, poiché possono essere nocivi o mal tollerati sia dall’uomo che dall’ambiente.
Prima di andare ad elencare gli ingredienti pericolosi uno ad uno, però, ci sono due cose fondamentali da fare quando ci si trova a dover scegliere lo shampoo e il balsamo:
- cercare shampoo che non contengano ammonium lauryl sulfate, sodium lauryl sulfate o sodium laureth sulfate, i tensioattivi più diffusi, aggressivi e nocivi (leggi sotto). L’alternativa è cecare e scegliere uno shampoo che contengano una forma più lieve di detergente come il sodium lauryl sulfoaccetate e il sodium lauryl solfosuccinate. Questi prodotti, infatti, non fanno tanta schiuma come gli shampoo che contengono Sls o Sles, molto più aggressivi, ma detergono comunque in modo molto efficace, sia i capelli che il cuoio capelluto, e senza stressare nessuno dei due;
- cercare un balsamo che non contenga dimeticone (leggi sotto). Una delle migliori alternative è trovare un balsamo che contenga l’acido 18-methyleicosanoic (18-MEA). Questo è uno dei lipidi con cui i nostri capelli si coprono naturalmente: quando crescono, infatti, il 18-MEA è già presente nel capello e agisce come un isolante naturale che aiuta a bilanciare l’umidità del fusto dello stesso, aumentandone l’integrità e donandogli una naturale lucentezza. Ed evitando anche la formazione di capelli secchi.
Gli ingredienti da evitare in uno shampoo
Ed eccoci arrivare alla tanto attesa lista degli ingredienti da evitare e a cui prestare massima attenzione quando si deve scegliere lo shampoo. In ordine alfabetico ci sono:
Alcohol (quando è uno dei primi quattro ingredienti della lista)
Ammonium lauryl sulfate
Amodimethicone
Cocamide Mea, Tea, Dea
Cyclomethicone
Cyclopentasiloxane
Diethanolamine (Dea)
Dimethicone
Formaldehyde
Imidazolidinyl urea
Lanolin
Methylchloroisothiazolinone
Methylisothiazolinone
Mineral oil
Parabens (methylparaben, propylparaben, per esempio)
Paraffinum liquidum
Petrolatum
Petroleum
Polyethelyne glycol (anche chiamato PEG/polyethelyne, o polyoxyethelyne)
Propylene glycol
Sodium chloride
Sodium laureth sulfate
Sodium lauryl sulfate (Sls)
Synthetic colors (spesso FD&C o D&C seguito da un colore e un numero)
Synthetic fragrance o parfum
Vaselina
Triclosan
Triethanolamine (Tea)
Trimethylsiloxysilicate
Tutti elementi che andrebbero tenuti ben alla larga dai nostri capelli. Ma per quale motivo?
Tensioattivi
Il Sodium Laureth Sulfate è il tensioattivo più diffuso negli shampoo in commercio. È molto efficace per togliere lo sporco e per creare quella bella schiuma che tanto piace mentre ci si lava i capelli ma che, allo stesso tempo, è anche fortemente aggressivo se non adeguatamente bilanciato con la presenza di betaine. Non è cancerogeno, ma a lungo andare distrugge i capelli, spogliandoli degli oli essenziali di cui hanno bisogno per rimanere in buona salute, indebolendo le proteine e arrestando la crescita dei capelli sani. In pratica i prodotti contenenti Sls hanno un potere di pulizia totale ma con la pecca non trascurabile di rovinare la chioma.
Ammonium lauryl sulfate e Sodium Lauryl Sulfate sono altri detergenti aggressivi che in molti shampoo causano la formazione della schiuma che tanto attira negli spot pubblicitari per capelli ma che bene non fanno. L’ideale, quindi, sarebbe cercare e scegliere uno shampoo che non contenga questi ingredienti.
Conservanti
Dmdm hydantoin, imidazolidinyl, diazolidinyl urea sono dei conservanti che, a contatto con l’acqua, rilasciano formaldeide, cancerogena e sensibilizzante. L’eccessiva esposizione alla formaldeide, che si trova in alcuni shampoo, può causare la perdita di capelli.
Methylchloroisotiazolinone, methylisotiazolinone sono dei conservanti tossici per l’ambiente acquatico e irritanti per la cute.
I Parabeni, invece, sono ingredienti utilizzati per prolungare la durata di un prodotto. Ma attenzione, perché parabeni come il metilparaben e il propilparaben, sono sostanze chimiche note per la loro natura tossica che non solo irritano la pelle, provocando un cattivo aspetto del cuoio capelluto, ma che possono anche influenzare l’equilibrio ormonale e provocare la perdita dei capelli.
Coloranti e syntethic color
I colori artificiali sono ampiamente utilizzati nei prodotti per capelli solitamente con scopi estetici. Questi ingredienti spesso appaiono sotto la dicitura FD&C o D&C seguiti da un colore e da un numero. I pigmenti colorati possono causare sensibilità alla pelle con una relativa irritazione e alterazione del cuoio capelluto.
Addensanti
Sodium Chloride meglio conosciuto come il comune sale da tavola o cloruro di sodio, è usato come addensante in shampoo e balsami contenenti sodium lauyil sulfate. Può causare cute secca e prurito, oltre alla caduta dei capelli. Inoltre dovrebbe essere evitato dalle persone che stanno utilizzando trattamenti alla cheratina perché annulla il beneficio più velocemente.
Polyethelyne Glycol, chiamato anche PEG/polyethelyne o Polyoxyethelyne,è un ingrediente incluso negli shampoo come agente addensante. Cosa provoca? Spoglia i capelli e la pelle della loro umidità naturale.
Il Diethanolamine (Dea) e Triethanolamine (Tea), contribuiscono a conferire cremosità allo shampoo. Questo genere di ingredienti, però, possono causare irritazione del cuoio capelluto e reazioni allergiche, oltre a distruggere tutte le componenti buone nei capelli (come la cheratina) rendendoli secchi, fragili e privi di vitalità.
Alcol
Quasi tutti i prodotti per capelli contengono una qualche forma di alcol, che può disidratare i capelli se si trova in alte concentrazioni. Quando si deve scegliere lo shampoo, quindi, meglio evitare i prodotti che contengono alcool se elencato come uno dei primi quattro ingredienti, perché significa che ne contiene in quantità eccessiva.
Antigelo
Il Propylene Glycol è conosciuto anche per essere l’antigelo che si usa in auto, ma è anche un ingrediente comune in molti shampoo e altri prodotti per la cura personale, poiché viene usato per proteggere il prodotto stesso dal gelo durante il trasporto e lo stoccaggio. A contatto con il corpo, però, può irritare la pelle, provocare reazioni allergiche e alterare la struttura della cute.
Profumi
Il Synthetic Fragrance o Parfum è un ingrediente che, di solito, rappresenta una miscela complessa di decine di sostanze chimiche. Basti pensare che in un profumo sono utilizzate circa tremila sostanze chimiche. Molti profumi, quindi, possono essere irritanti per il cuoio capelluto.
Additivi per lisciare capelli ricci o crespi
Lanolin, Petroleum e Mineral Oil sono ingredienti ampiamente utilizzati in gel e maschere formulate per capelli ricci e non offrono reali benefici idratanti. In realtà appesantiscono solo i capelli e non permettono che gli oli naturali prodotti dal cuoio capelluto vengano assorbiti dal fusto del capello.
Il Dimethicone è un polimero sintetico e una forma di silicone con due gruppi metilici attaccati (da qui il nome Di -meticone). Di solito svolge una funzione sigillante sia nei prodotti per la pelle che in quelli per i capelli, per coprire le superfici in modo da allontanare l’umidità e agire come un additivo allisciante e che conferisce consistenza. Si trova in moltissimi balsami liscianti, e dall’effetto anti crespo ma può causare irritazione alla pelle e al cuoio capelluto, screpolature, eruzioni cutanee, bruciore e prurito. In più, non permette alla nostra pelle e al cuoio capelluto di respirare, con un conseguente aumento di acne e irritazioni ai follicoli dei capelli, causandone la perdita. A oggi, si sta cercando di capire se questo componente è anche legato all’insorgenza di tumori agli organi interni ma la correlazione non è ancora stata dimostrata.
Siliconi
Dimethicone, amodimenthicone, cyclomethicone sono sostanze che hanno il potere di creare una sensazione di idratazione e protezione alla chioma. Grande errore! Questi, infatti, creano una sorta di pellicola, molto difficile da lavare via, e che con il passare del tempo andrà ad appesantire la cute e seccare i capelli.
Particolare attenzione, poi, va data al cyclopentasiloxane, sempre presente all’inizio dell’INCI nei prodotti simili ai cristalli liquidi e in cui i siliconi la fanno da padrone. Nonostante, dopo il loro utilizzo, i capelli possano sembrare nutriti, lucidi e bellissimi, appena si smetterà di usare questo prodotto i capelli torneranno alla condizione precedente e senza aver ottenuto reali benefici.
A cosa prestare attenzione
Informazioni che vi saranno utile per scegliere lo shampoo in modo oculato e che vi aiuteranno a prendervi cura di voi e dell’ambiente. Evitare alcuni prodotti presenti nei più classici INCI, infatti, oltre a far bene alla chioma, fa bene anche a ciò che ci circonda. Per esempio l‘EDTA-TETRASODIUM EDTA che è molto difficile da smaltire ed è quindi un inquinante per l’ecosistema.
Inoltre, per chi è alle prime armi o per chi sta iniziando ad approcciarsi a una cosmesi più green, sostenibile e attenta, c’è un piccolo escamotage da imparare a memoria e da tenere sempre in considerazione: evitare tutti gli ingredienti che terminano in –trimonium (che dona lucentezza e morbidezza) –dimonium (rischio per le acque e altamente inquinante) e –glycol ( che identifica i solventi sintetici aggressivi sulla pelle e quindi sulla cute).
Piccole accortezze da tenere a mente nello scegliere lo shampoo, che faranno bene alla vostra chioma e al Pianeta, in un solo gesto di prevenzione e consapevolezza.