Fabio Volo a Verissimo è un fiume in piena. Siamo abituati a sentire la sua voce in radio, che definisce il suo più grande amore, ma lo speaker dai tanti talenti non si risparmia neanche quando si tratta di entrare nei particolari della sua vita privata.
Da qualche anno, è genitore di due figli, esperienza che gli ha permesso di comprendere al meglio gli insegnamenti di suo padre.
Il suo ricordo ha commosso anche Silvia Toffanin, che ha mandato in onda una dedica a Giovanni Volo, scomparso 5 anni fa dopo una lunga malattia. Fabio ha spiegato:
“Mio padre era di poche parole, per dirti ti voglio bene doveva fare, non riusciva a esprimere un sentimento con le parole. Quando era malato, sono diventato un po’ io suo padre. L’ultimo periodo è quello in cui ci siamo avvicinati di più”.
Il dolore che l’accompagna per la sua perdita è costante, ma Fabio Volo ha saputo interpretarlo in una maniera del tutto particolare, trovando una cura per lenirlo:
“La scrittura mi dà sollievo. Per mio padre Giovanni ho scritto Il Tempo Che Vorrei. Lui mi ha chiamato dopo averlo letto, si è riconosciuto in alcuni passaggi e mi ha domandato scusa per determinate cose. Non ci siamo parlati in precedenza per qualche anno, poi però ho trovato nel mio lavoro il mio canale di sfogo”.
Dal papà, ha imparato il valore della famiglia e del lavoro. Grazie a lui, ha potuto essere un genitore presente per i suoi figli, nonostante le difficoltà dei tempi che stiamo attraversando:
“Quando io faccio le cose con i miei figli, sono dall’altra parte e capisco cose che quando ero piccolo non riuscivo a capire. Non avevo gli strumenti per comprendere la grammatica del genitore. Ho sempre desiderato essere un padre e lui, pur non essendoci da qualche anno, mi è sempre vicino. Da bambino ci portava in montagna alle 5 e mezza del mattino, ho un bel ricordo”.
Fabio Volo è padre anche in Genitori VS Influencer, nuovo film dedicato al mondo dei giovani e delle loro attività sui social, dei quali ha cercato di spiegare l’incompresa sensibilità: “Penso che questi ragazzi siano raccontati male”.