Martina Colombari, il figlio Achille Costacurta preoccupa: pubblica insulti, poi sparisce

Nelle scorse ore ha destato parecchia preoccupazione il comportamento provocatorio di Achille Costacurta, figlio di Martina Colombari sparito dai social

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Nelle ultime ore è saltato agli occhi degli utenti social il comportamento decisamente strano di Achille Costacurta, figlio di Martina Colombari e dell’ex calciatore Billy Costacurta. Il giovane ha condiviso delle storie piuttosto forti sul suo profilo Instagram, tra mazzette di denaro e bustine il cui contenuto lasciava intendere si trattasse di droga, a cui ha aggiunto anche dei riferimenti diretti alla madre. Parole affatto dolci, che sono sfociate poi in veri e propri insulti, infine nella sparizione del profilo social in questione, che risulta tuttora non visibile. Si tratta dell’attacco di un hacker o c’è dell’altro?

Achille Costacurta, foto equivoche e insulti

Non è passato inosservato quanto accaduto nelle scorse ore sul profilo Instagram di Achille Costacurta. Il ragazzo 19enne ha assunto un comportamento che ha fatto parecchio discutere, prima di tutto per aver condiviso fotografie e riferimenti a soldi, droga e anche alla stessa famiglia. In particolare alla madre, Martina Colombari, con la quale i rapporti sono sempre stati a tratti turbolenti e verso cui ha rivolto frasi che sono a tutti gli effetti degli insulti.

“Quando sei Martina Colombari puoi spostarne quanta ne vuoi”, “Vai come si traffica” ha scritto a corredo delle immagini di quelle che sembrano essere bustine di droga o qualcosa che vi si avvicina molto e di mazzette di denaro. Immagini che sono state seguite da commenti sotto alcuni post della madre: “Ma copriti. Hai 50 anni, ca**o. Non sei più una ragazzina e sei anche mamma“, tra i vari. Alla fine il profilo Instagram del ragazzo è stato disattivato, lasciando aleggiare nell’aria un dubbio: si è trattato di un attacco hacker, quindi di qualcuno che ha rubato la sua identità virtuale giocandovi in modo tanto pesante, oppure di un comportamento realmente riconducibile a Costacurta?

La reazione degli utenti su Instagram

Molti utenti social sembrano optare per la seconda possibilità. Sono noti i problemi che in passato hanno afflitto Achille Costacurta, che si è ritrovato spesso nei guai, anche durante la frequentazione della scuola. C’è chi, di fatto, ha creduto verosimile il comportamento del ragazzo addossandone la responsabilità ai genitori, in particolare proprio alla madre.

“Senza offesa, fossi in te starei meno in barca e meno in palestra ma più con tuo figlio…”, ha commentato un utente sotto all’ultimo post della Colombari, seguito da giudizi altrettanto infelici: “Se tuo figlio è così è colpa tua e di tuo marito che non lo avete saputo educare e guidare” e ancora “Complimenti per aver nutrito l’arroganza del figlio a tal punto da renderlo un perfetto idiota, insopportabile a tutti. Davvero un capolavoro di genitorialità signora Colombari!“, “Ma che figlio avete messo al mondo? Inaudito”.

Il rapporto tra Martina Colombari e il figlio Achille Costacurta

Giudicare e puntare il dito contro qualcuno è sempre molto semplice, specialmente da uno schermo. Martina Colombari non ha mai nascosto di aver avuto delle difficoltà con Achille, parlandone di recente anche nel corso di un’intervista a Mamma Dilettante, il piccolo salotto curato da Diletta Leotta, dove si è soffermata sul periodo “ribelle” attraversato dal figlio che, di recente, ha affrontato anche guai con la giustizia (denunciato dopo aver aggredito un agente di polizia).

“Quello che avveniva fuori di casa era molto diseducativo: lui per un periodo ha pensato che gli fosse tutto dovuto, da qui la difficoltà nel rispettare le regole, nel rispettare l’autorità – aveva raccontato in quell’occasione l’ex Miss Italia -. (…) Con il periodo dell’adolescenza di Achille sono sorte delle dinamiche difficili da gestire. Il periodo storico è diverso da quello in cui siamo cresciuti noi, e nessuno ci ha insegnato come fare i genitori. Cerchiamo di fare il nostro meglio. A volte si lavora sul castigo, altre volte sul premio. Se abbiamo un bel rapporto? Nì. Come quello che possono avere le mamme con un figlio maschio diciannovenne. Non sempre la pensiamo allo stesso modo”.