Vero nome Mara Povoleri, la Venier è conosciuta da tutti come “la signora della domenica”. Classe 1950 è nata a Venezia ed è arrivata al successo negli anni Novanta grazie a Domenica In. Di recente la presentatrice è tornata al timone della trasmissione, iniziando una guerra a colpi di ascolti e frecciatine via Instagram con Barbara D’Urso.
Determinata, sorridente e grintosa: la Venier – per tutti “la zia Mara” – è un concentrato di energia e positività e il 20 ottobre compie 68 anni dopo una carriera televisiva strepitosa. Anche se la sua vita è da sempre sotto i riflettori, non tutti conoscono alcuni segreti della conduttrice. Ecco 5 curiosità che non conoscevate.
1. Nel 1968, a soli 17 anni, è diventata mamma di Elisabetta Ferracini, nata dalla sua relazione con l’attore Francesco Ferracini. Sua figlia, che oggi ha 50 anni e l’ha resa nonna, negli anni Novanta è stata una star della tv dei ragazzi, conducendo il mitico programma Solletico. Mara ha anche un altro figlio, Paolo avuto da Pier Paolo Capponi.
2. Ha debuttato nel mondo del cinema nel 1973, prendendo parte al film Diario di un italiano, dove si mostra in un nudo integrale.
3. Nel 1984 Mara Venier si è sposata con Jerry Calà, ma la storia d’amore è naufragata tre anni dopo. In seguito la conduttrice è stata legata per oltre dieci anni a Renzo Arbore. Durante un’intervista rilasciata a Maurizio Costanzo, la presentatrice ha raccontato di aver subito un aborto durante la relazione con Arbore. “Una gravidanza interrotta molto avanzata – ha confessato – un grande dolore per tutti e due. Naturalmente oggi c’è un rapporto di affetto enorme e di stima, però Renzo è un po’ resistente a vedermi”.
4. Ha lavorato per ben due volte con Katia Ricciarelli, ma entrambi gli show sono durati pochissimo. Il primo, Katia e Mara verso l’Oriente, è stato interrotto a causa di un nubifragio, mentre Venezia, la luna e tu, è stato sospeso per pioggia.
5. Nel 1994, in seguito ad una caduta a Domenica In per colpa di Luca Giurato, venne ricoverata in ospedale per qualche giorno per la rottura della membrana dell’occhio.