Guendalina Tavassi, sfogo su Instagram: “Non voglio più essere menata e infamata”

Guendalina Tavassi si sfoga su Instagram contro l'ex: "Non voglio più essere menata e infamata"

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Redazione

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Guendalina Tavassi si sfoga su Instagram, attaccando l’ex marito Umberto D’Aponte e parlando per la prima volta di liti, attacchi e scontri. L’influencer e volto televisivo ormai da tempo è ai ferri corti con l’ex e papà dei suoi due figli, Chloe e Salvatore. L’ultimo capitolo della guerra fra i due, separati ormai da tempo, arriva dalle Stories di Guendalina.

Le accuse di Guendalina Tavassi all’ex marito

Sul profilo Instagram del suo avvocato, la Tavassi si è sfogata contro D’Aponte, accusandolo di averle rotto il telefono. “Vi avverto dal telefono del mio avvocato – ha spiegato – perché purtroppo il mio è stato distrutto. Sono stata aggredita nuovamente dalla stessa persona, all’interno dello studio tra l’altro”. Quel “nuovamente” pronunciato da Guendalina ha fatto tornare in mente quanto accaduto nelle settimane scorse quando l’influencer si era mostrata con un occhio nero, senza però raccontare cosa fosse successo.

Il racconto di Guendalina su Instagram

Poco dopo l’influencer ha attaccato apertamente l’ex marito. “Sono stata in silenzio per troppo tempo – ha ammesso -, ed è stato questo il mio unico errore, solo per salvaguardare i miei figli. Non volevo mettere nulla in piazza, e nonostante tutti mi chiedessero, anche dal penultimo episodio, non ho mai potuto raccontare la verità. Vi assicuro che la paura è più forte della verità! Ma adesso basta! A breve vi racconterò tutto perché non posso più sopportare di essere infamata, maltrattata, menata. Se devo essere distrutta da un mostro voglio che almeno tutti sappiate chi è veramente Umberto D’Aponte”.

La replica di Umberto D’Aponte a Guendalina

La replica di Umberto D’Aponte non è tardata ad arrivare. L’imprenditore ha respinto le accuse dell’ex moglie, affermando di averle rotto il telefono dopo essersi accorto che Guendalina lo stava registrando. “Io aggressione? Non ho aggredito nessuno, non ho messo le mani addosso a nessuno – ha affermato -. Cosa è successo nello studio dell’avvocato? Sono stato chiamato per definire situazioni private che solo io e lei conoscevamo. Parlavamo di cose. Sono rimasto scioccato e l’avvocato non reagiva. Vedevo delle stranezze. Quando ho pensato che qualcosa non andava, aveva il suo telefono sulla scrivania e ho visto che stava facendo un’infamata mondiale: stava registrando praticamente tutto, così ho preso e le ho spaccato il telefono, è stata una reazione istintiva… È stato più forte di me”.