Che fine ha fatto Paolo Calissano

Paolo Calissano, attore bello e di talento è stato uno dei più amati protagonisti della fiction italiana negli anni '90. Scopriamo che fine ha fatto

Quando è spuntato in un cameo, vestito da marinaio, in un episodio della seconda stagione della fiction Non dirlo al mio capo, tutti i telespettatori lo hanno riconosciuto. Il bel volto di Paolo Calissano d’altronde, era diventato talmente popolare negli anni a cavallo tra i ’90 e i 2000, che qualche anno lontano dal piccolo schermo non è bastato a cancellarne la memoria nei cuori della gente.

L’apparizione improvvisa di Calissano, in un piccolo ruolo, ha sorpreso molti perché l’attore era sparito da tempo, occupato in battaglie ben più difficili di quelle legate alla sua crescita professionale.

Paolo Calissano per anni è stato impegnato a combattere i suoi demoni. Il bellissimo attore che aveva incantato il pubblico, soprattutto quello femminile, prima nella fiction La dottoressa Giò e poi nella soap Vivere, era stato per anni l’incarnazione dell’uomo ideale. E in effetti, Paolo Calissano, aveva tutte le carte in regola per essere considerato un ‘principe azzurro’ del nuovo millennio.

Nato da una famiglia molto benestante, addirittura nobile da parte di madre, figlio di un ufficiale e di una contessa, infanzia e gioventù dorata, studi in economia e recitazione negli Stati Uniti, Calissano sembrava essere stato baciato dalla fortuna.

Quando inizia a lavorare nelle produzioni televisive, è chiaro a tutti che il ruolo che più gli si addice è quello dell’uomo elegante e affascinante, una sorta di cavaliere buono e coraggioso, senza macchia e senza paura.

Nella vita vera però, questo ragazzo bello e fortunato, di macchie e paure ne aveva tante, e talmente grandi da portarlo in un baratro che lo ha risucchiato per oltre un decennio.

Il fondo, nella vita di Paolo Calissano arriva il 25 settembre del 2005. Lui è all’apice della popolarità e della carriera, e quando arriva la notizia di una donna morta in casa sua dopo una notte di bagordi, Calissano viene travolto non solo dalle conseguenze giudiziarie, ma anche dall’attenzione mediatica.

Le indagini appureranno che la donna, Ana Lucia Bandeiera Bezerra, una ballerina brasiliana di 31 anni, madre di due bambini, è morta per abuso di sostanze durante un festino a base di alcol e droga organizzato a casa dell’attore.

Calissano viene arrestato e condannato per detenzione e spaccio e per la morte della donna in conseguenza di altro reato. L’attore patteggia e, grazie all’indulto, sconta la sua pena in una comunità di recupero.

Tornato libero, nel 2008, riceve subito un’occasione professionale che potrebbe aiutarlo a buttarsi le sue terribili vicende alle spalle. Gli affidano un ruolo nel musical A un passo dal sogno, tratto dall’omonimo libro. Ma qualcosa non va, e Calissano abbandona la produzione. Pochi giorni dopo è protagonista di un incidente automobilistico, e il referto medico conferma sospetti che già lo circondavano: le analisi rivelano che l’attore era alla guida sotto l’effetto di sostanze.

Sembra davvero che la risalita della china per Calissano sia ancora un’impresa ardua. Il suo inferno è ancora lì e bisognerà aspettare il 2014 per un’intervista, negli studi di Domenica Live, in cui l’attore sostiene di essere finalmente più sereno e parla di “secondo tempo della sua vita”, che sta affrontando insieme a Fabiola la donna che gli è accanto. Passano altri quattro anni, e i telespettatori possono di nuovo rivedere Paolo Calissano in tv, in quel piccolo ruolo, durante una puntata di “Non dirlo al mio capo”. Sperando che sia solo il primo passo di un vero ritorno alla tv e alla vita.