Morta Daria Nicolodi, mamma di Asia Argento e icona di Profondo Rosso

Lutto nel mondo del cinema: si è spenta all'età di 70 anni Daria Nicolodi, ex compagna di Dario Argento e mamma di Asia

Pubblicato: 26 Novembre 2020 17:14

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Lutto nel mondo del cinema: si è spenta all’età di 70 anni Daria Nicolodi, ex compagna di Dario Argento e mamma di Asia.

È stata la figlia ad annunciare la scomparsa sui social scrivendo: “Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire. Io cercherò di andare avanti per i tuoi amati nipoti e soprattutto per te che mai mi vorresti vedere così addolorata. Anche se senza di te mi manca la terra sotto i piedi, e sento di aver perso il mio unico vero punto di riferimento. Sono vicina a tutti quelli che l’hanno conosciuta e l’hanno amata. Io sarò per sempre la tua Aria, Daria”.

La Nicolodi è stata una figura atipica nel panorama del cinema italiano. Attrice e al tempo stesso autrice di soggetti e sceneggiature, insieme al suo compagno dell’epoca, Dario Argento ha rivoluzionato il cinema thriller italiano, considerato ai tempi di “serie b”.

Classe 1950, Daria Nicolodi era nata a Firenze, ma alla fine degli anni sessanta si era trasferita a Roma. Nei primi anni settanta, una relazione con lo scultore Mario Ceroli, da cui nacque il 9 giugno 1972 la sua figlia primogenita, Anna, scomparsa in un incidente stradale il 29 settembre 1994.

Recitò sotto la guida di Elio Petri nel film La proprietà non è più un furto e di Carmelo Bene in Salomè. Sempre nei primi anni settanta partecipò ad alcune produzioni televisive, come I Nicotera, Senza lasciare traccia con Rossano Brazzi e Ritratto di donna velata con Nino Castelnuovo.

La svolta, sia nella sua vita privata che lavorativa è stata la relazione sentimentale e il sodalizio professionale con Dario Argento, che l’attrice conobbe nel 1974 durante il casting per il film Profondo rosso. Dalla loro relazione nacque, nel 1975, la figlia secondogenita Asia, che l’ha resa nonna di Anna Lou Castoldi, nata dalla relazione con Morgan nel 2001 e Nicola Giovanni, arrivato nel 2008 e frutto della storia con il regista Michele Civetta.

La Nicolodi partecipò, come attrice o sceneggiatrice, a tutti i film diretti da Dario Argento dal 1975 al 1987: Profondo rosso dove interpretò la giornalista Gianna Bezzi, personaggio femminile dal carattere determinato, alquanto insolito per l’epoca, e ancora Suspiria, Inferno, Tenebre, Phenomena, Opera.

La carriera della Nicolodi continuò con altre esperienze interessanti. Nel 1978 fu protagonista, accanto a Gigi Proietti, dello spettacolo musicale di Luigi Magni La commedia di Gaetanaccio. Nel 1982 impersonò Margherita Barezzi, prima moglie del compositore, nella serie televisiva Verdi.

Terminata la sua relazione con Argento nel 1985, partecipò saltuariamente a qualche film thriller e horror (Le foto di Gioia, Paganini Horror, La setta), sfruttando quella sua aura di dark lady che la caratterizzava. Recitò anche in alcuni film d’autore, come Maccheroni di Ettore Scola, accanto a Marcello Mastroianni e Jack LemmonLa fine è nota di Cristina ComenciniLa parola amore esiste di Mimmo Calopresti, dove era la madre di Valeria Bruni Tedeschi.

Dopo la perdita della primogenita Anna, nel 1994, le sue apparizioni divennero sempre più sporadiche.

Nel 2007 è tornata al cinema, lavorando con il suo ex compagno Argento e la figlia Asia al nuovo film del regista romano, La terza madre, sequel di Suspiria ed Inferno. Negli ultimi anni aveva deciso di dedicarsi alla famiglia e ai suoi nipoti.

In una recente intervista a Io Donna aveva dichiarato: “Recitare è una malattia che si cura recitando. E io sono guarita. Va bene così. Oggi trascorro le mie giornate leggendo e scrivendo e faccio la nonna con molta passione. Ogni attore deve essere per forza restare un po’ bambino e oggi trasferisco tutta la mia creatività nel mio rapporto con i miei adorati nipoti”.