Valerio Mastandrea, l’antidivo che fece innamorare Cortellesi e ci ha stregato ne La Storia

La storia di Valerio Mastandrea, tra i più grandi protagonisti del cinema italiano contemporaneo

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

A 19 anni ho scritto a Maurizio Costanzo, volevo andare a raccontare i fatti miei. M’hanno chiamato”: così avviene l’entrata nel mondo dello spettacolo di Valeria Mastandrea, stella consolidata nel firmamento del cinema italiano, in questi giorni in onda con La Storia, fiction Rai tratta dall’omonimo romanzo di Elsa Morante.

Eppure, alla fine Mastandrea i fatti suoi non li ha mai raccontati, ha preferito dedicarsi alle storie dei suoi personaggi, alle diverse e sfaccettate personalità che ha interpretato sullo schermo. È un uomo dai mille volti, innamorato del proprio mestiere e, come spesso avviene con gli amori troppo grandi, impegnato a prenderne le distanze.

Valerio Mastandrea, figlio di un amore imperfetto

Valerio Mastandrea nasce a Roma, in quel grande paese che è il quartiere della Garbatella, il giorno di San Valentino del 1972. Figlio di una madre giovanissima: “Mi ha avuto a 19 anni” raccontò a Repubblica nel 2016. Nato, come tutti in fondo, in una famiglia molto imperfetta e poco cinematografica: “So che è andata bene così, con una di quelle mamme che fondano sull’imperfezione la loro capacità di amare”.

L’amore della madre, imperfetto ma presente, ha sopperito alla mancanza del padre. Al tempo non era così frequente, ma la sua era una famiglia di separati: “Noi dei ’70 siamo stati pionieri delle famiglie separate. All’epoca ero piccolo, non ho avuto il tempo di chiedere. A un certo punto cercavo riferimenti che non avevo. Però sono stato amato moltissimo nella mia famiglia imperfetta”.

Gli esordi con Maurizio Costanzo

Se dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fiori, così come cantava De Andrè, quell’amore imperfetto e il quartiere popolare incisero un diamante grezzo che, spinto dall’istinto verso i riflettori, chiese a Maurizio Costanzo di ospitarlo nel suo show. Costanzo, che per i talenti aveva occhio, accolse il giovane Mastandrea e ne fece un ospite fisso. “Avevo fatto il botto, mi sono messo paura, attacchi di panico”: così ricordò quel periodo sul Corriere della Sera.

Un’altra imperfezione salvifica. L’ansia televisiva spinge il giovane Mastandrea verso il meno scintillante mondo del teatro, dove l’innato talento attoriale inizia a brillare. Dal teatro al cinema è un passo breve, l’esordio, quasi per caso, sul grande schermo inizia con il film Ladri di cinema di Pietro Natoli, è il 1994. Due anni dopo è la volta di Palermo – Milano solo andata che porta il nome di Mastandrea all’attenzione del grande pubblico.

Fare l’attore non basta

“Fare l’attore è uno dei più bei mestieri del cinema” ha affermato convinto Mastandrea ai microfoni Rai, eppure fare l’attore non gli basta. È il 2005 quando esordisce come regista con il cortometraggio Trevirgolaottantasette. Mastandrea tornerà dietro la macchina da presa nel 2018, con il film Ride.

Fare l’attore non gli basta ma gli riesce benissimo. Nel 2010 arriva il primo, grande riconoscimento: Mastandrea ottiene il David di Donatello come miglior attore per La prima cosa bella di Paolo Virzi. Il secondo e il terzo sono dello stesso anno, è il 2013 è Mastandrea è il miglior attore protagonista in Gli equilibristi e il miglior non protagonista in Viva la libertà.

Tra i più recenti lavori di Valerio Mastandrea, il divertente ruolo dell’ispettore Ginko in Diabolik, al fianco di Luca Marinelli e Miriam Leone; quello del marito violento di C’è ancora domani e, infine, quello di Remo, generoso capo della Resistenza, nella fiction Rai La Storia, in onda a partire dall’8 gennaio 2024.

La vita davvero privata di Valerio Mastandrea

Antidivo come non ne fanno più, Valerio Mastandrea non ha neppure un profilo Instagram e delle sue relazioni non ha mai parlato, neppure di quella con una famosissima collega. L’attore è infatti stato a lungo legato a Paola Cortellesi, con cui ha mantenuto grande affetto e una stima professionale che li ha portati più volte a tornare a lavorare assieme – al punto che Cortellesi lo ha voluto nel suo esordio da regista.

In seguito, Mastandrea è stato sposato con l’attrice e autrice televisiva Valentia Avenia, dall’unione è nato, il 3 marzo 2010, Giordano. Otto anni dopo la nascita del figlio, l’attore si presenta su un tappeto rosso con Chiara Martegiani al posto della moglie. Fu così che, inaspettato, arrivò l’annuncio della separazione. Martegiani, attrice i cui esordi si possono rintracciare in una veloce partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, è ancora oggi assieme a Valerio e neppure lei ha un profilo Instagram.