Valeria Marini: “Mia madre ha perso 350 mila euro”. Le lacrime in tribunale

Valeria Marini racconta in tribunale la truffa ai danni della mamma Gianna Orrù, che ha perso circa 350 mila euro in un falso investimento

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Pubblicato: 1 Ottobre 2024 11:55

Valeria Marini, in aula a Roma, ha raccontato il calvario della madre Gianna Orrù, truffata per 350 mila euro, per un falso investimento in bitcoin. Un evento nefasto per la famiglia, che la showgirl aveva già raccontato in passato. E ora è arrivata la testimonianza in tribunale, il 30 settembre 2024, dove, tra le lacrime, ha raccontato quanto accaduto ai danni della mamma.

Valeria Marini in tribunale, la truffa da 350 mila euro alla mamma

I fatti risalgono tra il 2018 e il 2019, quando il produttore cinematografico Giuseppe Milazzo Andreani propone alla madre Gianna Orrù di investire in bitcoin. Milazzo è attualmente a processo proprio per aver promesso profitti elevati alla Orrù, che ha investito circa 350 mila euro. “Questa persona ha distrutto mia madre, che essendo una donna d’onore si vergognava di essere stata raggirata al punto di rifiutarsi persino di aprirmi la porta di casa”, ha raccontato Valeria Marini in tribunale il 30 settembre 2024, visibilmente scossa, come riporta Il Messaggero.

Tutto è partito dal progetto L’Ultimo Applauso, un cortometraggio che il produttore avrebbe voluto girare con lei. “Sosteneva che avrei potuto interpretare una parte e che per il progetto avrebbe utilizzato i fondi Imaie (ovvero un istituto mutualistico a tutela degli artisti, n.d.r.)”. Dopodiché, ha spiegato la Marini, ha presentato la domanda a nome suo, percependo 15 o 20 mila euro. Tuttavia, il problema è iniziato dopo che la mamma della showgirl, Gianna Orrù, ha visionato il corto.

“Lo aveva contattato perché sosteneva che non fosse venuto bene e aveva chiesto alcune modifiche in fase di montaggio. Si è sempre occupata lei della faccenda perché io ero impegnata in altre trasmissioni. Con lei, Milazzo ha sempre avuto un atteggiamento ossequioso e la contattava spesso per cercare di stringere un rapporto di lavoro, ma non si è mai presentato come intermediario finanziario”

Il finto investimento

Solamente in seguito il produttore avrebbe parlato dell’investimento. La madre Gianna investe (inizialmente 200 mila euro), e la Marini si accorge che qualcosa non va, soprattutto perché la vede sempre più “giù di morale”, ma pensa a un problema di salute. Dopo, la mamma confessa quanto accaduto, nella speranza, tuttavia, di rivedere il denaro. “Le ho dato casa mia perché non poteva nemmeno pagare l’affitto e ho ingaggiato un investigatore privato, perché Milazzo sosteneva di essere stato truffato da un certo Andrea Inturri, trader finanziario che lo aveva convinto a investire in bitcoin”. Inturri, però, “non esiste”: stando alla showgirl, è stato solo un trucco usato da Milazzo per apparire come una persona truffata a sua volta. Oltre alla mamma della Marini, sarebbe stata truffata Aurora Messina, co-protagonista del corto.

Per due volte, riporta il Messaggero, la showgirl si è lasciata andare alle lacrime, ripercorrendo quel vuoto di disperazione in cui è caduta la sua cara mamma. “È stata seduta in poltrona due anni. Era fragile, aveva perso le forze. Era caduta in depressione. Era finita in un tunnel per colpa di Milazzo. Lui più la vedeva debole, più infieriva. Mamma ha impegnato i gioielli al monte dei pegni, poi fortunatamente li abbiamo recuperati. Ha vissuto per anni nella speranza che i soldi tornassero indietro”.