Sex & the City, un milione di dollari a episodio per Sarah Jessica Parker e le altre

Ora che il sequel della serie tv è ufficiale, iniziano a circolare le prime indiscrezioni: cachet da capogiro per Carrie, Miranda e Charlotte

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Redazione

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Sarah Jessica Parer, Cynthia Nixon e Kristin Davis sono pronte a tornare con un nuovo sequel di Sex and the City, come annunciato ufficialmente pochi giorni fa.

Ora che la notizia è confermata, però, iniziano a emergere i primi dettagli sul contratto delle attrici, in cui spicca senz’altro la voce cachet. Secondo quanto rivelato da Variety, magazine americano specializzato in cinema e serie tv, per (ri)vestire i panni di Carrie, Miranda e Charlotte le tre attrici guadagneranno un milione di dollari a episodio, per un totale – quindi – di dieci milioni a testa.
Le puntate, infatti, saranno dieci, decisamente meno rispetto al numero di episodi delle stagioni “standard” andate in onda dal 1998 al 2004, ma in linea alle tendenze degli ultimi anni imposte anche da colossi come Netflix che genericamente non va oltre gli otto episodi per i suoi prodotti.

Il cachet delle tre protagoniste, per quanto astronomico, non stupisce: già per altri telefilm cult, infatti, le case di produzione hanno deciso di pagare per bene le star di riferimento. Qualche esempio? The Big Bang Theory, la sit-com che ha reso celebre Kaley Cuoco, entrata talmente tanto nel cuore dei fan da permettere ai suoi interpreti di strappare la stessa cifra stanziata ora per Sarah Jessica Parker & Co.

Altro precedente illustre quello di Friends, ma mentre per l’epoca quella cifra era realmente astronomica, così non è più ai giorni d’oggi in cui i protagonisti delle serie tv sono sempre più spesso star del cinema come Nicole Kidman, che negli ultimi anni sembra preferire decisamente progetti pensati per il piccolo schermo rispetto a pellicole per le sale. L’attrice australiana, infatti, ha partecipato insieme all’amica Reese Witherspoon alla mini-serie Big Little Lies e ora è tornata su Sky con The Undoing al fianco di Hugh Grant.

Tornando a Sex and the City, quindi, non stupisce che per Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis i cachet siano lievitati sensibilmente rispetto al passato; in fin dei conti parliamo di un vero e proprio evento, tanto atteso da una parte dei fan, curiosi di conoscere come si sono evolute le vite di Carrie, Miranda e Charlotte. Allo stesso modo avrebbero voluto sapere come sarebbe Samantha a 60 anni, ma per conoscere il destino del personaggio interpretato da Kim Catrall bisognerà aspettare il primo episodio, considerato che l’attrice non parteciperà al sequel, probabilmente a causa dei vecchi dissapori con Sarah Jessica Parer. Sarà interessante vedere come gli sceneggiatori decideranno di giustificare la sua assenza.

Il contratto strappato dalle altre tre protagoniste, però, rappresenta una vittoria non solo per la cifra ottenuta, ma perché fa notizia che a ottenere un compenso del genere siano tre donne ultracinquantenni, in un sistema come quello televisivo e cinematografico in cui le donne mature fanno sempre piuttosto fatica a trovare spazio e ruoli di rilievo (con le dovute eccezioni per alcuni mostri sacri). Difficilmente, infatti, si pensa alle attrici di quell’età per ruoli di donne avvenenti e con una vita sessuale. E in questo speriamo che il nuovo Sex and the City faccia scuola, come d’altronde già fatto in passato.