Sanremo 2017, Caterina Balivo chiede scusa a Diletta Leotta per il tweet sull’abito

La presentatrice di Detto Fatto si è scusata pubblicamente con la giornalista di Sky per il suo commento, riconoscendo il suo errore

Ha lasciato tutti esterrefatti il tweet severo di Caterina Balivo sull’outfit di Diletta Leotta, ospite della prima serata del Festival di Sanremo. Oggi la presentatrice di Detto Fatto si è scusata pubblicamente per il commento. La conduttrice aveva scritto a proposito dello spacco della giornalista: “Non puoi parlare della violazione della #privacy con quel vestito e con la mano che cerca di allargare lo spacco della gonna”.

A questo punto la bella Caterina ha voluto troncare ogni polemica e sempre su Twitter ha dichiarato che il caso è chiuso, facendo un passo indietro. Così si legge sul suo profilo:

Ieri sera prima di andare a dormire ho postato un tweet infelice, che ha scatenato tantissime polemiche. Ho espresso un giudizio sull’atteggiamento, me ne dispiace: non sono nessuno per giudicare l’atteggiamento di un’altra donna.

Poi ha ricordato come la trasmissione Detto Fatto sia rivolta alle donne nel tentativo di valorizzarle. Quindi ha condannato i tweet “aggressivi” e riconosciuto di aver sbagliato: “L’errore è stato mio. Se ho offeso qualcuno mea culpa”. E ha concluso:

Sono molto dispiaciuta ma per un motivo: perché se c’è una che qui in trasmissione cerca di “pompare” le donne, sono io che sono cresciuta con quattro femmine a casa. Mi dispiace tantissimo.

Intanto, sul profilo Twitter di Detto Fatto, Federico Sbandi ha commentato a sostegno della Balivo:

Tutti sbagliano. Pochi chiedono scusa. Pochissimi chiedono scusa col sorriso. Brava Balivo, consapevole e genuina.

Sulla vicenda social è intervenuta in conferenza stampa anche Maria De Filippi che ha ipotizzato ci fosse dell’acredine tra la Balivo e la Leotta. Il caso però, come ha cinguettato Caterina, ormai è archiviato. A meno che Diletta non voglia replicare.

Intanto, Carlo Conti ha annunciato che, dopo questa edizione, non condurrà più il Festival.