Luisa Ranieri sul matrimonio con Luca Zingaretti: “Lui era più famoso, io mi sono fermata”

Diciotto anni d’amore, ma, per lei, non è stato un colpo di fulmine: Luisa Ranieri racconta la vita da attrice e moglie

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Maria Francesca Moro

Giornalista e Lifestyle Editor

Giornalista e content editor. Dalla carta al web e ai social racconta di lifestyle, cultura e spettacolo.

La notorietà è arrivata con il famoso spot ‘Anto’, fa caldo’, dove si è fatta notare per le curve mozzafiato e una sensualità dirompente. Ma restare chiusa nel ruolo della “bellona” non fa per Luisa Ranieri, che vuole raccontare storie di donne forti, senza paura di modificare il proprio aspetto all’occorrenza.

Impegnata sul set di Nuovo Olimpo, secondo film diretto da Ferzan Ozpetek per Ranieri, l’attrice, sulle pagine del settimanale Oggi, fa il punto sui primi vent’anni di carriera e sul matrimonio con l’attore Luca Zingaretti, e non si tira indietro neppure parlando di politica.

“Non volevo fare la bellona”: tanti no nella carriera di Luisa Ranieri

Finita la scuola Luisa Ranieri si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza, lavorando come modella per arrotondare un po’. Poi arrivò la vocazione d’attrice: “Mia mamma mi ha detto: ti do due anni di tempo, se non succede nulla torni a casa”. Quella sfida servì a tirare fuori la grinta dell’allora esordiente Ranieri e il successo non si fece attendere.

Non è stato sempre tutto facile, però. All’inizio erano più i ruoli da rifiutare che quelli da prendere, “non volevo fare la bellona di turno, che ha la carriera che dura due ore”. Il nudo solo quando richiesto da un film capolavoro o da un registra tra i grandi maestri. Come Antonioni, che richiese all’attrice di apparire senza veli nella pellicola Eros, “non lo rimpiango, ma non l’ho vissuto bene”.

È l’altro lato della medaglia di una bellezza così prorompente, sbocciata prestissimo: “Quando avevo appena 15 anni, gli amici di mio fratello, con cui avevo sempre giocato a figurine, mi guardavano con imbarazzo. Il mio corpo era diventato una barriera alla socialità”. L’esperienza della maturità ha fatto sì, tuttavia, che quello stesso corpo non fosse un limite alla carriera da attrice, che l’ha vista interprete di personaggi femminili diversi e sfaccettati, “se fai solo la bellona, non puoi aggiungere bravura”.

Il matrimonio con Luca Zingaretti: “Per un po’ mi ha bloccato la carriera”

Con Luca Zingaretti, famoso interprete de Il Commissario Montalbano, non è stato amore a prima vista: “Per lui sì, per me no. Non era il mio tipo”. Non all’inizio, per lo meno, “poi mi ha corteggiato con un garbo d’altri tempi. Ho percepito il suo sguardo, il suo essere profondo, fuori dagli schermi. Era la mia metà”.

Luisa Ranieri e Luca Zingaretti
Fonte: Ansa Foto
Luisa Ranieri assieme al marito, l’attore Luca Zingaretti

E la sua metà lo è, ormai, da ben 18 anni. Anni in cui la coppia ha condiviso un matrimonio e due figlie, Emma di 11 anni e Bianca di 7 anni. Una relazione inevitabilmente nota al grande pubblico, difficile da conciliare con la carriera da attrice. “Quando ci siamo sposati era cento volte più famoso di me, amatissimo. E sì, per un po’ mi si è fermata la carriera. Voglio pensare che sia un caso, ma è molto strano”.

L’impegno e i traguardi raggiunti col tempo, hanno cambiato le cose: “Non temo più – ha confessato Ranieri qualche tempo fa sulle pagine di Repubblica – di risultare ‘la moglie di’. Mi sono fatta la mia strada, mollichella su mollichella. Non c’è più il pericolo che dicano: beh, è la moglie di Zingaretti. Lavoro perché sono io”.

Il sistema è maschile, ma adesso tocca alle donne

Anche ora, che è riuscita a ritagliarsi il suo posto e far valere il proprio talento, essere una donna protagonista sul set non è facile: “Per le attrici italiane la parte principale in una fiction è stata un miraggio per anni. Sempre la moglie di, la mamma di. È il sistema che è maschile, però sta cambiando”.

Non solo al cinema ma anche nei palazzi del potere: “Sono contenta di Giorgia Meloni premier e penso che dovremmo esserlo tutte, al di là della posizione politica”.