Vittoria Ceretti è stata la protagonista indiscussa della terza serata del Festival di Sanremo, che si svolge quest’anno dal 2 al 6 marzo. Escluse naturalmente le esibizioni dei big, è stata lei a incantare il pubblico con la sua bellezza e anche per un tatuaggio proibito che ha ricordato la famosa farfallina di Belen, mostrata sul palco dell’Ariston nel 2012.
Per il suo debutto nella terza serata di Sanremo, quella delle cover (leggi i top e flop del 4 marzo), Vittoria Ceretti ha indossato un importante abito di Valentino Haute Couture che appartiene alla collezione primavera 2020. Si tratta di un vestito da sera lungo fino ai piedi, nero, con inserti rosa, halter a portafoglio in crêpe con volant in taffetà, strascico, fiocchi asimmetrici che lascia scoperta la schiena e parte del busto. Un capo di estrema eleganza e femminilità che da top model qual è Vittoria indossa con grande classe. Per altro lei è l’unica ad aver affrontato con sicurezza la scala dell’Ariston, sebbene indossasse tacchi altissimi.
Ma torniamo all’abito dell’esordio, che come detto svelava la schiena e il busto fin dove lecito, in modo da mostrare il tatuaggio particolare che Vittoria Ceretti ha vicino al décolleté, un tattoo quasi proibito, proprio come la farfallina di Belen, sebbene più discreto.
Il tatuaggio in questione raffigura due volti stilizzati, sovrapposti guancia a guancia, come se si trattasse delle famose immagini doppie di cui la più celebre è quella dell’anatra-lepre. Ma pare che il suo significato vada ricercato altrove. Proprio perché si tratta di un doppio volto, si è ipotizzato che si riferisca al segno dei Gemelli. Infatti, Vittoria Ceretti, che ha una mamma bellissima, è nata il 7 giugno 1998, data che cade proprio sotto quella figura zodiacale. Un piccolo mistero non ancora completamente risolto, infatti la top model non ha fornito almeno per ora alcuna spiegazione, sebbene in altre occasioni abbia parlato di tatuaggi.
In un’intervista a Vogue raccontò di aver tatuato sul gomito un piccolo alieno, perché “So di essere diversa, come arrivata da un altro mondo”.