Addio all’attrice Samantha Weinstein, a 28 anni ha perso la battaglia contro il cancro

L'attrice Samantha Weinstein si è spenta a soli 28 anni dopo aver lottato contro un cancro alle ovaie per circa due anni e mezzo

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Samantha Weinstein è morta a soli 28 anni dopo aver perso la sua battaglia contro un cancro alle ovaie. L’attrice canadese aveva ricevuto la diagnosi circa due anni e mezzo fa e da quel momento la sua vita era completamente cambiata. È stata “una guerriera fino alla fine”, ha commentato il suo agente James Crammond a The Hollywood Reporter. Sono le parole di chi la conosceva, le stesse confermate dai fatti: basta sfogliare il profilo Instagram di Samantha per scoprire l’anima di una giovane donna che non si è mai arresa di fronte alla malattia.

Samantha Weinstein morta a 28 anni per un cancro alle ovaie

Aveva il sorriso più grande del mondo la dolce Samantha Weinstein, attrice e cantante di origine Canadese conosciuta al grande pubblico sin da giovanissima – era una baby star – per i ruoli interpretati sia al cinema che in televisione, tra gli ultimi il remake del celebre film horror Carrie nel 2013. Per due anni e mezzo circa Samanta ha lottato strenuamente contro un cancro alle ovaie diagnosticatole “dall’oggi al domani”, come lei stessa aveva raccontato in un toccante articolo scritto per Love What Matters.

“Una guerriera fino alla fine. Ci manca terribilmente”, ha commentato il suo agente James Crammond a The Hollywood Reporter a distanza di qualche giorno dal triste evento. La Weinstein è venuta a mancare lo scorso 14 maggio, come si legge in un toccante post condiviso sul suo profilo Instagram: “Dopo due anni e mezzo di cure contro il cancro e una vita di jet-set in giro per il mondo, dando voce a una pletora di animali dei cartoni animati, facendo musica e sapendo di più sulla vita che la maggior parte delle persone non farà mai, è partita per la sua prossima avventura“.

Due le foto a corredo del post, in cui l’attrice fluttua in un cielo stellato e coloratissimo, come se fosse la creatura di un altro mondo. E in un certo senso lo era, la dolce Samantha: nel giorno più brutto e inatteso della sua vita ne ha preso in mano le redini, vivendo a più non posso e godendo di ogni singola esperienza.

La nuova vita di Samantha dopo la diagnosi

Tutto era cominciato da un semplice gonfiore all’addome che l’attrice aveva attribuito a qualche bicchiere di troppo. Sapeva di non poter essere incinta, dato che ormai da mesi era tornata single dopo aver rotto con il suo ex del tempo. Qualcosa non tornava.

“Ero al culmine di quello che pensavo sarebbe stato il resto della mia vita”, aveva scritto. Ma un semplice controllo in ospedale si è tramutato in qualcosa che le ha sconvolto per sempre tutto, inclusi piani e progetti futuri. Le è stato diagnosticato un raro tumore alle ovaie a cellule germinali e ha subito un pesante intervento, che l’ha messa di fronte al dolore cronico e a una ripresa che tardava ad arrivare. “Ogni giorno era una lotta per mantenere alto il morale e non crollare nel buco nero che era la mia mente: cosa sarebbe successo alla mia salute? La mia carriera? La mia vita?“, queste le sue parole.

Eppure a distanza di tempo, nonostante gli interventi strazianti e le pesanti cure, nonostante il dolore che non l’aveva mai abbandonata del tutto, era arrivata al punto di descrivere quel cancro malefico come “la cosa migliore che mi sia mai capitata”.

Avrebbe potuto essere il giorno in cui tutto sarebbe finito e per un momento Samantha lo ha anche pensato, come del resto avrebbe fatto chiunque: se a 25 anni ricevi una diagnosi simile, tutto ciò che avevi sognato improvvisamente va in fumo, regnano l’incertezza, le incognite sulla tua salute, il desiderio di farcela misto alla paura folle di non poter vincere la battaglia più dura della tua vita.

E invece per l’attrice il cancro è stato una svolta, in senso positivo. Non solo ha continuato a lavorare sul set, ma ha incrementato la sua attività di doppiatrice e ha persino prodotto il suo primo album musicale come cantautrice e chitarrista della band Killer Virgins.

Samantha Weinstein e Michael Knutson, l’amore oltre la malattia

E nella malattia ha conosciuto anche il grande amore della sua vita. Una settimana dopo la diagnosi un vecchio amico l’aveva contattata sui social, complimentandosi per la sua nuova canzone. Hanno chiacchierato, si sono anche visti qualche volta ma mai avrebbe potuto immaginare che Michael Knutson sarebbe diventato suo marito: era convinta che, scoprendo della malattia, l’avrebbe allontanata.

Così non è stato e, nel periodo più difficile, Samantha ha potuto godere del vero amore. Due anime gemelle che hanno lottato insieme, sostenendosi a vicenda fino all’ultimo istante.