Roberta Capua si racconta: il ricordo di Frizzi e i suoi segreti di bellezza

Intervista a Roberta Capua. La splendida Miss Italia 1986 ci svela come fa ad essere perfetta a 50 anni e ricorda l'amico che le mancherà sempre, Fabrizio Frizzi

Bellissima, elegante, professionista raffinata e mamma dolcissima: lei è Roberta Capua. Ma gli aggettivi non bastano per descrivere tutto quello che è questa donna eccezionale.

Noi l’abbiamo incontrata e ci ha svelato i suoi segreti di bellezza e i suoi progetti.

Sei tornata in tv dopo 10 anni durante i quali hai fatto la mamma: come hai vissuto questa esperienza?
È stata un’esperienza esaltante e totalizzante che ha monopolizzato la mia vita. L’arrivo di mio figlio [Leonardo, nato nel 2008 ndr.] ha riempito il mio mondo. Tra l’altro io avevo quasi 40 anni quando è nato. Così, ho deciso di prendermi una pausa dal lavoro. Ovviamente sono una donna fortunata, ho potuto scegliere. Non tutte lo possono fare. Volevo stare con lui, volevo vederlo crescere senza perdermi alcun passaggio. E sono molto felice di averlo fatto, pur essendo cosciente che sarebbe stato difficile tornare in sella, perché in 10 anni succedono tante cose. Poi però l’occasione di Celebrity Masterchef mi ha riproiettato un po’ nel mondo della tv.

Adesso conduci Belli dentro Belli fuori su La7: ce ne parli?
È un programma di salute, di benessere, di bellezza. Io ho due compagni di viaggio che sono Gianluca Mech e Margherita De Bac, giornalista del Corriere della Sera. Lei attraverso l’attualità sceglie un argomento di cui si discute nell’arco della puntata. Abbiamo sempre due esperti che sviscerano l’argomento a 360°.

Nel 1986 sei stata eletta Miss Italia e ti sei classificata seconda a Miss Universo nel 1987: come sono cambiati i concorsi di bellezza oggi?
C’è stata un’evoluzione. Nel 1986 Miss Italia andava in onda su Canale Cinque, non era in diretta, non c’era il televoto. Poi ci sono stati gli anni della Rai in cui il concorso si è trasformato in un evento mediatico, ci sono stati anni in cui andavano in onda 6 serate dedicate. Poi vorrei ricordare la conduzione di Fabrizio Frizzi, amico e persona che ci manca e sempre ci mancherà. Quello è stato l’apice di Miss Italia. Poi pian piano è cominciato un lento declino dovuto a una serie di fattori, legati al modo di intendere la bellezza e all’arrivo dei social. Per me Miss Italia è stato un cambiamento di vita epocale. Da lì è cominciata la carriera di modella, poi in televisione ed eccomi qua. Anni che per sono volati, ma se siamo qui a parlarne, vuol dire che qualcosa ha lasciato. Miss Universo invece è stata una parentesi molto divertente. Io ero terrorizzata quando sono rimasta da sola con Miss Cile che poi ha vinto, perché chi otteneva la corona doveva andare un anno negli Stati Uniti. Io non ero pronta, non me la sentivo. Il mio pianto è stato liberatorio.

Di Miss Universo hai un episodio di cui ti ricordi in modo speciale?
Il fatto che eravamo seguite a vista. C’era una chaperon per ogni due ragazze che stava sempre con noi. L’albergo dove eravamo ospiti era blindato. Nessuno poteva avvicinarsi. Tutto il giorno dovevamo portare la fascia con la nazione di appartenenza. La preparazione dello show è durata un mese. Una grande esperienza, oggi forse un po’ anacronistica.

Consiglieresti alle ragazze di partecipare a un concorso di bellezza?
Forse no, ci sono altri mezzi per emergere adesso.

Hai da poco compiuto 50 anni e sei splendida: qual è il tuo segreto?
Prima di tutto ci tengo a sottolineare che la bellezza non è un merito, ma una fortuna che si riceve. Nel mio caso un po’ la genetica. Mia mamma [Marisa Jossa, eletta Miss Italia nel 1959 ndr] è stata ed è una donna bellissima. È invecchiata molto tardi. Ha avuto le prime rughe a 70 anni. Credo di aver preso un po’ da lei. Un segreto di bellezza? Beh, ho cominciato a curare la pelle da giovanissima, perché facevo la modella. Anche se secondo me il vero e unico segreto di bellezza è dormire molto. Il sonno perduto non si recupera mai e inficia moltissimo sull’aspetto esteriore.

L’altra tua grande passione è la cucina. Oltre a Masterchef Celebrity, hai un blog di cucina, Cottografato. Qual è il piatto che ami di più cucinare?
Tutti i primi, adoro mangiarli. Però il mio piatto preferito è la parmigiana di melanzane. Da preparare è un po’ noiosa perché c’è la frittura, ma la amo, soprattutto quella che fa la mia tata storica. Per me sa di famiglia.

Segui una dieta speciale?
Col passere del tempo, il metabolismo è un po’ rallentato perciò devo stare più attenta. Per me è un grande sacrificio rinunciare ai piaceri della tavola. Quindi alterno dei periodi in cui mi metto a dieta e altri in cui mangio un po’ di più. Non sono come quelle colleghe bravissime che non si concedono mai uno sgarro.

Bellissima ed anche molto elegante: cosa non può mancare nel tuo armadio?
Una décollettée nera col tacco alto che sta bene con qualsiasi cosa. Per la sera, lo smoking maschile che soppianta meravigliosamente gli abiti da sera. Anzi è un consiglio per quelle donne che non si vedono con vestiti troppo impegnativi o vistosi. Lo smoking è versatile, elegante e si può portare in modi diversi, con o senza la camicia. Insomma, è facile. E poi non devono mancare jeans e camicia bianca che rendono sempre adeguati in ogni occasione.

A proposito di décolletée, sai che il trucco di Meghan Markle è di portare un numero in più. Lo fai anche tu?
No, perché io ho il 41 e il 42 è difficilissimo da trovare. Tra l’altro, non so se questa cosa del numero in più sia una grande genialata, deve essere molto scomodo.

Mamma e donna in carriera: come fai a conciliare tutto?
Devo ringraziare innanzitutto mio marito Stefano [Stefano Cassoli che ha sposato nel 2011 ndr] che mi consente di allontanarmi da Bologna dove vivo, perché il mio lavoro si divide tra Roma e Milano. E poi la voglia di fare tutto, l’entusiasmo,, la positività. Cerco di dormire fuori casa il meno possibile, così la mattina posso stare con mio figlio Leonardo.

Progetti per il futuro?
Bollono in pentola cose nuove e un po’ diverse da quelle che ho fatto, ma per scaramanzia non si possono raccontare.