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IPA
Ornella Vanoni, dagli esordi all’addio: la vita in foto di un’icona
Chi ha seguito con affetto Ornella Vanoni negli ultimi anni, l’avrà di certo sentita parlare del giorno della sua morte. In svariate interviste, infatti, si era lasciata andare a un commento sulla propria fine e, ironicamente ma non troppo, in alcuni casi chiamandola a sé.
Non dovrebbe stupire, dunque, che la celebre cantante, amata e da molti adorata, avesse dato precise disposizioni con largo anticipo. Le sue richieste saranno rispettate in toto e di seguito riportiamo un po’ di dettagli svelati proprio da lei nel corso dei mesi e anni passati.
Il rapporto con la morte
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In Italia non si parla di soldi e di morte, tendenzialmente. Il primo tema è “volgare”, il secondo è angosciante. Si parla dei defunti soltanto dopo la dipartita e invece Ornella Vanoni, come su tanti altri argomenti, ha abbattuto questo tabù.
Ha più volte parlato serenamente della sua morte da venire. Aveva nella voce la serenità di chi ha vissuto tante esistenze differenti. Era pronta, per quanto un essere umano possa mai esserlo, e col sorriso aveva anche preparato vari aspetti del proprio funerali. Un po’ per non pesare sui propri cari, un po’ (e soprattutto) per poter avere l’ultima parola anche su questo, senza delegare agli altri il proprio ultimo saluto.
Nelle sue ultime interviste aveva raccontato, serena, d’aver fatto testamento e organizzato tutto, dalla musica all’abito. Deceduta per un arresto cardiocircolatorio il 21 novembre 2025, aveva detto a Vanity Fair di provare una certa tranquillità anche grazie alla medicina moderna. In precedenza la morte era quasi necessariamente sofferenza e quella la spaventava. Oggi invece “ti fanno la morfina e non senti più niente”. Si muore dolcemente, aveva detto.
A Verissimo, ospite di Silvia Toffanin, si era mostrata ancora una volta tremendamente risoluta dinanzi all’idea di morire. È parte della vita, per quanto da giovani il tema non ci sfiori assolutamente, se non in relazione ai propri affetti: “Arriva un’età in cui ci si pensa. So di non avere dinanzi a me mille anni, però bisogna vivere ogni giorno”. Lo scorso maggio parlava di “morte vicina”, così come di una generale semplicità nell’affrontare l’idea.
“Ho quasi 91 anni e non desidero vivere troppo a lungo. Voglio continuare solo finché posso continuare a ricevere qualcosa dalla vita. Quando questo equilibrio verrà meno, non vorrò più esserci. Oggi, però, sono serena”.
Il funerale di Ornella Vanoni
Tanti gli aggettivi che verranno utilizzati per descrivere Ornella Vanoni. Di certo forte e indipendente faranno parte del novero. Su questa base, non ci si aspettava null’altro da lei che un saldo controllo sulle decisioni del suo ultimo giorno.
A Paolo Fresu aveva chiesto di suonare durante il funerale. Lui aveva accettato, a patto che lei cantasse al suo, qualora la vita gli avesse tirato un brutto scherzo. Ma non solo: “La bara deve costare poco, perché tanto andrà bruciata. Poi buttatemi in mare, quello che vi pare. Mi piacerebbe Venezia, ma fate come volete. Il vestito ce l’ho, è di Dior. Fa una bella figura”.