Nancy Brilli si confessa nel programma Io e Te, raccontando a Pierluigi Diaco la sua infanzia difficile, il dolore per la morte della madre e l’addio a Roy De Vita che per anni è stato il suo compagno. Nel corso della trasmissione l’attrice ha confessato di essere da sempre una persona molto malinconica. “È il mio trolley, me lo porto appresso – ha detto parlando della malinconia -: nasce da una mancanza d’amore, in una adolescenza in cui mi sono sentita poco amata, dall’incapacità di gestire le emozioni”.
In passato Nancy ha vissuto un dolore molto grande: la morte di sua madre, venuta a mancare quando era piccola. “Quando è morta, è esplosa tutta la mia famiglia: le persone non si parlavano, solo litigi attraverso i ragazzini. Più passavo il tempo e più mi chiudevo – ha ricordato – […] Mamma mi manca ancora adesso, mi faccio un sacco di domande, mi chiedo come sarebbe stata”. Per molto tempo la Brilli ha vissuto con la nonna e la zia, con cui però non è mai riuscita a costruire un buon rapporto. “Sono stata molto sola, ero invidiosissima di tutti – ha raccontato -: ero invidiosa anche dell’aspetto fisico delle altre. Sono cresciuta con una donna che non mi amava particolarmente, le davo quasi fastidio. Mia zia mi diceva che ero volgare, che mi davo delle arie”.
Classe 1964, Nancy Brilli è stata sposata con il collega Massimo Ghini dal 1987 al 1990, dopo un incontro sul set di Due fratelli, in seguito ha vissuto una relazione con Ivano Fossati. Dal 1997 al 2002 è stata sposata con Luca Manfredi, figlio del grande Nino, da cui ha avuto Francesco. Fra gli amori della sua vita anche Roy De Vita, chirurgo estetico che ha amato per ben 15 anni. Nancy ha ammesso di aver investito molto su quest’ultima relazione e che l’addio al medico l’avrebbe fatta molto soffrire. “Io non pensavo che sarebbe andata così male la fine di questa storia con Roy De Vita – ha confessato a Io e te -: era il mio progetto famiglia e ci avevo messo tutta me stessa. Energie, vitalità, affetto, amore, dedizione nei confronti dei figli: avevo messo tutto. È bello che i ragazzi siano molto legati: ci tenevo che rimanesse il bello che abbiamo costruito insieme”.