Arrivano – e con un certo ritardo – le prime scuse ufficiali da parte di Morgan ad Angelica Schiatti, la cantautrice e sua ex compagna che che lo ha denunciato per stalking e diffamazione. L’artista ha raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera di aver avuto un “serio problema di tossicodipendenza” durante la storia con la sua ex, e che i pesantissimi messaggi inviati fossero frutto di quelle particolari condizioni di salute.
Morgan, la sua versione sul caso Angelica Schiatti
Qualche settimana fa diventava di dominio pubblico la denuncia per stalking e revenge porn di Angelica Schiatti contro Morgan, risalente al 2020 ma venuta alla luce solo da poco. Quattro anni di silenzio per la cantautrice, che ha subito minacce, si è vista recapitare messaggi pesantissimi (e non solo) e che solo oggi riceve le prime scuse ufficiali dal suo ex.
In un’intervista fiume al Corriere della Sera Castoldi ha voluto raccontare – insieme ai suoi avvocati – la sua versione dei fatti, partendo dal fatto che la relazione è durata molto di più di quanto ha dichiarato Angelica Schiatti. “Nelle querele, lei la minimizza e questo mi ha annichilito. Dice che siamo stati insieme tre mesi, ma sono stati otto anni di affinità elettive in cui ci scrivevamo 500 messaggi al giorno”, ha raccontato Morgan ai microfoni di Candida Morvillo.
“All’inizio, abbiamo avuto una storia. Dopo, ci siamo frequentati da amici del cuore e anche da amanti. Abbiamo avuto un costante scambio artistico, intellettuale, emotivo, ci dicevamo ‘ti amo’”. Il cantautore ha spiegato che in quel periodo la sua produzione artistica era quasi tutta dedicata ad Angelica (definita la sua “musa”) e che lei era coinvolta anche nei suoi progetti di lavoro: “Eravamo io il suo punto di riferimento e lei il mio“.
Stando alla versione di Morgan, il loro legame stava andando verso il matrimonio: “Il rapporto si è intensificato quando sono stato sfrattato nel giugno 2019. A novembre, ha detto che voleva stare con me e abbiamo lasciato i rispettivi compagni, io Alessandra, da cui aspettavo una figlia. Abbiamo deciso di sposarci. Sergio Staino ci ha sposati simbolicamente con una cerimonia comunista, in uno sgabuzzino della Rai. Poi, ho chiesto ufficialmente la mano di Angelica alla sua mamma. Siamo a febbraio 2020″.
I problemi di tossicodipendenza e la cura
In quel periodo Morgan ha raccontato di aver avuto “un problema serio di tossicodipendenza“. Pare che Schiatti gli sia stato accanto fino a tre mesi prima della denuncia per stalking, promettendogli che l’avrebbero superata insieme. E sembra che lui si sia sottoposto a una “cura potentissima, quasi un elettroshock” per curarsi, la Transcranial magnetic simulation dal professore Luigi Gallimberti: “Non ero in grado di affrontarla senza la presenza di Angelica”.
“Mi ha mollato lì, sotto gli elettrodi e non l’ho più vista. Stavo in un letto d’ospedale, col cervello bombardato di onde magnetiche, il nervo ottico che urlava. Sono uscito dall’ospedale e mi ha bloccato su WhatsApp, non voleva più parlarmi, mi ha tolto la parola dopo otto anni che erano stati un fiume di parole, di scambio di anime”, ha spiegato.
Stando alle parole di Castoldi, forse anche per Schiatti questa esperienza era troppo difficile da affrontare: “Già da prima mi diceva: sto per fare una cosa brutta che non voglio, soffriremo, sto per accoltellare me stessa. Aveva iniziato quando è uscita una nostra foto sui giornali e lei diceva che passava per sfasciafamiglie. È come se avesse fatto la terapia del disinnamoramento: costruisci il mostro per allontanarti”.
Il pentimento e le scuse ufficiali
Morgan esce dall’ospedale il 4 maggio 2020 e Schiatti lo blocca su Whatsapp. La denuncia per stalking arriva il 25 maggio, dopo che il cantautore aveva mandato messaggi con insulti e minacce, di cui oggi si dice pentito, ma che inserisce in un contesto ben preciso. “Non ero in me e c’era anche il lockdown e ormai una neonata che aveva bisogno di un padre. Provavo una rabbia ingiustificata, ero esasperato, svuotato di qualsiasi speranza“.
La terapia non funziona e non riesce a uscire dalla tossicodipendenza. Nella querela Schiatti fa partire i casi di stalking dal 17 aprile, quando Morgan in risposta al messaggio di lei “sei il mio Marco”, scrive che se lo avesse lasciato si sarebbe tolto la vita, per lui una “richiesta d’aiuto”. Ad oggi si dice pentito di quei messaggi, frutto di questo quadro complesso: “Ora, chiedo ad Angelica pubblicamente scusa, ho detto cose orribili. Ero fuori di me. Le scuse private sono riuscito a fargliele su Instagram, il 25 aprile 2021″.
Nell’intervista al Corriere della Sera, Morgan ha cercato di smontare ogni accusa nei suoi confronti: che non voleva farla rapire, che tutto era frutto delle condizioni in cui si trovava, ossessionato “dal fatto che Angelica fosse sparita dalla mia vita”, che si sarebbe finto il cantante Willie Peyote per contattarla, che le frasi scritte a sua madre (“Se mi incazzo, esplode il vulcano e Angelica si scava la bara”) erano una “metafora” e che molti dei suoi messaggi erano “decontestualizzati”.
Ora dice di essersi ripreso, salvato dalla musica e da sua figlia: “Il mio più grande dolore è che mi è stato tolto ogni lavoro: il disco, un libro che doveva uscire, il programma Rai, i concerti. Mi sento come amputato”. E dopo il contratto stracciato con la Warner, dice di essersi ritrovato a dover denunciare a sua volta: “Il brutto di questa vicenda è che mi hanno fatto diventare una persona che non sono“.