Monica Bellucci e il riscatto della maturità: “Libera di sentirmi femminile”

Una Monica Bellucci senza filtri ci spiega il valore di sentirsi belle anche dopo i 50 anni

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

La bellezza è donna, a tutte le età. Ce lo spiega bene Monica Bellucci, che a 56 anni si gode la maturità senza sensi di colpa e senza rinunciare alla sua femminilità.

Libera dal cliché di bella che non balla, l’attrice umbra è oggi uno dei volti di riferimento del cinema e dalla moda, con una lunga collaborazione avviata nel 1992 con Dolce&Gabbana che oggi coinvolge anche la maggiore delle due figlie, Deva Cassel.

Una bellezza naturale, la sua, che continua ad aprirle le porte del cinema senza la Spada di Damocle del pregiudizio più spiacevole, quello legato all’età. Libera da ogni ritocco estetico, che non rincorre ma neanche condanna, Monica Bellucci ha cambiato le sue priorità professionali che sceglie anche in base ai vantaggi offerti dalla maturità. In una recente intervista resa a Repubblica, ha dichiarato:

“Ne La befana vien di notte di Paola Randi, un film che stiamo girando in questi giorni a Roma, impersono una strega buona che aiuta i bambini. E non è certo giovane. L’esperienza acquisita e una fisicità diversa mi consentono di vestire i panni di personaggi che prima non mi avrebbero mai proposto. Sono libera di sentirmi femminile”.

Quella di Monica Bellucci è una conquista di molte, raggiunta dopo che – per molti anni – alcune attrici si sono viste precludere la possibilità di accettare un ruolo poiché troppo avanti con l’età. E no, non è stato merito della società o del cinema. Questo è un traguardo tutto al femminile, ottenuto grazie a un cambio di punto di vista che è solo merito di noi donne:

“È lo sguardo degli altri e quello che portiamo su noi stesse a essere cambiato: siamo più indipendenti e abbiamo qualcosa da dire anche al di fuori dall’ambiente domestico. Ma questo avviene con molta lentezza anche se ci sono già piccole aperture. E lascia morti e feriti sul campo”.

Da madre, Monica Bellucci ha cercato di essere un esempio per le sue figlie – Deva e Leonie – facendo capire loro che la passione è il motore della vita di ogni donna:

“Più dei discorsi conta l’esempio: mi hanno vista realizzarmi nella professione, hanno capito che avere una passione è importante perché se la assecondi ti permette di essere felice”.

Una consapevolezza, la sua, che deve essere da monito anche per tutte le donne che si sentono travolte dal passare del tempo e che temono di perdere la loro femminilità. Siamo madri e donne, ma anche attrici, manager e tutto quello che scegliamo di essere nonostante gli anni addolciscano i tratti e ci regalino una bellezza nuova e più fluida. E sulle maternità a tutti i costi, ha rivelato:

“Vale per me, non penso che ci sia una regola precisa. Ho tante amiche che hanno scelto di esprimere in altro modo la propria femminilità e sono ugualmente felici. Hanno amicizie, passioni, interessi. Poi non tutti vivono la maternità allo stesso modo”.

Essere madre, però, ha cambiato completamente la sua vita:

“La passione per il lavoro e l’entusiasmo sono rimasti invariati però noto un certo distacco salutare: penso a loro e meno a me. Con l’età è cresciuto il coraggio perché non lotto più per me stessa ma per qualcosa che è più importante di me”.

Il racconto che facciamo di noi stesse è anche il modo in cui ci vedono gli altri. E Monica Bellucci rivela se stessa anche attraverso le solide radici umbre, che non ha mai rinnegato ma solo spruzzato – qua e là – con una morbida e riconoscibile cadenza francese.