Massimo Bernardini: “A TV Talk venne Barbara D’Urso, Matano si lamentò molto”

Dopo l'addio a TV Talk, Massimo Bernardini fa un bilancio di questi 23 anni e ricorda un episodio in particolare che coinvolge Barbara D'Urso e Alberto Matano

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

L’addio di Massimo Bernardini a TV Talk ha colpito fortissimo il cuore dei telespettatori, affezionati al giornalista che ha resto questo programma una vera e propria pietra miliare della Rai. Dopo tanti anni alla conduzione è tempo di bilanci e, perché no, anche di togliersi qualche sassolino. Con la classe che lo contraddistingue, s’intende. In modo molto garbato, Bernardini ha parlato in un’intervista a FQ Magazine non solo della scelta di Mia Ceran come sua erede ma anche delle difficoltà incontrate, essendo TV Talk un programma che si occupa di televisione a trecentosessanta gradi e, per tale ragione, ricco di ospiti anche della “concorrenza”. Tra questi Barbara D’Urso, ospitata che avrebbe creato qualche malumore al suo diretto competitor, il giornalista Alberto Matano.

Massimo Bernardini, quando Alberto Matano si lamentò della D’Urso

“Ho grande stima di lui come professionista. È riuscito a mantenere uno stile giornalistico nell’intrattenimento – ha ribadito nell’intervista a proposito di Alberto Matano -. Ma quell’episodio non mi è piaciuto”. L’episodio in questione ha a che vedere con la celebre ospitata di Barbara D’Urso a TV Talk, una delle rarissime occasioni in cui il pubblico ha potuto vedere e ascoltare la conduttrice al di fuori della sua “comfort zone” che, per anni, è stato il salotto di Pomeriggio Cinque.

Massimo Bernardini ha spiegato che non è stato facile negli anni avere ospiti di altre reti: “Cambia dirigenza e chi arriva puntualmente dice ‘ecco, ospitano la concorrenza’, ogni volta tocca spiegare la necessità del programma di avere ospiti da ogni canale, per essere terzi. Non sa quante rogne abbiamo avuto…”. E poi ha raccontato quanto accaduto per “colpa” della D’Urso.

“Due anni fa venne da noi Barbara D’Urso e parlammo dei suoi ascolti a Pomeriggio Cinque come facciamo sempre a TV Talk. Il competitor Rai [Matano appunto, ndr] si lamentò molto che fatto che non avessimo sottolineato la sua vittoria all’auditel, ‘dovete dire che vinciamo noi, che siamo bravi noi’. Ma noi dobbiamo essere terzi e se invito un ospite non è che lo piglio a schiaffi. Certo non diamo dati falsi, ma trattiamo bene l’ospite. Secondo il competitor avremmo dovuto parlare della vittoria sugli ascolti e delle ragioni di questa vittoria. Ma il compito di Tv Talk è provare ad analizzare la televisione non fare da bandiera della Rai”.

Perché Bernardini ha scelto Mia Ceran per il nuovo TV Talk

Concorrenza e lamentele a parte, il bilancio di TV Talk è più che positivo. Massimo Bernardini è stato in grado di creare un prodotto che il pubblico negli anni ha apprezzato sempre più, abbracciando generazioni diverse e, anzi, avvicinando i giovani a un mondo come quello della televisione che spesso viene considerato “stantio” per certi versi. Il suo addio a TV Talk rappresenta un grande cambiamento ma Bernardini ha riposto assoluta fiducia in Mia Ceran che, come ha spiegato nell’intervista, ha scelto personalmente.

“Ho fatto un identikit alla Rai e alla fine hanno scelto lei. Sono convinto che sia la scelta giusta – ha detto il giornalista -. Intanto, ha l’età dei mio secondo figlio. È una donna e quindi è un’altra storia. È molto più contemporanea di me: fa podcast, cura i social, ha vissuto a Miami, parla almeno tre lingue, ha fatto il suo primo stage alla CNN e io il praticantato all’Avvenire, c’è una bella differenza… E ha anche esperienza in TV”.

Dal prossimo autunno entro in punta di piedi in questo programma di cui sono stata in passato fedele spettatrice e ospite entusiasta, con una sola missione: tenere alta la bandiera issata da Massimo Bernardini e dalla sua squadra, che è l’eredità professionale più bella che si potesse ricevere”, ha replicato la Ceran con una dedica social al suo predecessore.