Martina Colombari si prepara a compiere cinquant’anni con energia dosata, ironia lucida e un disincanto affilato. Ha raccontato da poco al Corriere della Sera il suo approccio diretto, fatto di rigore quotidiano, attenzione al corpo e una terapia ormonale che ha scelto con consapevolezza, affidandosi a medici specializzati. Niente cerotti magici o sedute miracolose: qui si parla di investimenti a lungo termine, non di lifting dell’anima.
Ma è fuori dai salotti patinati che si misura la tenuta della coppia. Negli scatti più recenti, Martina Colombari e Alessandro Costacurta appaiono come due che non devono dimostrare nulla: mano nella mano agli studi Rai, sguardi incollati e sorrisi larghi. Lei cambia outfit, lui resta lì, saldo. C’è un bacio, un cenno, un passo condiviso. Più che una parata, un’intesa che resiste. E una nuova piega nei capelli di lei, raccolti, freschi. Il completo che indossa è pulito, geometrico, dritto al punto. Come il modo in cui affronta la vita.
Due outfit, due anime: il cambio di look di Martina Colombari tra ingresso e set
All’arrivo agli studi Rai, Martina Colombari ha scelto la strada del comfort calibrato: pantaloni color crema, camicia floreale portata con disinvoltura, maglia rosa buttata sulle spalle come se fosse una copertina da viaggio. Ai piedi, sneaker argento dal passo deciso; in testa, un raccolto morbido che accompagna il viso senza rubargli la scena. Nessuna forzatura, nessuna posa studiata: solo un modo di essere a proprio agio, anche davanti ai flash.
Poi il cambio d’abito, ed ecco l’altra faccia della medaglia. La Miss elegante che sale in postazione per le riprese: completo a righe sottili, gilet su misura, pantaloni ampi e décolleté bianchi a slanciare la figura. Anche il beauty prende un’altra piega: capelli raccolti in modo più netto, sguardo scolpito con un trucco essenziale che gioca su luce e geometrie.

Costacurta e Colombari, una coppia che gioca in squadra anche fuori dal campo
Con Alessandro Costacurta, sposato nel 2004, la relazione ha preso nuove forme. La passione si è trasformata in complicità e intesa, con la consapevolezza che l’amore cambia nel tempo. “Fisicamente gli piaccio ancora molto. Anche per questo vado sempre in palestra, non sopporterei che si trovasse un’amante di 30 anni…”, aveva detto al Corriere della Sera. Una battuta, ma non troppo.
Aveva parlato di un legame fatto di equilibri tra opposti: lei estroversa, lui più riservato. “Abbiamo un’intimità e una serenità che hanno fatto evolvere il nostro amore. Avere cura è amore”. I momenti di tensione non mancano, soprattutto in auto: “Quando guida, è irriconoscibile. Al primo semaforo tira giù tutti i santi. Allora gli dico che è la persona più brutta che conosco. E litighiamo”, le sue parole.
Gli ultimi scatti negli studi Rai sembrano però smentire ogni frizione: lei con un taglio rinfrescato e un’aria serena, lui accanto, saldo e sorridente. Una coppia che, pur lontana dalla frenesia giovanile, mostra ancora una notevole armonia.

Martina Colombari e il figlio Achille, tra difficoltà familiari e nuove consapevolezze
La partecipazione al reality Pechino Express con il figlio Achille ha avuto un risvolto molto personale. Martina Colombari ha parlato del periodo complicato vissuto dal ragazzo, aggravato anche dall’esposizione mediatica dovuta ai genitori famosi. Ha raccontato di aver affrontato quei mesi come qualsiasi madre, cercando aiuto e sostegno, senza mai arrendersi. Ora Achille è seguito da figure professionali competenti, e il clima in famiglia è più sereno.
La vicenda ha avuto anche lati amari: “Una giornalista in TV ha detto che mio figlio aveva bisogno di una madre e non di una donna. Una delle frasi più crudeli che si possano sentire“, aveva raccontato sempre al Corriere della Sera. Da quell’attacco ha imparato che è necessario rafforzarsi senza cedere al giudizio altrui. Alle altre madri consiglia di prepararsi e non cercare il controllo totale: “Un genitore non è un carabiniere”.
Segue i consigli del dottor Leonardo Mendolicchio, esperto in disturbi alimentari, e invita alla condivisione tra genitori per non sentirsi soli.