Lui è peggio di me, Marco Masini conquista tutti con la sua anima rock

Il cantante è stato uno degli ospiti più contesi nello studio tra Giorgio Panariello e Marco Giallini

La terza puntata di Lui è peggio di me si è consumata tra ospiti e sketch esilaranti. Il programma di Rai 3, condotto da Giorgio Panariello e Marco Giallini vede ad ogni puntata i due conduttori dividersi lo studio tra divertenti siparietti.

Tra gli ospiti della nuova puntata di Lui è peggio di me ci sono stati Nina Zilli vestita con un elegante abito blu elettrico, ma anche Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni, che i fan ricordano bene proprio insieme a Giorgio Panariello nel loro trio comico: insieme hanno calcato (in un passato non così lontano) i palchi di tutta Italia, con i loro spettacoli pieni di comicità e affiatamento. Pieraccioni in trasmissione ha deciso per l’occasione speciale di camuffarsi sotto i panni di Elton John ma è stato ben presto smascherato dai suoi amici.

È stato però Marco Masini uno degli ospiti più “contesi” tra i due conduttori, che se lo sono diviso tra note rock dal lato dello studio di Marco Giallini e melodie più pop nello studio di Giorgio Panariello. Tutto il programma infatti si basa sul dualismo rappresentato dai due conduttori che giocano ironicamente a “rubarsi la scena”.

Il cantante si è prestato al gioco della trasmissione, mettendo al servizio dei padroni di casa alcuni dei suoi brani più famosi, cantando e suonando al pianoforte. A sorpresa però ha tirato fuori un’anima rock con la rivisitazione della sua Ci vorrebbe il mare, successo del 1990 che ormai ha festeggiato più di trent’anni dalla data della sua uscita. Tra gli aneddoti raccontati, Masini ha confessato a Giallini che diversi anni fa Quincy Jones in persona (storico produttore di Michael Jackson) insieme a Bryan Adams gli dissero, dopo averlo ascoltato cantare, di buttarsi sul rock avendo una voce tagliata per il genere, invece che sul classico pop.

Marco Masini nella sua lunga carriera ha vinto Sanremo come nuova proposta nel 1990 grazie al brano Disperato e poi nel 2004 con L’uomo volante. Anche se non ha seguito il consiglio dei colleghi americani, la storia musicale del cantante ha insegnato come Marco abbia saputo imporsi nel panorama della canzone italiana col suo pop riconoscibile già dalle prime note, riscuotendo grande successo fin dagli albori.