Dopo quattro Festival di Sanremo, i successi, la (presunta) amicizia Lucio Presta ha fatto luce sulle motivazioni che hanno portato al divorzio professionale più chiacchierato degli ultimi mesi. Una separazione, quella tra il manager e Amadeus, che ha del clamoroso. Insieme hanno affrontato quattro anni impegnativi e ricchi di gioie, quelli dei Festival, senza coronarli con il quinto, svoltosi dal 6 al 10 febbraio 2024. A fine dicembre 2023, infatti, i due hanno confermato la rottura, lasciando gli appassionati del settore a chiedersi il perché, vista la fortuna professionale della coppia. Ora è Lucio Presta a voler dire la sua verità su quanto accaduto tra lui e il conduttore, ripercorrendo le tappe del loro sodalizio.
Lucio Presta: “La verità sulla separazione da Amadeus”
“Divergenze lavorative e professionali”, avevano raccontato le prime indiscrezioni sulla separazione artistica dei due. Ora il “super manager” della televisione italiana Lucio Presta parla a Il Giornale in una una lunga intervista, ricca di spunti e ricordi. Il focus è chiaramente uno: la separazione da Amadeus appena prima della sua conduzione del quinto Festival di Sanremo. Perché proprio ora? “Questa è la vera storia di come sono andate le cose tra Amadeus e il sottoscritto. Naturalmente ho tutte le prove documentali e testimoni di quanto dichiaro. Ho voluto chiarirlo perché Amadeus in conferenza stampa ha detto: ‘Presta sa quello che ha fatto’, lasciando intendere chissà cosa. Altrimenti, come mia abitudine ben conosciuta, non avrei mai parlato della fine del nostro rapporto“.
Il racconto inizia dagli albori. “Molti anni fa ho avuto il privilegio di essere ricevuto dal presidente Andreotti per il consueto scambio degli auguri natalizi. Erano incontri brevi (massimo 30 minuti) nei quali ho imparato più cose di quante ne ho imparate negli anni successivi. La prima che esiste una malattia conclamata che si chiama Sindrome rancorosa del beneficiato. La seconda che la gratitudine è il sentimento della viglia e la terza che se tu fai del bene a qualcuno avrai tanti incavolati ed un ingrato”.
Inizia così l’intervista, con un non troppo velato riferimento proprio al conduttore di Ravenna. Presta continua: “Il mio lungo rapporto con Amedeo Sebastiani potrebbe essere sintetizzato con le profezie di Giulio Andreotti. Non voglio parlare del Sebastiani pre-2020 perché nulla ha a che fare con quello del periodo 2020-2023”.
Il ricordo va al primo Festival, quando Amadeus e Presta hanno costruito la squadra che li ha portati al successo. “Il primo Festival di Sanremo fatto insieme è risultato un capolavoro di complicità. Amadeus non sapeva neanche da dove si potesse iniziare a formulare un regolamento e ciò che ne consegue, quali fossero i diritti e i doveri del Direttore Artistico del Festival – dichiara il manager – Potrei chiamare a testimoniare Claudio Fasulo (allora Capostruttura Rai) che ha vissuto con me quei giorni. Con Amadeus e la sua famiglia ho trascorso alcuni giorni a La Coruna, in Spagna, per scrivere interamente il regolamento che poi lui ha portato in Rai come opera sua”. insieme scelsero le co-conduttrici: “Alcune le ha incontrate per la prima volta direttamente durante i servizi fotografici di Saremo”. Quanto alla parte musicale, “fin dal primo giorno gli incontri con la discografia li facemmo insieme”. Un rapporto solido e di fiducia incondizionata.
Il quinto Festival di Sanremo
Lucio Presta racconta che i per i primi quattro anni di Festival l’armonia professionale con Amadeus era stata perfetta. Si trovarono ad affrontare anche situazioni particolarmente complicate, come l’emergenza pandemica, durante la quale condussero un Festival senza pubblico all’Ariston. Un’edizione che rimarrà sicuramente nella storia della Rai e della televisione italiana. Poi la situazione ha iniziato a incrinarsi. “Prima di arrivare al quinto Festival, quello di quest’anno, a Settembre, io e Amadeus facemmo la terza edizione di Arena Suzuki ’60-2000, prodotta dalla società Arcobaleno tre” (società di cui Presta ha venduto le quote ma rimane manager).
Terminato il programma Arena Suzuki iniziarono a pensare al Festival di Sanremo 2024: “Incontrai Amadeus durante la presentazione del calendario dei Carabinieri, ci sentimmo per gestire le varie richieste degli artisti che volevano essere ospiti al Festival e a quel punto mi accorsi che qualcosa non andava: Ama diceva sempre no e declinava ogni proposta”. Presta racconta di come due suoi collaboratori, stretti e fidati, avessero iniziato a intrattenere un rapporto diretto e segreto con Amadeus, indicandogli delle strade professionali che avrebbe potuto sfruttare “violando i segreti dell’azienda per cui lavoravano”.
I motivi della separazione tra Lucio Presta e Amadeus
Poi arrivò il momento dell’incontro (e dello scontro) diretto: “Amadeus chiese un appuntamento a me e a mio figlio in qualità di produttore di Arena Suzuki. Era Giugno 2023. Durante questo incontro Ama fece una richiesta: che gli venisse pagato dalla società la direzione artistica e che gli fossero riconosciuti il 100 per cento dei diritti della titolarità del format”. Una richiesta inaccettabile per Lucio Presta, che lasciò la riunione lasciando il conduttore con il figlio Niccolò Presta. Quindi il figlio (e l’azienda di conseguenza) “gli riconobbe 90mila euro, oltre quelli versati negli anni precedenti e anch’essi – secondo Presta – non dovuti”. “Io ricordo ad Amadeus che non solo non può vantare quei titoli, ma che la Commissione di Vigilanza Rai ha vietato la possibilità che gli artisti possano prendere del denaro dai produttori di programmi che loro conducono”.
Ma il figlio di Presta, “in qualità dell’affetto che lo legava al conduttore”, cedette alle richieste di Amadeus. Infine la chiusura del rapporto: “Dopo avere incassato la fattura di cui sopra, il 3 Dicembre 2023, Ama chiese un nuovo appuntamento, fissato per il 14 Dicembre dove mi annunciò la sua intenzione di voler interrompere il rapporto dopo la fine del Festival”. Ma “alcuni giorni dopo quell’incontro mi scrisse un messaggio dicendo che preferiva interrompere subito il nostro rapporto perché la mia presenza lo avrebbe messo a disagio al Festival”.