Levante presenta la mamma su Instagram e, ancora una volta, sorprende i suoi follower. L’artista infatti è identica alla madre: stessa forma del viso, stessi occhi, stesse labbra, le due sembrano delle gemelle. Nella foto pubblicata sui social le due donne si abbracciano e sorridono, felici.
“Dichiarazione d’amore – ha scritto Levante -. Il 14 marzo questa ragazzina ha compiuto gli anni. 60. Oggi la festeggiamo insieme ai miei fratelli e la mia famiglia tutta. Mi ha detto “Che gioia, mi sembra di averne compiuti 18!”. Grazie mamma, sei la prima cosa bella, il gioiello più prezioso, il miglior esempio di donna che potessi ricevere.
“Grazie di avermi insegnato l’amore e la forza – si legge ancora nel post di Claudia Lagona -. Grazie di avermi insegnato ad accogliere il dolore e farlo amico, per essere migliore. Grazie della tua eleganza e della tua grazia. Grazie di essere ancora quella ragazzina di 16 anni, con la stessa energia e lo stesso identico sorriso”. La cantante ha completato il post con gli hashtag #levanteama e #apicciridda.
Levante non ha mai nascosto di avere un rapporto unico con sua madre. La cantante infatti è nata a Caltagirone nel 1987 ed è rimasta orfana di padre quando era piccola. In seguito si è trasferita con la famiglia a Torino, dove ha iniziato la sua carriera nella musica.
La mamma ha rappresentato per lei un vero e proprio punto di riferimento tanto che per lei ha scritto Finché morte non ci separi, singolo contenuto nell’album Abbi cura di te. Le due donne hanno cantato insieme il brano in diverse occasioni, esibendosi in coppia sul palco.
“Con questa canzone, per la prima volta nella mia vita ho deciso di parlare di mia madre e non di mio padre – ha raccontato Levante qualche tempo fa a Che Musica, parlando del singolo -. Volevo parlare di chi è rimasto, di chi mi ha dato un esempio grande di forza e di vita. L’idea di cantare con lei, per quanto subito mi è sembrata geniale, poi mi ha fatto preoccupare anche a livello tecnico invece lei ci ha stupiti positivamente. Lei è stata meravigliosa”.